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Chip, SoftBank punta a un’alleanza tra Arm e Samsung

Dopo la vendita naufraga a Nvidia, Softbank torna all'attacco per Arm. Masayoshi Son visiterà Seoul in ottobre per esplorare il legame tra Samsung e il progettista di chip britannico

Nel risiko dei semiconduttori Softbank, il gruppo tecnologico giapponese, è pronta a fare una nuova mossa per la sua controllata britannica Arm, specializzata nei microchip.

Oggi il fondatore e ceo di SoftBank Masayoshi Son ha dichiarato che intende incontrare Samsung Electronics per discutere una potenziale “alleanza strategica” tra il gigante tecnologico sudcoreano e il designer di chip Arm. Il miliardario farà la sua prima visita a Seoul in tre anni, sottolinea Reuters.

Nel 2016 SoftBank ha acquisito Arm, la cui tecnologia alimenta l’iPhone di Apple e quasi tutti gli altri smartphone, per 32 miliardi di dollari. Nell’autunno 2020 Softbank ha annunciato l’intenzione di vendere per 40 miliardi di dollari Arm, colosso mondiale dei microprocessori, all’americana Nvidia, campione delle schede grafiche. Ma l’opposizione di numerose autorità di regolamentazione in tutto il mondo hanno fatto naufragare il progetto.

“In seguito a quella battuta d’arresto, Son ha spostato la sua attenzione su un’offerta pubblica iniziale per Arm negli Stati Uniti, una mossa che ha innescato un’intensa attività di lobby da parte del governo del Regno Unito per garantire che una parte della quotazione avvenisse a Londra” segnala il Financial Times.

La visita di Son in Corea del Sud arriva nel mezzo di speculazioni sulla potenziale formazione di un consorzio industriale per investire in Arm e garantirne la neutralità.

Tutti i dettagli.

L’ALLEANZA TRA ARM E SAMSUNG

In una dichiarazione giovedì, Son ha affermato: “Ho intenzione di visitare la Corea. Non vedo l’ora di visitare la Corea per la prima volta in tre anni. Vorrei parlare con Samsung di un’alleanza strategica con Arm”.

Un’alleanza con Arm potrebbe essere una scelta strategica per Samsung poiché il leader di mercato nei chip di memoria investe molto per cercare di raggiungere Taiwan Semiconductor Manufacturing Co nei chip logici, commenta Reuters. Il conglomerato sudcoreano è ancora visto come ostacolato dai limiti tecnici nella tecnologia originale per i chip non di memoria come l’architettura dei processori applicativi, in cui Arm è specializzato.

LA STRATEGIA DI SOFTBANK

La mossa di SoftBank arriva in un momento di difficoltà per il gruppo e per il suo veicolo di investimento tecnologico Vision Fund, entrambi sottoposti a enormi pressioni a causa del crollo dei mercati azionari e del crollo delle valutazioni tecnologiche.

Tanto che quest’estate Softbank ha venduto un terzo della sua quota in Alibaba per ricavare liquidità. Dopodiché Son ha provato a intavolare una quotazione per il chipmaker britannico, ma la volatilità dei mercati ha allontanato anche questa prospettiva. Il deterioramento della situazione del mercato azionario statunitense non era favorevole all’Ipo di Arm, hanno affermato analisti ripresi dal Ft.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI

Secondo gli analisti Samsung sarebbe interessata ad acquistare Arm a causa della sua debolezza nel business dei chip non di memoria, ma sarebbe difficile per la società sudcoreana perseguire l’accordo da sola, poiché incontrerebbe ostacoli normativi simili a Nvidia.

“Data la posizione unica di Arm nel mercato, i rischi di monopolio aumentano quando viene rilevata da una determinata società”, ha affermato James Lim, analista dell’hedge fund statunitense Dalton Investments, ripreso dal quotidiano finanziario londinese. “Samsung probabilmente dovrà affrontare una minore opposizione normativa rispetto a Nvidia, ma sarebbe comunque oneroso per la società perseguire l’accordo da sola, data la sua posizione nel mercato dei semiconduttori. Potrebbe formare un consorzio con Intel e altri per perseguire l’accordo”.

“Ci deve essere qualcuno nel mezzo che media per riunire varie società in un consorzio, e Son potrebbe provare a svolgere un ruolo del genere”, ha affermato Lee Min-hee, analista di BNK Investment & Securities, ripreso da Reuters. “Una potenziale proposta potrebbe essere che le aziende interessate a possedere una parte di Arm possano entrare in un collocamento pre-Ipo a un prezzo inferiore prima di un’Ipo del prossimo anno”, ha aggiunto.

INTEL, QUALCOMM E NON SOLO NEL RISIKO DEI CHIP

Infine, secondo Reuters, altri possibili corteggiatori di Arm includono Intel Corp, il cui amministratore delegato Pat Gelsinger a febbraio ha espresso interesse ad entrare a far parte di un consorzio per acquistare il progettista di chip. Anche il rivale Samsung SK Hynix ha espresso interesse per Arm, secondo l’agenzia di stampa Yonhap.

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