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Microsoft Call Of Duty

Così Microsoft giochicchia con Call of Duty di Activision

Sono almeno una dozzina gli studi al lavoro sulla saga di Call of Duty e presto se ne aggiungerà uno nuovo, segno che Microsoft non lesina spese quando si parla della serie, anche in un periodo di tagli come questo

Nell’annus horribilis del mondo videoludico, caratterizzato da migliaia di licenziamenti e dalla chiusura in tronco di diverse software house adibite allo sviluppo di videogame, si intravede un po’ di luce: l’apertura, da parte di Infinity Ward, di un nuovo studio ad Austin, in Texas.

COSA FA INFINITY WARD

Come si anticipava, il contesto è tale che già questo basterebbe a farne una notizia. A renderla ancora più interessante, tuttavia, è il fatto che lo sviluppatore di videogiochi con sede a Encino, in California, realtà fondata nel 2002 da 22 ex dipendenti della 2015, Inc., sia da ormai vent’anni nel portafogli di Activision-Blizzard, etichetta che Microsoft ha appena acquisito per circa 70 miliardi di dollari.

CALL OF DUTY AL CENTRO DEI PENSIERI DI MICROSOFT

Elemento, questo, che fa assumere al fatto ben altra rilevanza. Anzitutto perché, contrariamente alle aspettative, sembra che l’operazione non comporterà le tanto paventate ristrutturazioni, non così remote se si pensa che la stessa Microsoft quest’anno ha licenziato oltre 10mila dipendenti.

Visto che l’acquisizione è stata resa nota a inizio 2022 ed è andata per le lunghe per via dei giudicati contrastanti di alcuni Antitrust, considerato anche un periodo di negoziato che abbia ricompreso almeno buona parte del ’21, è difficile supporre che Microsoft non sapesse nulla del nuovo studio. Con ogni probabilità, anzi, l’apertura era stata decisa con l’ok di Redmond.

QUANTI SONO GLI STUDI AL LAVORO SU CALL OF DUTY?

E allora ecco che l’altro elemento che arriva dalla notizia è la centralità di Call of Duty nei piani videoludici di Microsoft che, è noto, sul campo del gaming insegue da sempre Sony PlayStation.

Perché Activision Blizzard aveva già almeno una dozzina di studi che supportano regolarmente lo sviluppo dei giochi della serie Call of Duty. Di questi, da quanto è dato sapere, sono almeno 7 quelli che hanno dato vita all’ultimo capitolo, Call of Duty: Modern Warfare 3.

La domanda è se ce ne è davvero il bisogno di altre software house, dato che proprio l’ultimo capitolo non ha avuto recensioni particolarmente positive, ma l’intenzione di Microsoft sembra non lesinare quando si tratta di un marchio capace di determinare la fortuna o l’insuccesso di una console.

COD CENTRALE ANCHE NELLE TRATTATIVE

Se lo era lasciato sfuggire la stessa Sony, provando a bloccare l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft. Secondo i giapponesi, infatti, se Call of Duty diventasse esclusiva per le console Microsoft il mercato ne uscirebbe ribaltato.

Una tesi accolta anche dalle varie Antitrust che si sono dovute esprimere sull’operazione, se consideriamo che il loro “ok” è arrivato solo dopo l’accordo tra Microsoft e Sony che garantisce al colosso nipponico l’arrivo di altri titoli della saga almeno per i prossimi dieci anni, e così pure a favore di Nintendo, che però non ha mai avuto bisogno di puntare su CoD per vendere, avendo un mercato sui generis.

VIDEOGIOCHI D’ORO

Quella di Super Mario, del resto è la serie di videogiochi di maggiore successo al mondo, con più di 760 milioni di unità vendute tra i capitoli principali (383,54 milioni) e i vari spin off: Mario Kart (166.41 milioni), Mario Party (64.93 milioni), Mario Sports (43,96 milioni), Mario RPG (28,87 milioni).

Ma quanto ha fatturato fino a ora Call of Duty? Nel giugno del 2022 Johanna Faries, dirigente di Activision Blizzard e General Manager del franchise, aveva aggiornato i dati di vendita della serie di sparatutto in un’intervista con The Washington Post, rivelando che dal 2003 ad oggi sono state vendute oltre 425 milioni di copie in tutto il mondo con incassi per più di 30 miliardi di dollari in meno di vent’anni.

Insomma, si tratta del terzo maggiore successo della storia dei videogiochi, dietro Mario e Tetris. Si comprende perché, quando si parla di Call of Duty Microsoft non badi a spese nemmeno mentre attua la propria spending review.

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