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Instagram Reels

Come Facebook tenta di affossare TikTok con Instagram Reels

Come riportato dal Wall Street Journal, Zuckerberg sta attirando i creatori di contenuti più popolari sulla rivale TikTok con offerte in denaro per traghettarli in Reels, la funzione simil-TikTok di Instagram

 

Mark Zuckerberg vuole primeggiare anche su TikTok. Secondo il Wall Street Journal, Instagram, piattaforma social di foto e video del gruppo Facebook, offrirà incentivi finanziari agli user di alto profilo di TikTok. In questo modo spera di convincerli ad utilizzare Reels, nuovo servizio simile a TikTok, che il gruppo di Zuckerberg si prepara a lanciare il prossimo mese negli Stati Uniti.

L’app di video brevi TikTok spopola infatti gli adolescenti americani. Ma la piattaforma, controllata dalla società cinese ByteDance, è finita nel mirino dell’amministrazione americana che sta valutando la messa al bando dell’app in nome della tutela dei dati personali dei suoi utenti.

Sotto le pressioni degli Stati Uniti, ByteDance sta prendendo in considerazione una serie di opzioni per TikTok per rinunciare al controllo dell’app.

COSA STA FACENDO INSTAGRAM

Secondo quanto riferito dal Wall Street Journal, Instagram ha proposto ai creatori di video popolari incentivi finanziari per unirsi a Reels, il servizio di video in forma breve che prevede di lanciare il prossimo mese.

Sempre secondo il Journal, la società del gruppo Facebook ha offerto centinaia di migliaia di dollari per cercare di convincerli ad abbandonare TikTok.

La società – scrive il quotidiano finanziario – si è anche offerta di coprire i costi di produzione dei video dei creatori. Instagram sta cercando di mantenere i termini delle possibili offerte sotto copertura con accordi di non divulgazione.

LA COMPETIZIONE TRA INSTAGRAM E L’APP CINESE

Instagram Reels è una funzionalità video in formato breve (rivale diretto con TikTok) che dovrebbe essere lanciata negli Stati Uniti ad agosto. Al momento il gruppo di Menlo Park sta testando la nuova funzionalità in India, Brasile, Francia e Germania.

A inizio luglio Business Insider aveva rivelato infatti che Facebook stava testando la funzionalità Reels di Instagram in India. Mark Zuckerberg ha provato a trarre vantaggio dal divieto di utilizzare TikTok nel paese.

LA REPLICA STIZZITA DI TIKTOK

“Dato che Lasso ha dovuto chiudere, non sorprende vedere che Facebook sta provando questa tattica con un prodotto legato a Instagram”, ha commentato un portavoce di TikTok in una nota. “Alla fine della giornata milioni di persone adorano davvero TikTok. Ciò rappresenta qualcosa che nessuna quantità di app-copie può superare”.

IL RIFERIMENTO ALL’ESPERIMENTO (FALLITO) LASSO DI FACEBOOK

Il riferimento di TikTok riguarda Lasso, l’app video indipendente in stile TikTok. Lasso, lanciata da Facebook nel 2018, ha chiuso i battenti il 10 luglio.

Lasso rappresentava il tentativo di Facebook di creare una propria versione di TikTok, con la possibilità di realizzare brevi video clip con musica ed effetti. Nonostante la disponibilità in diversi paesi, Lasso non ha entusiasmato gli utenti. Ora Mark Zuckerberg ci riprova dunque con Instagram, giocando quanti più assi nella manica possibile.

LA SUA CONTROMOSSA

Per contrastare l’arrivo di Reels, anche TikTok ha stanziato un fondo di 200 milioni di dollari per aiutare i creatori di video a guadagnarsi da vivere con i loro contenuti. Il denaro del cosiddetto “fondo per i creativi” sarà distribuito nel corso del prossimo anno, ha affermato la società.

IL FUTURO INCERTO DELL’APP CINESE NEGLI USA

Nonostante la popolarità (al secondo posto dietro WhatsApp per numero di download nel 2019), TikTok ha un futuro incerto negli Stati Uniti. E proprio per questo vorrebbe approfittarne Facebook. Alcuni creatori di TikTok hanno riferito al Journal che probabilmente sarebbero passati a Reels a causa delle preoccupazioni sulle prospettive di TikTok.

L’amministrazione Trump sta valutando infatti di vietare l’app di proprietà cinese a causa del timore che potrebbe condividere i dati degli utenti con il governo cinese. Funzionari e legislatori statunitensi richiamano la legge cinese sui servizi segreti che obbliga le società di Internet a fornire dati quando il governo lo richiede.

Ma TikTok ha sempre smentito questa possibilità.

LE TENSIONI USA VS CINA

Tuttavia, man mano che le tensioni tra Stati Uniti e Cina si inaspriscono tra fronte commerciale, l’autonomia di Hong Kong e la diffusione del nuovo coronavirus, TikTok rappresenta un altro nodo critico da sciogliere.

La scorsa settimana, la commissione per la sicurezza interna del Senato americano ha approvato all’unanimità un disegno di legge che vieterebbe ai dipendenti federali di utilizzare TikTok su dispositivi emessi dal governo. La Camera dei rappresentanti ha già votato per una misura simile.

Il presidente Donald Trump insieme ad alti funzionari hanno dichiarato di valutare un divieto più ampio di TikTok e di altre app collegate alla Cina negli Stati Uniti.

LA VALUTAZIONE DI TIKTOK

Per evitare l’eventuale bando negli Stati Uniti, alcuni investitori statunitensi della società ByteDance capogruppo di TikTok stanno meditando di acquistare una quota di maggioranza. Tra questi figurano le società di venture capital Sequoia e General Atlantic.

Reuters ha riportato oggi che alcuni investitori che cercano di acquisire la popolare app la stanno valutando a circa 50 miliardi di dollari.

L’offerta degli investitori valorizza TikTok a 50 volte il suo fatturato previsto per il 2020 di circa  1 miliardo di dollari, secondo le fonti.  Non è chiaro se il fondatore e ceo di ByteDance, Yiming Zhang, sarà soddisfatto dell’offerta. I dirigenti di ByteDance hanno recentemente discusso delle proiezioni di valutazione per TikTok che superano i 50 miliardi di dollari, ha riferito una delle fonti.

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