Cisco Systems, società statunitense di strumenti e software per le telecomunicazioni, ha rivisto al ribasso le sue previsioni sui ricavi e i profitti nel 2024 per via del rallentamento della domanda per le sue apparecchiature di rete. Le azioni del gruppo, quotato alla borsa di New York, hanno perso quasi l’11 per cento nell’after-market.
PERCHÉ CISCO PUNTA SULLA CYBERSICUREZZA
Negli ultimi anni – ricostruisce Reuters – Cisco ha dovuto fare i conti con una serie di problemi alle catene di approvvigionamento e con il rallentamento post-pandemia della domanda per i suoi prodotti. Per reagire a quest’ultimo fenomeno, la società ha accelerato i suoi piani di espansione nel mercato della sicurezza informatica: a settembre ha acquisito Splunk, un’azienda di cybersecurity, per circa 28 miliardi di dollari.
Cisco ha detto di aver notato “un rallentamento degli ordini di nuovi prodotti nel primo trimestre”, e pensa che “la ragione principale sia che i clienti sono attualmente concentrati sull’installazione e l’implementazione dei prodotti nei loro ambienti”. Il gruppo stima che un quarto o due quarti dei prodotti spediti siano ancora in attesa di venire implementati dai clienti. Secondo il direttore finanziario Scott Herren, l’azienda tornerà a vedere una crescita degli ordini “nella seconda metà dell’anno”.
LE PREVISIONI SUI RICAVI
Per l’intero 2024, Cisco si aspetta ricavi compresi tra i 53,8 e i 55 miliardi di dollari, e un utile per azione rettificato di 3,87-3,93 dollari. Nel solo secondo trimestre, le previsioni interne parlano di ricavi tra 12,6-12,8 miliardi; gli analisti si aspettano invece molto di più, quasi 14,2 miliardi.
LA SITUAZIONE DELLE SUPPLY CHAIN
Quanto agli intoppi alle supply chain, Cisco pensa che i problemi principali siano “alle nostre spalle” perché i tempi di consegna degli ordini e il carico degli arretrati sono praticamente ritornati su livelli normali.
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