LA NOVITA’ DEL DPCM
L'ultimo Dpcm è privo di sanzioni per la violazione dei divieti di circolazione, ai quali non è possibile neanche applicare le sanzioni amministrative previste dai decreti legge precedenti (da 400 a 1000 euro) in quanto non congruenti. (Clementi, prof. Diritto pubblico, sul Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2020
SACRE SENTENZE
Il Promotore di giustizia della Santa Sede, il pg Alessandro Diddi, ha chiesto la condanna a otto anni per riciclaggio, autoriciclaggio e peculato per l’ex presidente dello Ior, Angelo Caloia.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2020
"Caloia ha lavorato in Cariplo e al Nuovo Banco Ambrosiano, e ha avuto rapporti costanti, nel ventennio in cui ha condotto lo Ior, con Giovanni Bazoli, suo amico e sponsor" (Paolo Rodari, Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2020
LA SALUTE DELLA MAGGIORANZA DI GOVERNO
CEFFONE DEM A CONTE
"Per Conte il rimpasto è vecchia politica? Questa è solo
reinterpretazione del populismo", dice il capogruppo Pd alla Camera, Delrio, a Rep.— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2020
AMOREVOLEZZE A 5 STELLE
"M5S, sarà espulso chi mercoledì dirà no alla riforma del Mes. Con Casaleggio è resa dei conti: i versamenti dei parlamentari andranno al Movimento" (Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2020
SOCCORSI GIALLOROSSI?
"Da Quagliariello a lady Mastella. Chi potrebbe dare il soccorso in Aula alla maggioranza", titola il Corriere della Sera
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2020
PADOAN SI LODA
"La mia nomina non ha avuto minimamente a che fare con spinte politiche. Il processo che ha portato alla mia selezione è stato rigoroso e trasparente», dice l'ex ministro dell'Economia, Piercarlo Padoan (Pd), destinato a essere presidente di Unicredit
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2020
LA DIFESA A UOMO DI PARATICI
Dice di sentirsi tranquillo e che rifarebbe quello che ha fatto, il dirigente della Juventus Fabio Paratici, a proposito del «caso Suarez». E aggiunge, commentando i contatti con la sua amica ministra Paola De Micheli (Pd): «Non credo sia inopportuno chiedere un’informazione»
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2020
MILITARI IN AZIONE
L’aeroporto romano di Pratica di Mare sarà l’hub nazionale messo a disposizione dalla Difesa per portare a termine quest’altra difficile missione: accogliere le decine e decine di milioni di dosi di vaccino in arrivo da gennaio del 2021 e destinate alla popolazione. (Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2020
GIORNALISMI
LE GRANDI INTERVISTE A TUTTA PAGINA DEL CORSERA
«Perché io difendo Mauro Corona, cacciato senza ascoltarmi».
Parla Bianca Berlinguer.
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GIORNALISMI https://t.co/44C5wWotw7
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2020
TELE VISIONI
"Tra le nuove proposte c’è “Ti spedisco in convento
Italia”, dove un gruppo di giovanissime si trova a convivere con le religiose senza più la possibilità di usare smartphone, di farsi selfie, di passare la giornata sui social" (Alessandro Araimo, Discovery Italia)— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2020
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GLI APPROFONDIMENTI DI START MAGAZINE SUL CASO UNICREDIT:
Chi spinge per l’accrocchio Mps-Unicredit
Ecco perché il Tesoro spinge Mps verso Unicredit
Vi spiego azioni e fallimenti di Mustier in Unicredit
Ecco le virtù di Mps secondo Mediobanca (advisor del Tesoro su Mps)
Unicredit, ecco le colpe di Mustier (secondo i sindacati)
Tutti i perché degli scazzi fra cda Unicredit e Mustier
Ecco che cosa è successo davvero fra cda Unicredit e Mustier (uscito o rottamato?)
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ESTRATTO DELL’INTERVISTA DI FUBINI A PADOAN SUL CORRIERE DELLA SERA:
Per Carlo Padoan, ex ministro dell’Economia, il primo mese e mezzo nel consiglio d’amministrazione di Unicredit è stato più intenso di quanto forse lui stesso si aspettasse. Lunedì si è consumata la rottura fra il consiglio e l’amministratore delegato Jean-Pierre Mustier, che lascerà in aprile. Padoan, destinato al ruolo di presidente, ha su di sé gli occhi del Paese e dei mercati internazionali che cercano di capire quale direzione prenderà la banca.
L’uscita Mustier rende più facile un’integrazione di Monte dei Paschi in Unicredit?
«Non direi proprio. Il Monte dei Paschi non ha avuto alcun ruolo nella decisione di Mustier di uscire da Unicredit al termine del mandato in corso. E peraltro la sua decisione non cambia in alcun modo la posizione della banca rispetto a qualsiasi operazione in merito»”.
Allora cos’ha spinto il consiglio a ritirare la fiducia all’amministratore delegato?
«Non ha ritirato la fiducia all’amministratore delegato, che infatti resta al suo posto fino a fine mandato. Ci stiamo avvicinando alla scadenza naturale del consiglio ed era necessario definire in primo luogo la posizione dell’amministratore delegato. Le priorità sulle quali la banca dovrà focalizzarsi e le diversità di opinioni fra Mustier e il consiglio, richiamate da lui stesso, lo hanno portato alla decisione di non proseguire con un altro mandato».
Quali “diversità di opinioni”?
«Essenzialmente sui passi da prendere per la strategia di integrazione fuori dall’Italia. Non sono in discussione le strategie, su cui siamo d’accordo. È sulle modalità che erano emerse visioni diverse».
Lei sarebbe d’accordo con l’idea di creare una holding separata in Germania per tutte le attività tedesche e per quelle d’Europa centrorientali, in modo da segregare un eventuale “rischio-Italia” e facilitare così aggregazioni all’estero?
«Il quadro è complesso e richiede vari approfondimenti. Unicredit è una banca paneuropea. Crediamo molto nel processo di integrazione europea, quindi anche nell’Unione bancaria. Ciò richiede più integrazione e più fiducia reciproca fra Paesi. Senza questi fattori, eventuali accordi potrebbero avere vita breve e comunque non costruirebbero valore per tutti gli stakeholder coinvolti: dagli azionisti ai dipendenti».
La preoccupa che il volume dei prestiti di Unicredit e i ricavi da margini d’interesse in Italia siano scesi, mentre il ritardo su Intesa Sanpaolo è cresciuto?
«Unicredit, come tutto il sistema bancario, soffre delle conseguenze del Covid. Ma ha già dimostrato, come e più di altre banche, una solidità di fondo e una capacità di reazione che permette di guardare al futuro con fiducia e con un forte impegno di crescita. Una volta insediato il nuovo consiglio e il nuovo amministratore delegato, ragioneremo sul modello di business e sui fattori che possono rafforzare la redditività della banca».