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Semiconduttori, Nvidia fa dietrofront su Arm?

Secondo Bloomberg, Nvidia si prepara ad abbandonare l'acquisizione del chipmaker Arm da SoftBank

 

Il matrimonio tra Nvidia e Arm non s’ha da fare.

L’americana Nvidia è pronta ad abbandonare l’acquisizione del chipmaker Arm da SoftBank Group, dopo aver offerto circa 40 miliardi di dollari per la società britannica nel 2020. Lo ha riferito Bloomberg News.

Questa doveva essere la più grande fusione mai realizzata nel settore dei semiconduttori sottolinea Axios. Inoltre, sarebbe andata in porto tre anni dopo che Qualcomm aveva rinunciato ai suoi sforzi per acquistare NXP Semiconductors, anche a causa del contraccolpo normativo.

La più grande operazione mai realizzata di chip è stata colpita da ostacoli normativi e dall’opposizione del settore. A dicembre la Ftc, l’agenzia federale statunitense che si occupa di difesa dei consumatori e questioni antitrust, ha citato in giudizio Nvidia per bloccare l’operazione, sostenendo che i progetti di Arm sono fattori chiave per la concorrenza tra Nvidia e i suoi rivali. A novembre la Competition & Markets Authority (Cma), l’autorità antitrust britannica, aveva avviato un’indagine approfondita sull’acquisizione. Senza dimenticare che a ottobre anche l’Ue ha aperto un’indagine antitrust sull’operazione per valutare “possibili effetti distorsivi sul mercato e la concorrenza nel settore”.

Inoltre, anche le aziende tecnologiche hanno borbottato contro l’acquisizione di Arm da parte di Nvidia. A fine agosto anche il ceo di Tesla, Elon Musk, ha polemizzato contro l’operazione. Così come già fatto da Amazon e Samsung, secondo un rapporto del Telegraph.

NVIDIA FA MARCIA INDIETRO SU ARM?

Secondo Bloomberg, il produttore di chip statunitense Nvidia ha riferito ai partner che non si aspetta la conclusione dell’accordo. Nel frattempo, SoftBank sta intensificando i preparativi per un’offerta pubblica iniziale (IPO) di Arm, sostiene il rapporto.

GLI OSTACOLI ALLA FUSIONE

Come detto all’inizio, il progetto di acquisizione ha dovuto affrontare diversi ostacoli normativi, con la Federal Trade Commission degli Stati Uniti che ha fatto causa per bloccarlo a dicembre. L’acquisizione è anche sotto il controllo delle autorità di regolamentazione britannica e dell’antitrust europeo.

“Questo accordo proposto distorcerebbe gli incentivi di Arm nei mercati dei chip e consentirebbe all’azienda combinata di minare ingiustamente i rivali di Nvidia” secondo la Ftc americana.

PERCHÉ C’È QUESTA AGITAZIONE SU ARM

Fondata nel 1990 in Inghilterra, Arm è specializzata in microprocessori con una quota di mercato globale schiacciante nel settore degli smartphone. I suoi chip, prodotti su licenza, si trovano anche in innumerevoli sensori, oggetti collegati e servizi cloud (remote computing).

Ha sede a Cambridge, ma ha anche uffici in tutto il mondo, inclusa una joint venture a Shenzhen, in Cina. SoftBank Group aveva acquistato il 100% di Arm nel 2016 per circa 31 miliardi di dollari.

Arm è uno dei principali fornitori di tecnologia dell’architettura per la maggior parte delle aziende di semiconduttori.

Le tecnologie di Arm sono utilizzate da aziende che producono chip semiconduttori e prodotti correlati, in concorrenza con Nvidia. Secondo Cnbc, le sue architetture di chip ad alta efficienza energetica sono utilizzate nel 95% degli smartphone del mondo e nel 95% dei chip progettati in Cina. Arm stima che il 70% della popolazione mondiale utilizzi la tecnologia basata su Arm.

CONTRARIE ANCHE LE BIG TECH

Ma ad opporsi all’acquisizione non sono soltanto i regolatori. Anche i giganti della tecnologia si sono schierati contro la fusione Nvidia-Arm.

A febbraio 2021, anche il produttore di chip statunitense Qualcomm ha dichiarato ai regolatori di tutto il mondo di essere contraria all’accordoBloomberg ha anche riferito che Google e Microsoft sono tra le società che si sono anche lamentate con i funzionari antitrust dell’operazione.

Anche il gigante dell’e-commerce Amazon e il produttore di smartphone Samsung Electronics hanno presentato opposizione all’accordo con le autorità statunitensi, sempre secondo Bloomberg.

LA POSIZIONE DELLA SOCIETÀ STATUNITENSE

Infine, nonostante i rapporti dei media, Nvidia e SoftBank confermano l’interesse per l’operazione su Arm.

Un portavoce di Nvidia ha affermato che la società continua a ritenere che l’acquisizione “fornisca un’opportunità per accelerare Arm e aumentare la concorrenza e l’innovazione”.

“Rimaniamo fiduciosi che la transazione venga approvata” ha dichiarato un portavoce di SoftBank, ripreso da Cnbc.

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