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Alitalia, Fincantieri. Libia. Tutte le tensioni (economiche) tra Italia e Francia. Fatti, commenti e analisi nello speciale di Start Magazine

Gli ultimi aggiornamenti sullo stato dei rapporti tra Italia e Francia. 

Lo scontro tra Italia e Francia rischia tocca anche l’economia. Le ultime indiscrezioni, infatti, rivelano una frenata di Air France per entrare nel capitale di Alitalia con Delta, per “motivi politico-istituzionali”. Rumors mai smentiti da Parigi, anche se il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, non sembra particolarmente scosso: “L’entusiasmo non si è raffreddato adesso”. Ma gli attriti potenziali, come ha scritto Lucio Caracciolo di Limes, sono anche ad esempio dossier come Fincantieri-Stx e Libia.

Il caso è noto: la Francia ha richiamato l’ambasciatore in Italia per consultazioni, ritenendo una grave ingerenza l’incontro avuto dal capo politico M5S e vicepremier con una rappresentanza dei Gilet gialli, esortandoli a “non mollare” la loro battaglia contro l’attuale governo e la maggioranza che lo appoggia.

Il portavoce del governo di Parigi, Benjamin Griveaux, spiega che la decisione dell’Eliseo è “un segnale” all’Italia e al suo governo, i cui vicepresidenti del Consiglio si sono impegnati in una sequela di attacchi verso Parigi, con l’appoggio ai Gilet gialli da parte dei Cinquestelle (qui l’analisi di Gennaro Malgieri su analogie e differenza tra M5S e Gilet Gialli).

Ma, assicura, “il dialogo con Roma non è mai stato rotto”, soprattutto con il premier, Giuseppe Conte. Griveaux ricorda che per “cortesia” istituzionale, quando un ministro si reca in un altro Paese è buona regola “avvertire il governo”. Il richiamo dell’ambasciatore, comunque, non è “un atto permanente”.

Parole che non smuovono di una virgola Di Maio non cambia, che in una lettera al quotidiano Le Monde scrive: “L’Italia e il governo considerano la Francia un Paese amico e il suo popolo, con la sua tradizione democratica, un punto di riferimento”. Il vicepremier, però, scivola proprio sulla democrazia d’Oltralpe, definendola “millenaria”. Una gaffe che attira le ironie delle opposizioni e viene sfotticchiata sui social.

Diverso è l’approccio di Matteo Salvini: “La polemica è finita: badiamo ai fatti”, affrontando subito i dossier caldi in un bilaterale con il suo omologo, il ministro dell’Interno di Parigi, Christophe Castaner, invitato a Roma già la settimana prossima. Sul tavolo ci sarà di sicuro la questione dei 9 migranti sbarcati dalla Sea Watch e destinati alle cure di Parigi, su cui i transalpini ora vogliono riflettere. L’Eliseo – secondo quanto trapela da fonti del Viminale – vorrebbe accogliere solo chi cerca protezione e non i cosiddetti ‘economici’.

Ma dal ministero di Roma fanno notare che i partner europei “non possono escluderli” dalle rilocation, visto che “rappresentano la stragrande maggioranza di chi arriva in Europa”. Castaner, però, è irremovibile: “Non mi faccio convocare”. E liquida la vicenda con poche parole: “Ci siamo già scambiati le nostre opinioni, pure sulle questioni migratorie”. Salvini prova allora ad abbassare ulteriormente i toni: “Ovviamente non voglio né posso convocare nessuno”, ma “sarei lieto di ospitare il mio collega il prima possibile”. Di Maio è meno ‘british’ e bolla la risposta del ministro francese come “scortesia istituzionale”.

Ma non c’è solo il dossier Alitalia a traballare. Comunque le Ferrovie dello Stato esplorano le possibilità di convergenza tra Delta e easyJet nella cordata per la «nuova Alitalia» in caso Air France davvero si sfilasse.

La Francia può mettere altri bastoni tra le ruote all’accordo fra Fincantieri e Naval sui cantieri di Stx. Così come sulla Libia appoggiando Haftar fin dalla prima ora può contribuire a scalfire la presa di Serraj sostenuto dall’Italia per la soddisfazione del gruppo francese Total.

Non solo: incrociando i dati di Eba, Bloomberg e Aibe, emerge che le banche d’Oltralpe sono quelle che più di tutte in Europa finanziano lo Stato italiano, gli Enti locali, le imprese e le famiglie nel nostro Paese, ha scritto oggi il Sole 24 Ore: “La loro esposizione totale sull’Italia (considerando i crediti al settore pubblico e a quello privato) ammonta infatti a 285,5 miliardi di euro secondo i dati di Bloomberg ed Eba. Molto più dei 58 miliardi delle banche tedesche e dei 21 di quelle spagnole”.

ECCO GLI APPROFONDIMENTI DI START MAGAZINE SULLA VICENDA

ECCO CHI PUNTA DAVVERO SU ALITALIA FRA DELTA-AF E LUFTHANSAI RISCHI DEL DOSSIER FINCANTIERI-STX

CHE COSA PENSO DELLE POLEMICHE ITALIA-FRANCIA. PARLA IL PROF GIULIO SAPELLI

PERCHE’ LA FRANCIA NON PUO’ DARE LEZIONI SU CONTI PUBBLICI ED ECONOMIA. L’ANALISI DI SALERNO ALETTA

MACRON CONTRO TUTTI (ANCHE CONTRO MERKEL SU NORD STREAM 2). L’ARTICOLO DI MENNITTI

CHE COSA UNISCE E CHE COSA DIVIDE M5S E GILET GIALLI. L’ANALISI DI MALGIERI

CHE CO

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