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Thaad

Lockheed Martin, cosa farà l’Arabia Saudita con il sistema Thaad

Durante il World Defense Show di Riyadh, che si è svolto dal 6 al 9 marzo, l'Autorità generale per le industrie militari della Arabia Saudita ha annunciato di aver approvato due progetti locali per il sistema di difesa aerea Thaad. L'articolo di Giuseppe Gagliano

Durante il World Defense Show di Riyadh, che si è svolto dal 6 al 9 marzo, l’Autorità generale per le industrie militari della Arabia Saudita o GAMI, ha annunciato di aver approvato due progetti locali per il sistema di difesa aerea Thaad: il primo per la produzione di lanciatori di intercettori missilistici e il secondo per la produzione dei contenitori intercettori missilistici.

Nell’ottobre 2017, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha approvato una vendita militare straniera all’Arabia Saudita per THAAD e relativo supporto, attrezzature e servizi per un costo stimato di 15 miliardi di dollari. Circa un anno dopo, nel novembre 2018, il regno ha firmato una lettera di offerta e accettazione con gli Stati Uniti per il THAAD di Lockheed.

I progetti fanno parte dello sforzo dell’Arabia Saudita di spendere a livello nazionale il 50% del suo denaro stanziato per attrezzature e servizi di difesa entro il 2030, secondo una dichiarazione del GAMI.

Lockheed Martin è impegnata con i suoi partner sauditi in diversi programmi di rafforzamento delle capacità che sono formulati per contribuire alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo del paese. Questo annuncio aumenterà significativamente la sicurezza globale e regionale.

Durante il World Defense Show inaugurale, ha detto GAMI, ha firmato 22 partnership industriali con società di difesa nazionali e internazionali, per un valore totale di 29,7 miliardi di riyal (USA 7,9 miliardi di dollari). Gli accordi includevano l’acquisto diretto di sistemi militari, la costruzione di linee di produzione, il trasferimento di know-how e formazione e la localizzazione di tecnologie e servizi. Le aziende saudite sono coinvolte nel 46% del valore totale delle offerte fatte durante lo spettacolo.

Fra le aziende italiane presenti anche Leonardo ha svolto un ruolo di indubbio rilievo, insieme ad Aiad, Beretta, Elettronica e Fincantieri.

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