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Blue Origin, ecco come Bezos sfiderà meglio SpaceX e Virgin Galactic

La compagnia aerospaziale fondata da Jeff Bezos cambierà vertice. Il ceo di Blue Origin, Bob Smith, si dimetterà alla fine dell'anno per essere sostituito dall'ex dirigente di Amazon, Dave Limp. Il manager dietro a Alexa e Kindle dovrà affrontare la concorrenza di SpaceX e Virgin Galactic

Nuovo capitolo per la compagnia aerospaziale Blue Origin fondata da Jeff Bezos: all’inizio di dicembre, l’attuale ceo Bob Smith lascerà il posto a Dave Limp, un dirigente veterano di Amazon.

Quindi Bezos si è rivolto a Dave Limp, capo della divisione dispositivi di Amazon, l’uomo dietro a Alexa e Kindle, per affrontare la concorrenza di SpaceX e Virgin Galactic. “Limp si unisce a Blue Origin in una fase chiave dei molteplici progetti spaziali dell’azienda” osserva Cnbc.

In una dichiarazione rilasciata lunedì, Blue Origin ha descritto Dave Limp come un “innovatore comprovato con una mentalità incentrata sul cliente” con “una vasta esperienza nel settore high-tech e in organizzazioni altamente complesse in crescita”.

Tutti i dettagli.

CHI È IL NUOVO CEO DI BLUE ORIGIN

Limp diventerà amministratore delegato di Blue Origin il 4 dicembre, ha affermato un’e-mail di Bezos.

Responsabile del settore dispositivi e servizi di Amazon, Dave Limp è uno dei dirigenti di più alto profilo del gruppo. Ha guidato in particolare i team responsabili dello sviluppo dell’assistente vocale Alexa e di altri dispositivi di punta del colosso di Seattle, come gli altoparlanti intelligenti Echo, gli e-reader Kindle e i tablet Fire.

Soprattutto, Limp ha una certa esperienza nello spazio. Mentre era in Amazon, ha supervisionato la creazione del progetto Kuiper di Amazon, una rete pianificata di migliaia di satelliti che trasmettono Internet che competerà con la rete Starlink di SpaceX, ricorda Reuters.

IL LASCITO DI BOB SMITH

“Jeff e io abbiamo discusso del mio piano per mesi”, ha dichiarato l’attuale ceo di Blue Origin Bob Smith ai dipendenti in un’e-mail inviata lunedì, ripresa da Cnbc. Ha aggiunto che resterà in azienda fino al 2 gennaio “per garantire una transizione graduale con il nuovo amministratore delegato”.

Come ricorda SpaceNews, Blue Origin è passata da meno di 1.000 dipendenti quando Smith ha assunto la carica di ceo a più di 10.000 oggi. Durante il suo mandato la società ha completato lo sviluppo e ha avviato i voli commerciali del suo veicolo suborbitale New Shepard (un piccolo razzo e una capsula spaziale che porta esperimenti e passeggeri (incluso Bezos nel 2021) nello spazio per qualche minuto) continuando allo stesso tempo lo sviluppo del veicolo di lancio orbitale New Glenn e del motore BE-4 che alimenta sia il razzo New Glenn che il Vulcan della United Launch Alliance.

Lo scorso maggio Blue Origin si è aggiudicata il contratto per un secondo lander lunare con equipaggio della Nasa per la missione Artemis V nel 2029.

I PROBLEMI DELLA SOCIETÀ

Tuttavia, insieme a questi successi, la società aerospaziale di Bezos ha incassato anche altrettante battute d’arresto.

Il fallimento più eclatante risale al 2021, quando Blue Origin ha perso contro SpaceX nella gara della Nasa per il lander del programma Artemis.

Nel 2021 la Nasa aveva assegnato infatti a SpaceX un contratto da 2,9 miliardi di dollari per utilizzare una versione del veicolo Starship progettato dalla società guidata da Elon Musk  la navetta per riportare esseri umani sulla Luna nella missione al momento programmata per il 2025.  La decisione dell’agenzia americana di emettere un unico contratto per quel lander aveva suscitato una protesta e una causa da parte di Blue Origin, entrambe senza successo. Dopodiché la Nasa ha deciso di lanciare un concorso per un secondo lander, da utilizzare quando il programma Artemis sarà già in fase avanzata. E per questa nuova gara Blue Origin si è alleato con Lockheed Martin, Draper, Boeing, Astrobotic e Honeybee Robotics, aggiudicandosi il contratto a maggio 2023.

Sempre nel 2021, un gruppo di ex dipendenti ha pubblicato una lettera aperta accusando Blue Origin di creare un ambiente di lavoro tossico e una cultura del lavoro sessista. I problemi continuarono nel 2022 con il fallimento di una missione di New Shepard, ricorda Les Echos. Il lanciarazzi di Blue Origin si è schiantato poco dopo il decollo a settembre. Da allora è rimasto bloccato a terra per decisione dell’autorità americana di regolamentazione dell’aviazione civile, la Faa.

LA CONCORRENZA CON SPACEX E VIRGIN GALACTIC

Nel frattempo Blue Origin, che ambisce a diventare un player importante nello spazio, rincorre i suoi rivali.

Virgin Galactic, la compagnia del miliardario Richard Branson, ha avuto un vantaggio con il lancio a giugno del suo secondo volo commerciale. Anche SpaceX continua la sua conquista dello spazio. La società aerospaziale di Elon Musk domina il mercato dei lanci spaziali commerciali e di recente ha raggiunto una valutazione di 150 miliardi di dollari. (Qui la puntata di Spaziale!, il podcast di Startmag dal titolo Turismo spaziale, è sfida tra SpaceX, Virgin Galactic e Blue Origin).

PRIMI COMMENTI

Invece Blue Origin, fondata nel 2000, deve ancora lanciare qualcosa nell’orbita terrestre, ma è nelle fasi finali dello sviluppo di un razzo per carichi pesanti, soprannominato New Glenn, che spera possa sfidare il cavallo di battaglia di SpaceX Falcon 9 e il futuro razzo Starship, commenta Reuters.

Perché l’industria spaziale incrocia le dita affinché Limp possa invertire la tendenza?

Come spiega il giornalista di Quartz Space Business Tim Fernholz, tutto dipenderà da SpaceX: “Blue Origin è stata a lungo considerata l’unica azienda con il capitale e la visione per competere con SpaceX in un momento in cui l’azienda di Elon Musk ha un monopolio virtuale sul lancio di satelliti e il volo spaziale umano negli Stati Uniti e in Europa”.

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