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Russia Turchia

Tutte le collaborazioni (e i contrasti) tra Russia e Turchia

Tra Russia e Turchia c'è cooperazione e conflittualità allo stesso tempo. L'analisi di Giuseppe Gagliano

Difficile negare il rapporto tra la Turchia e la Russia sia insieme di cooperazione e di conflittualità.

COSA HA DETTO ERDOGAN SULLA CRIMEA

Ad esempio, durante il suo discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Erdogan ha affermato che la Crimea faceva parte dell’Ucraina, un'”annessione che non riconosciamo”. Molto più che esprimere il suo desiderio di ripristinare un protettorato che gli ottomani mantennero fino alla fine del 18° secolo, Erdogan ha semplicemente sottolineato la validità dell’approccio della NATO. Almeno su questo argomento…

I DRONI NEL DONBASS

Fra i temi toccati, Erdogan e Putin hanno affrontato anche quello della cooperazione tecnico-militare di Ankara con Kiev, in particolare la questione delicata dei droni che potrebbero essere usati contro le repubbliche popolari del Donbass.

LA SIRIA, LA LIBIA, IL GASDOTTO TURKSTREAM E IL NUCLEARE

A Sochi, il Cremlino ha giocato molto bene le sue carte poiché – stando alla versione ufficiale -Putin ha sottolineato la “cooperazione di successo” tra Mosca e Ankara in Siria e Libia. Sono seguiti altri convenevoli, con Putin che ha ringraziato Erdogan per la sua “posizione coerente” sulla costruzione del principale gasdotto TurkStream, di cui Ankara ha estremo bisogno. A tale proposito è difficile non mettere a confronto questa posizione con quella assunta nei confronti della Unione Europea…

Erdogan, dal canto suo, ha espresso entusiasmo per la costruzione da parte di Rosatom della prima centrale nucleare in Turchia, ad Akkuyu sulla costa meridionale, che entrerà in funzione nel 2022.

I CONTRASTI SU IDLIB

Ma il cuore della questione rimane Idlib.

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, è andato dritto al punto riguardo all’accordo speciale turco-russo che richiede ad Ankara di combattere le formazioni terroristiche a Idlib: “La questione di come viene attuato questo obbligo sarà considerata in dettaglio. È chiaro che viene implementato lentamente”.

Espressioni, queste, di sottile diplomazia, ma che nascondano differenze praticamente inconciliabile. I russi sanno tutto sul fatto che Idlib è infestata dalla jihad, mentre Ankara si preoccupa solo di salvaguardare il presidente siriano Assad e l’esercito arabo siriano (SAA), che pone in essere offensive sempre più distruttive su Idlib con un massiccio supporto aereo russo.

È probabile che non tarderà ad arrivare Il giorno in cui il SAA cercherà di riconquistare l’intera provincia. L’esercito turco, da parte sua, mantiene oltre 60 “posti di osservazione” a Idlib.

Un collo di bottiglia chiave da tenere d’occhio è Al-Zalwiya, nella campagna nel sud di Idlib. Questo è un importante hub per Hay’at Tahrir al-Sham (HTS), cioè al Qaeda, obiettivo di attacchi aerei russi praticamente quotidiani.

Putin avrà certamente interrogato Erdogan sulle continue violazioni del cessate il fuoco da parte delle nebulose di al-Qaeda. Fino a poco tempo fa, le forze militari turche a Idlib erano fondamentalmente contenute in quei “posti di osservazione” – i posti di blocco – e infiltrate nell’esercito turco per procura di fatto, notoriamente indicato, per anni, come “Esercito siriano libero”. Ma ora ci sono truppe turche regolari sul terreno, circa 3.000. I russi sostengono che ciò equivale ufficialmente all’occupazione del territorio siriano sovrano.

Proprio su questa questione il Ministro degli Esteri russo Lavrov è stato costantemente irremovibile per mesi. Infatti per la Russia Idlib è l’ultimo “avamposto terroristico” in Siria. Ogni granello di sabbia nella campagna di Idlib sa che Ankara sta facendo meno di zero per rispettare il cessate il fuoco, poiché al Qaeda è di fatto protetta dall’esercito turco.

IN CONCLUSIONE

Quindi il vertice di Sochi, alla fine, non ha risolto nulla sul piano politico. Ma certamente Putin ha avuto un’idea molto più chiara su quello che Erdogan sta facendo.

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