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Turismo

Venezia: l’Internet of Things salverà la laguna dall’acqua alta

Il Nuovo Mose farà affidamento sull’Internet of Things per arginare Venezia dall’acqua alta che inonda il centro storico Sarà l’Internet of Things a salvare Venezia dall’acqua alta. Il MoSE, il Modulo Sperimentale Elettromeccanico, ovvero il sistema di dighe mobili progettato per arginare l’acqua alta e l’aumento delle ondate che, anno dopo anno, entrano nella laguna…

Il Nuovo Mose farà affidamento sull’Internet of Things per arginare Venezia dall’acqua alta che inonda il centro storico

Sarà l’Internet of Things a salvare Venezia dall’acqua alta. Il MoSE, il Modulo Sperimentale Elettromeccanico, ovvero il sistema di dighe mobili progettato per arginare l’acqua alta e l’aumento delle ondate che, anno dopo anno, entrano nella laguna veneziana attraverso tre bocche di porto (inondando anche il centro storico), si baserà sul concetto di ABB dell’Internet of Things, Services and People, sfruttando un sistema elettrico e di automazione fornito sempre dalla stessa Abb (che ha vinto l’ordine di automazione nel 2015 e l’ordine elettrico nei primi mesi del 2016, per un totale di circa 38 milioni di dollari).

Come sarà il MoSE di Venezia?

Il nuovo sistema per arginare l’acqua alta farà affidamento su oltre 50.000 dispositivi che invieranno segnali. L’Internet of Things, Services and People coordinerà le operazioni dell’intero sistema di protezione, composto da barriere frangionde, blocchi e paratoie per proteggere la laguna dall’innalzamento del livello dell’acqua, dalle tempeste invernali e dalle maree primaverili. Il Mo.S.E. si compone di 78 paratoie incernierate al fondale marino nelle tre insenature della laguna veneziana. Questi cassoni riempiti d’acqua possono essere alzati in soli 30 minuti, immettendovi aria compressa e creando in breve tempo una barriera capace di fornire una protezione contro l’innalzamento del livello dell’acqua fino a 3 metri sopra la norma.

Mose

A controllare le operazioni di innalzamento e abbassamento delle barriere secondo parametri preconfigurati, quando l’acqua entrerà o uscirà la laguna, sarà il sistema di automazione Symphony Plus di ABB. Sempre ABB fornirà una soluzione di automazione elettrica integrata che consentirà agli operatori di controllare la rete da remoto, assicurando una fornitura stabile e affidabile per l’intero progetto. In particolare, saranno utilizzati quadri di bassa e media tensione unitamente a trasformatori di distribuzione controllati dalla piattaforma di gestione del sistema.

L’integrazione tra energia e automazione senza interruzioni è un elemento fondamentale della strategia Next Level di ABB per garantire ai nostri clienti che tutte le operazioni siano svolte in modo sicuro, affidabile ed efficiente” ha commentato Peter Terwiesch, presidente della divisione Process Automation di ABB. “Questi ultimi ordini sono solo un altro esempio di come la connessione tra oggetti, servizi e persone non solo costituisca valore aggiunto per i clienti, ma
possa anche contribuire a creare un mondo migliore”.

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