Giornata digitale ieri per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ha incontrato gli youtuber e i creator digitali al Quirinale ed è andato a una conferenza organizzata da Multiversity, il gruppo proprietario delle maggiori università telematiche attive in Italia di proprietà del fondo britannico Cvc.
Ecco tutti i dettagli.
L’INCONTRO AL QUIRINALE: IL PUNTO DELL’ANSA
Sergio Mattarella ieri ha parlato di Costituzione e dintorni con un gruppo di giovani creator riuniti al Quirinale nella “sala della Musica” in un dialogo senza filtri che ha spaziato dal digitale ai diritti, fino ad alcune osservazioni personali, riferisce l’Ansa.
Mattarella ha voluto far entrare il mondo dei creator e degli influencer (sottile la differenza tra queste due categorie social) nel Quirinale attraverso una diretta YouTube che ha permesso ai ragazzi di parlare dei diversi articoli della Carta con degli “shorts” di 60 secondi. È bastato vedere chi fosse il conduttore del dialogo, Fabio Rovazzi, per capire quanto l’esperimento di ibridazione tra la prima delle istituzioni e il mondo dei social sia stata spregiudicata e certamente innovativa. Ma i contenuti sono serissimi e tra il presidente e i ragazzi il confronto ha toccato temi delicati: dalle riforme ai diritti, dalla libertà d’informazione all’astensionismo.
Il Capo dello stato ha spiegato così qual era l’obiettivo di questa inedita riunione al Colle: “Tempo addietro dissi che la Costituzione è come della cassetta degli attrezzi della democrazia” ma oggi si può parlare di “uno scrigno che tutela i nostri diritti e le nostre libertà”. E poi: “i diritti sono come un po’ in natura, vanno coltivati per evitare che appassiscano. Non possiamo permettere che appassisca la democrazia”, gli sottolinea con garbo. Quindi torna sulla Costituzione premettendo che è “materia per giovani più che per vecchi”. Lo è perché, ha evidenziato, “la Costituzione è estremamente giovane, è stata fatta con tanta saggezza da avere norme che si adattano a condizioni anche imprevedibili.
Ci sono condizioni create nel corso dei decenni, allora non prevedibili, ma quelle norme hanno un’elasticità e una duttilità che si riferisce anche a fattispecie diverse”. Il presidente non sfiora il tema caldissimo delle riforme che sono ormai avviate nel percorso parlamentare, ma è inevitabile per i cronisti cercare di trovare collegamenti con il premierato e l’autonomia. Certamente la sovranità popolare si esercita tuttora con il voto e il capo dello Stato lo certifica non nascondendo la sua preoccupazione per l’astensionismo: “spero che torni a crescere la partecipazione al voto nelle elezioni. Quello, più di ogni altro, è il momento in cui il cittadino diventa protagonista, ed esercita la sovranità”.
CHI SONO I CREATOR CHE HANNO CONVERSATO CON MATTARELLA
Ecco i creator che hanno conversato con il presidente Mattarella, come si legge da una nota del Quirinale: Marcello Ascani, Lorenzo Baglioni, Virginia Benzi (Quantum girl), Giuseppe Bertuccio D’Angelo (Progetto Happiness), Elia Bombardelli, Loretta Grace (Grace on your dash), gli Heimi (Gianluca David Baroni, Alice Caimi, Camilla Caimi, Francesca Pivari, Pietro Pettenghi), Giulia Lamarca, Lokman, Pietro Michelangeli, Olimpia Peroni (Fanpage.it), Eleonora Tani (The Lady).
MATTARELLA ALL’EVENTO DI MULTIVERSITY
Nella stessa giornata Mattarella ha partecipato all’evento: “Alta formazione e coesione sociale per la gestione delle dinamiche demografiche internazionali”, organizzato da Multiversity e due delle istituzioni del gruppo controllato dal fondo britannico Cvc (l’Università digitale Pegaso e MEDEA – Digital Institution for the Mediterranean, Europe and Africa).
Un successo comunicativo l’evento di ieri per il gruppo alle prese con una delicata interlocuzione con il legislatore italiano per evitare un aggravio di costi per l’assunzione di docenti.
L’evento di ieri, che è stato aperto da Luciano Violante, Presidente di Multiversity, Fabio Vaccarono, Ceo di Multiversity, Pierpaolo Limone, Rettore dell’Università digitale Pegaso e Luigia Melillo, Rettrice di MEDEA – Digital Institution for the Mediterranean, Europe and Africa, ha visto la presenza – si legge sul quotidiano Repubblica – del capo dello Stato e la partecipazione della Vice Presidente della Commissione Europea Dubravka Šuica, della Presidente Emerita della Repubblica di Malta Marie-Louise Coleiro-Preca.
