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Amazon Piccole Medie Imprese

Cosa farà Amazon Web Services in Lombardia

Numeri e dettagli sull’apertura in Lombardia della nuova infrastruttura di Amazon Web Services (Aws) che è stata comunicata il 28 aprile

Nell’Italia al secondo mese di lockdown, e dello smart working come nuovo modello lavorativo, l’unico fattore in crescita continua è quello del traffico internet, che da fine febbraio è cresciuto dal 30 al 70%, tanto che giorno per giorno oramai il traffico è praticamente constante in tutte le ore del giorno con un ulteriore picco serale quando le persone si collegano ai vari Netflix e Prime Video.

In questo scenario arriva l’apertura in Lombardia – la più colpita dalla pandemia -– della nuova infrastruttura comunicata oggi da Amazon Web Services (Aws), dopo il pre annuncio del novembre 2019 e su cui si appoggiano i principali servizi di video entertainment.

IL PESO DI AWS

La Regione AWS Europe (Milano) è la sesta di Aws in Europa dopo Dublino, Francoforte, Londra, Parigi e Stoccolma, ed è composta da tre zone di disponibilità, ognuna composta da uno o più data center, situate in località geografiche a distanze tali da ridurre in modo significativo il rischio che un singolo evento possa mettere a rischio la continuità del servizio, garantendo però una bassa latenza laddove necessaria (si pensi all’Internet of Things).

LE PAROLE DI DESANTIS

Un annuncio che è il primo investimento privato avviato in Italia da quando ci si è dovuti chiudere in casa. “Il cloud è stato una parte fondamentale della trasformazione in molti settori in tutta Italia – dall’automotive e utilities, al manifatturiero e al retail, e molto altro ancora. Aprendo oggi la Regione AWS di Milano, ci auguriamo di vedere l’impatto positivo che la tecnologia cloud può avere in ogni area dell’economia e non vediamo l’ora di far parte della continua crescita del Paese“, ha detto Peter DeSantis, Senior Vice President of Global Infrastructure and Customer Support, Amazon Web Services.

SOVRANITÁ DIGITALE

Che cosa cambia con lo sbarco fisico in Italia? La presenza di data center sul territorio nazionale dà spazio al bisogno di “sovranità del dato,  condizione fondamentale in termini di sicurezza e privacy, su cui da tempo è in corso un dibattito a livello politico. Anche il cd. CLOUD Act, la norma Usa che afferma che i mandati delle forze dell’ordine si possono applicare ai dati custoditi dalle compagnie tecnologiche americane anche all’estero, appare – secondo alcuni analisti – non essere più un problema vista anche la possibilità per chi usa i data center AWS di criptare i propri dati e renderli inaccessibili a chiunque.

LE MOSSE DI TIM-GOOGLE E IL FLOP DELL’INPS

L’apertura della Regione consentirà quindi ad AWS di avere un vantaggio competitivo – nell’attesa che l’accordo Tim-Google venga messo in opera – tanto più in questa fase di esplosione dell’uso del digitale anche nella PA e nel quadro delle riflessioni successive al recente disastro Inps. Inps i cui data center, sulla carta, avrebbero dovuto rappresentare un fiore all’occhiello dei cosiddetti PSN, i Poli Strategici Nazionali previsti dal Team digitale di Palazzo Chigi cioè poli centrali in grado di consentire risparmi ingenti accorpando gli oltre undicimila data center pubblici nazionali in massimo sette strutture.

AMAZON WEB SERVICES, LA “CASH COW” DI AMAZON

Ma che cosa è, e cosa rappresenta, Aws per Amazon? Aws è la divisione di Amazon che offre servizi cloud a PA e imprese. Quello che infatti fa guadagnare Amazon non è l’e-commerce, che anzi al di fuori del Nord America presenta ancora delle perdite, ma sono i servizi web di AWS. Sarà però interessante osservare che tipo di impatto avrà su entrambi i business – e-commerce e cloud – l’emergenza Covid-19 scoppiata in tutto il mondo.

I NUMERI DELLA DIVISIONE DI AMAZON

Amazon renderà noti i propri numeri il 30 aprile. Per dare un’idea però, nel Q4 2019 il business del cloud di Amazon ha raccolto entrate per $9.95 miliardi, raggiungendo quota $35,026 miliardi alla fine dello scorso anno (+37% rispetto al 2018). Il numero più importante però è quello relativo al margine operativo lordo: pur rappresentando solamente 12.5% delle entrate totali di Amazon, i $9.2 miliardi di margine operativo lordo di Aws rappresentano il 63% del MOL totale di Amazon ($14,5 miliardi) del 2019. Numeri che rispecchiano un vantaggio competitivo di almeno un paio d’anni, secondo quanto affermato dal CEO di AWS Andy Jassy, e una quota nel mercato IaaS (Infrastructure as a Service) notevolmente maggiore rispetto ai competitor Alibaba, Microsoft, Google, ecc., secondo il “Magic Quadrant” di Gartner. Con la comunicazione di oggi la rete infrastrutturale di AWS sale a quota 76 Availability Zones in 24 regioni geografiche in tutto il mondo, e sono state già annunciate altre nove zone di disponibilità e tre ulteriori Regioni AWS in Indonesia, Giappone e Spagna. Quest’ultima, situata nella regione dell’Aragòn, con un investimento di circa 2,5 miliardi, secondo quanto riportato dai media spagnoli.

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