Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha nominato David Sacks, ex-direttore operativo di PayPal, come suo consigliere sull’intelligenza artificiale e sulle criptovalute: il titolo ufficiale è AI & Crypto Czar.
In un post pubblicato su Truth, il social network di sua proprietà, Trump ha scritto che Sacks “lavorerà su un quadro giuridico in modo che il settore delle criptovalute abbia la chiarezza che chiede e possa prosperare negli Stati Uniti”. Inoltre, “salvaguarderà la libertà di parola online e ci allontanerà dai pregiudizi e dalla censura delle Big Tech“.
Sarà anche alla guida del Consiglio consultivo della Casa Bianca sulla scienza e la tecnologia.
DICHIARAZIONI E NOMINE DI TRUMP SULLE CRIPTOVALUTE
Trump ha abbandonato del tutto il suo scetticismo e si è avvicinato parecchio al mondo delle crypto: durante l’ultima campagna elettorale, per esempio, ha detto che gli Stati Uniti devono diventare la cripto-capitale del mondo, ha proposto la creazione di una riserva strategica di bitcoin (la criptovaluta più importante) e ha invocato un potenziamento delle capacità nazionali di mining (cioè la generazione di moneta attraverso computer dall’elevata potenza di calcolo). Ha anche lanciato un proprio progetto di cryptocurrency, chiamato World Liberty Financial, e potrebbe acquistare la piattaforma Bakkt.
La nomina di Sacks si collega a quella di Paul Atkins alla presidenza della Securities Exchange Commission, l’ente di vigilanza sulla borsa valori, che lascia immaginare una legislazione più favorevole ai trader di criptovalute. L’annuncio ha contribuito all’ultima crescita del prezzo del bitcoin, che ha superato i 100.000 dollari.
COSA FARÀ SACKS?
In generale, molti imprenditori del settore tecnologico appoggiano Trump perché si aspettano da lui una maggiore deregulation, o comunque una regolamentazione “leggera”, che favorisca l’innovazione. Steve Jang di Kindred Ventures, una società di venture capital, ha detto a Reuters di credere che Sacks si concentrerà sulla regolazione dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale in alcune applicazioni specifiche (“a valle” della filiera, si potrebbe dire) e non sulla regolazione dello sviluppo dei modelli di intelligenza artificiale (“a monte”).
La nomina è stata salutata con favore da Sam Altman di OpenAi e da Elad Gil, investitore nella piattaforma di criptovalute Coinbase.
Nel concreto, Sacks dovrebbe fornire quella che Bloomberg ha chiamato “una linea diretta” tra i rappresentanti del settore delle criptovalute e la Casa Bianca, interfacciandosi anceh con il Congresso e con le autorità amministrative come la Securities Exchange Commission e la Commodity Futures Trading Commission.
CHI È DAVID SACKS E COSA PENSA
David Sacks ha cinquantadue anni, è nato in Sudafrica ed è stato direttore operativo di PayPal, la società di pagamenti digitali acquisita da eBay nel 2002. Per via di questo suo passato, Sacks è considerato uno dei membri principali della cosiddetta “PayPal Mafia”, cioè quel gruppo di ex-dirigenti della società del quale fanno parte anche Elon Musk e Peter Thiel, entrambi molto vicini a Trump.
Anche Musk, peraltro, avrà un ruolo nella prossima amministrazione Trump: sarà a capo del dipartimento dell’Efficienza governativa, un ente che si occuperà di ridurre le spese delle agenzie federali. Il fondatore di Tesla e SpaceX, nonché di PayPal, è a sua volta vicino alla comunità crypto (è nota la sua passione per il dogecoin) e si occupa direttamente di intelligenza artificiale (con la startup xAI).
CHE COS’È LA “PAYPAL MAFIA”? RISPONDE ARESU
“La PayPal Mafia è la rete di investitori e di imprenditori che si forma attorno all’esperienza di PayPal alla fine degli anni ’90 e che ha come figure di riferimento Peter Thiel e Elon Musk”, spiega a Startmag Alessandro Aresu, consigliere scientifico di Limes e autore di Geopolitica dell’intelligenza artificiale.
“Nella nuova amministrazione Trump”, prosegue l’analista, “l’influenza della PayPal Mafia è uno degli elementi più evidenti: viene già chiamata una contro-élite ma è ciò che somiglia di più all’élite del potere degli Stati Uniti di oggi, se vogliamo usare una vecchia espressione di Charles Wright Mills. Pensiamo per esempio a figure come J.D. Vance, il vicepresidente che ha lavorato a lungo per Peter Thiel, il quale ha pagato gran parte della sua campagna elettorale. O a David Sacks, già coautore di Thiel trent’anni fa”.
Quanto a Musk, conclude Aresu, “coi suoi uomini ha già allargato la sua influenza sulla Nasa, come prevedibile, e sulla Federal Communications Commission”.
DALL’INTERNET OF THINGS ALL’INTERNET OF MONEY
Sacks è stato amministratore delegato dell’azienda di applicazioni informatiche Zenefits e ha co-fondato la società di venture capital Craft Ventures (tra i suoi investimenti c’è SpaceX di Musk). Quanto alle criptovalute, già nel 2017 dichiarò che la crescita del bitcoin fosse espressione della “nascita di un nuovo tipo di web”, ossia “il web decentralizzato o l’Internet dei soldi”, il successore dell’attuale Internet delle cose.