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Big 6

Chi mugugna in Borsa su Google, Apple, Meta e Nvidia

Secondo Ubs, le grandi compagnie tecnologiche degli Stati Uniti - le cosiddette Big 6 - stanno attraversando una fase negativa per i guadagni. Si sta esaurendo lo slancio dato dalla pandemia al settore? Tutti i dettagli

La società svizzera di servizi finanziari Ubs ha abbassato il suo giudizio sulle azioni delle sei principali compagnie tecnologiche statunitensi da overweight (si indicano così quei titoli che si pensa perfomeranno meglio della media su un indice) a neutral. Le sei compagnie in questione, note collettivamente come “Big 6”, sono Alphabet, Apple, Amazon, Meta Platforms, Microsoft e Nvidia.

PERCHÉ UBS PENALIZZA LE BIG 6

Secondo l’analista di Ubs Jonathan Golub, per le Big 6 “il momentum dei guadagni sta diventando decisamente negativo dopo un’impennata nella crescita degli utili”. Il declassamento del giudizio sul settore è “un riconoscimento dei difficili confronti e delle forze cicliche che pesano su questi titoli” e non è “basato su valutazioni estese o su dubbi in merito all’intelligenza artificiale”.

COME VA IL NASDAQ 100

La settimana scorsa l’indice Nasdaq 100 ha registrato il più grande calo settimanale in oltre diciassette mesi proprio per via delle massicce vendite (sell off) di azioni del settore tecnologico. Notevole è stato, venerdì scorso, il crollo del 10 per cento di Nvidia, l’azienda di semiconduttori che sta facendo fortuna grazie all’intelligenza artificiale ma che ha visto svanire 212 miliardi di dollari in valore di mercato.

Le cose sono andate meglio lunedì, come riporta Bloomberg, quando l’indice Nasdaq 100 è cresciuto dello 0,5 per cento e Nvidia si è posizionata bene.

IL BOOM DELLE BIG 6 È MERITO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE O DEGLI STRASCICHI DELLA PANDEMIA?

Secondo Ubs, gli ottimi risultati borsistici riportati dalle Big 6 negli scorsi mesi non sono dovuti tanto all’esplosione dell’interesse per l’intelligenza artificiale, quanto piuttosto a “cicli di utili asincroni” stimolati dalla pandemia. Secondo i calcoli della società finanziaria, la crescita degli utile per azione delle sei grosse compagnie tecnologiche rallenterà al 42 per cento nel primo trimestre del 2024 rispetto al +68 per cento del quarto trimestre del 2023. Entro la fine di quest’anno, la crescita del resto del comparto tech supererà quella dei titoli più importanti: l’analista Golub ha parlato di una “decelerazione” delle compagnie tecnologiche a grande capitalizzazione e di una “accelerazione” delle aziende di medio valore, che porterà “a un’inversione della leadership dei titoli”.

IL GIUDIZIO SULL’INDICE S&P 500

Nonostante le perturbazioni sul segmento tecnologico, Ubs mantiene una valutazione positiva sull’andamento dell’indice S&P 500, che riunisce le cinquecento società statunitensi a maggiore capitalizzazione. In una nota, Golub ha scritto che “con l’eccezione delle Big 6, tutte le altre raccomandazioni settoriali rimangono valide”; il mercato è sostenuto da un’economia in buono stato e da fondamentali ampiamente positivi, riporta Bloomberg.

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