“Secondo la Strategia di Medio Termine 2022-2029 elaborata dall’Unesco entro il 2050, il 40% di tutte le persone di età inferiore ai 18 anni, circa 1 miliardo, sarà in Africa – si legge in una nota preparata dai comunicatori del gruppo degli atenei digitali – Questa crescita porterà inevitabilmente a dover affrontare sfide cruciali nella fornitura di servizi essenziali come istruzione e sanità”.
In questo contesto la formazione digitale, in particolare l’alta formazione di lavoratori qualificati, diventa vitale per preparare la popolazione a contribuire all’economia e allo sviluppo sociale del continente.
“L’accesso all’istruzione e all’alta formazione è un diritto universale e fondamentale per lo sviluppo inclusivo. L’adozione del digitale ha un ruolo insostituibile. L’esportazione delle migliori pratiche europee in tale settore può contribuire a sviluppare le competenze professionali per migliorare le prospettive di vita e regolarizzare i flussi migratori”, ha dichiarato Luciano Violante, presidente di Multiversity, reduce tra l’altro di un caso Carrozza-Cnr dai contorni mai ben chiariti.
“Ci auguriamo che questo evento possa accendere un faro sul ruolo della formazione e delle Università digitali, non solo in Italia ma altresì nei Paesi in via di sviluppo, come strumenti fondamentali per la diffusione delle competenze, l’inclusione sociale, la crescita economica e la sostenibilità nell’odierno scenario globale”, ha commentato Fabio Vaccarono, Ceo di Multiversity ed ex numero uno di Google Italia (fucina di esponenti e docenti delle 3 università telematiche del fondo Cvc che pare sia in uscita).
“Siamo lieti di mettere la nostra infrastruttura, le nostre esperienze nel campo dell’educazione digitale e la qualità dei nostri docenti a disposizione di un progetto che può contribuire significativamente allo sviluppo di competenze necessarie per il progresso economico e sociale dei paesi africani” ha commentato Pierpaolo Limone, Rettore Università digitale Pegaso ed ex rettore dell’università di Foggia (oggetto all’epoca di un acidulo longform del quotidiano Repubblica).
“MEDEA è nata con la missione di favorire una società euro-mediterranea basata sulla conoscenza e sull’economia digitale, attraverso un piano formativo che contribuisca al contempo a gestire e mitigare i flussi migratori”, ha dichiarato Luigia Melillo, Rettore Pegaso International/Medea.
COSA FA MEDEA
MEDEA (Mediterranean Europe and Africa) è un gruppo indipendente di alto livello istituito dal Chapter italiano dell’Istituto Internazionale delle Comunicazioni che opera nell’area del Mediterraneo.
MEDEA si definisce un gruppo apolitico, indipendente e senza scopo di lucro. Il suo scopo dichiarato è quello di facilitare il dialogo sulla politica normativa all’interno della regione mediterranea, creando maggiori opportunità di discussione aperta, di scambio di idee e di definizione della politica digitale. Il suo scopo principale è garantire l’uso della comunicazione come fattore positivo per il cambiamento umano e sociale, e promuovere una maggiore rappresentazione della regione mediterranea, con l’obiettivo di influenzare l’agenda di discussione a livello globale.
Per raggiungere questo obiettivo, MEDEA intende operare secondo linee guida volte a identificare e discutere le questioni chiave delle politiche di comunicazione digitale; a promuovere un ambiente favorevole a un approccio globale, interdisciplinare, multilaterale, indipendente, umanitario ed etico alla trasformazione digitale; a produrre eventi, studi e ricerche di alta qualità; a creare e mantenere una rete internazionale tra i membri presenti in ogni settore della comunicazione, offrendo loro la possibilità di confronto e scambio reciproco in un ambiente non competitivo.
CHI SONO GLI ITALIANI IN MEDEA
Tra i membri italiani del board di MEDEA figurano:
- Adriana Mutu, professoressa specializzata in regolazione dei media audiovisivi;
- Augusto Preta, presidente del Chapter italiano dell’Istituto Internazionale delle Comunicazioni, esperto di mezzi di comunicazione e fondatore di ITMedia Consulting;
- Francesco Sciacchitano, avvocato specializzato in diritto delle comunicazioni;
- Andrea Stazi, professore di Diritto comparato e Diritto delle nuove tecnologie all’Università Europea di Roma, ma anche responsabile degli affari regolatori per l’Europa meridionale presso Google e consulente reputazionale del gruppo Multiversity.
Anche Fabio Vaccarono, amministratore delegato di Multiversity, ha lavorato in passato in Google (dal 2012 al 2021) come Vice President Google, Board Google EMEA e CEO Google Italy, stando al suo profilo LinkedIn.