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Blue Origin

Non solo SpaceX, la Nasa sceglie Blue Origin per un altro lander lunare

Dopo aver perso contro SpaceX nel 2021, la società aerospaziale di Jeff Bezos, Blue Origin, si è aggiudicata il contratto per un secondo lander lunare della Nasa per la missione Artemis V nel 2029.

È rivincita per Jeff Bezos e la sua Blue Origin.

Il 19 maggio la Nasa ha annunciato che Blue Origin è la seconda società selezionata per sviluppare un sistema di atterraggio umano per la missione Artemis V dell’agenzia sulla Luna nel 2029.

Nel 2021 l’agenzia spaziale americana aveva scelto SpaceX di Elon Musk per condurre le prime missioni di sbarco sulla luna di Artemis entro il prossimo decennio, rifiutando un’offerta rivale del team guidato da Blue Origin. Nello specifico, la Nasa aveva assegnato a SpaceX un contratto da 3 miliardi di dollari nel 2021 per far atterrare gli astronauti sulla Luna per la prima volta dall’ultima missione Apollo nel 1972.

Dopodiché la Nasa ha aperto un’altra competizione alla ricerca di un secondo lander lunare che fungesse da backup di SpaceX.

La proposta congiunta del lander lunare, guidata da Blue Origin, segna il secondo tentativo delle società del miliardario fondatore di Amazon di aggiudicarsi un ambito contratto per il lander mentre la Nasa cerca più opzioni per portare gli astronauti sulla superficie lunare.

Tutti i dettagli.

IL CONTRATTO DELLA NASA ASSEGNATO A BLUE ORIGIN

Il contratto Blue Origin ha un valore di circa 3,4 miliardi di dollari, ha rivelato il capo dell’esplorazione della Nasa Jim Free, con Blue Origin che contribuisce privatamente “ben a nord” di tale importo, ha aggiunto John Couluris, capo del lander lunare di Blue Origin. Come riporta Cnbc, l’investimento per il progetto di Blue Origin è da oltre 7 miliardi di dollari”

Nello specifico, Blue Origin progetterà, svilupperà, testerà e verificherà il suo lander Blue Moon per soddisfare i requisiti del sistema di atterraggio umano della Nasa per le ricorrenti spedizioni di astronauti sulla superficie lunare, incluso l’attracco con Gateway, una stazione spaziale in cui l’equipaggio si trasferisce in orbita lunare, spiega la Nasa in una nota.

Oltre al lavoro di progettazione e sviluppo, il contratto include una missione dimostrativa senza equipaggio sulla superficie lunare prima di una dimostrazione con equipaggio sulla missione Artemis V nel 2029.

“Onorato di essere in questo viaggio con la Nasa per far atterrare gli astronauti sulla Luna, questa volta per restare”, ha dichiarato il miliardario Bezos in un tweet dopo l’annuncio.

IL CONTRATTO ASSEGNATO A SPACEX

Onorato Bezos, ma anche e soprattutto soddisfatto dopo la sconfitta di due anni fa.

Nel 2021 la Nasa aveva assegnato infatti a SpaceX un contratto da 2,9 miliardi di dollari per utilizzare una versione del veicolo Starship progettato dalla società guidata da Elon Musk  la navetta per riportare esseri umani sulla Luna nella missione al momento programmata per il 2025. (Qui la puntata di Spaziale! il podcast di Startmag su Com’è andato secondo Musk il primo volo di prova del mega razzo Starship).

La decisione dell’agenzia americana di emettere un unico contratto per quel lander aveva suscitato una protesta e una causa da parte di Blue Origin, entrambe senza successo.

BEZOS SI ALLEA CON BOEING, LOCKHEED MARTIN PER IL CONTRATTO DELLA NASA

Dopodiché la Nasa ha deciso di lanciare un concorso per un secondo lander, da utilizzare quando il programma Artemis sarà già in fase avanzata.

L’aggiunta di un altro partner del sistema di atterraggio umano al programma Artemis della Nasa aumenterà la concorrenza, ridurrà i costi per i contribuenti, sosterrà una cadenza regolare di atterraggi lunari, investirà ulteriormente nell’economia lunare e aiuterà la Nasa a raggiungere i suoi obiettivi sulla Luna e intorno alla Luna in preparazione per il futuro astronauta missioni su Marte, ha spiegato l’agenzia.

E per questa nuova gara Blue Origin si è alleato con Lockheed Martin, Draper, Boeing, Astrobotic e Honeybee Robotics. Lo scorso dicembre Blue Origin aveva rivelato la corsa del suo team in una breve dichiarazione pubblicata sul suo sito web, affermando che “in collaborazione con la Nasa, questo team raggiungerà una presenza sostenuta sulla Luna”.

PER LA MISSIONE ARTEMIS V

La Nasa ha lanciato con successo la sua prima missione Artemis senza equipaggio – Artemis I – attorno alla Luna l’anno scorso, aprendo la strada alla prima missione Artemis con equipaggio dell’agenzia, anch’essa intorno alla Luna, il prossimo anno.

Per la missione Artemis V, (prevista ancora nel 2029) il razzo SLS (Space Launch System) della Nasa lancerà quattro astronauti in orbita lunare a bordo della sonda Orion. Una volta che Orion attraccherà al Gateway, due astronauti si trasferiranno al sistema di atterraggio umano di Blue Origin per un viaggio di circa una settimana nella regione del Polo Sud della Luna, dove condurranno attività scientifiche ed esplorative.

UN ANNUNCIO ATTESO E SPERATO PER BEZOS

“L’annuncio di venerdì a Washington è un risultato tanto atteso per Blue Origin, che aveva gareggiato senza successo per contratti precedenti. La compagnia spaziale ha superato un’offerta rivale dell’appaltatore della difesa Dynetics, a capo di una partnership con Northrop Grumman. Quelle società hanno perso contro SpaceX per il contratto del 2021, parte di un programma iniziale di approvvigionamento di lander lunari” ha commentato Reuters.

Questo nuovo contratto è una spinta per Bezos, che dalla fondazione di Blue Origin nel 2000 ha investito miliardi nella società per competere per contratti spaziali commerciali e governativi di alto profilo con SpaceX, una forza dominante nei lanci di satelliti e nei voli spaziali umani.

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