L’ex capo della spia saudita ha criticato Biden per la mancanza di risposta rapida ed efficace degli Stati Uniti agli attacchi terroristici del 2021 nel Golfo. È la critica più esplicita a Biden da parte di un membro di spicco dell’élite politica saudita fino ad oggi.
L’ex capo dell’intelligence saudita ha criticato pubblicamente l’amministrazione del presidente Joe Biden domenica, dicendo che gli Stati Uniti hanno deluso il suo paese non riuscendo a rispondere agli attacchi terroristici nella penisola arabica l’anno scorso.
Le relazioni tra Arabia Saudita e Stati Uniti sono crollate da quando Biden ha preso il potere: Biden ha ammonito pubblicamente il principe ereditario Mohammed bin Salman per gli abusi sui diritti umani
Un punto chiave della discordia è che i sauditi ritengono che gli Stati Uniti abbiano offerto una risposta debole a una serie di attacchi nella penisola arabica da parte dei ribelli Houthi sostenuti dall’Iran nel 2021, che hanno ucciso tre civili e feritone sei.
Gli Stati Uniti sono stati lenti a reagire e, diverse settimane dopo, l’amministrazione Biden ha cancellato la designazione terroristica degli Houthi, facendo infuriare ulteriormente Riyadh.
Parlando ad Arab News, domenica, il principe Turki al-Faisal, l’ex capo del dipartimento di Pubblica intelligence saudita, ha affermato che “il presidente degli Stati Uniti, nella sua campagna elettorale, ha detto che farà dell’Arabia Saudita un paria. E, naturalmente, ha continuato a mettere in pratica ciò che predicava”, ha detto il principe Turki, che in precedenza ha anche servito come ambasciatore saudita sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito.
“Il fatto che il presidente Biden abbia cancellato gli Houthi dalla lista dei terroristi li ha incoraggiati e li ha resi ancora più aggressivi nei loro attacchi all’Arabia Saudita, così come nei confronti degli Emirati Arabi Uniti”, ha aggiunto.
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