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Energie Rinnovabili

Come cambiano gli obiettivi Ue sulle rinnovabili. Fatti, numeri e polemiche

I nuovi obiettivi Ue su rinnovabili ed efficienza energetica e quello che dovranno fare i singoli Stati membri. Articolo di Giusy Caretto

Transizione energetica, efficienza energetica e abbattimento delle emissioni di Co2: sono queste le parole (e gli obiettivi) che guidano negli ultimi mesi la politica europea, impegnata a far rispettare gli accordi di Cop21 su cambiamenti climatici e aumento delle temperature.

L’Europarlamento ha approvato nuovi obiettivi (vincolanti e non) su energia rinnovabile ed efficienza energetica, confermando, come si legge su Energia Oltre, l’accordo provvisorio raggiunto in giugno con il Consiglio sui dossier legislativi che fanno parte del pacchetto Energia pulita per tutti gli europei e provando ad emanciparsi dalla dipendenza di gas e petrolio esteri. Andiamo per gradi.

I NUOVI OBIETTIVI

Partiamo dai nuovi target: il voto dell’Europarlamento ha approvato un obiettivo vincolante per le energie rinnovabili, 32% nel 2030, e uno indicativo sull’efficienza energetica, 32,5% nel 2030. Nulla di nuovo, in verità: le percentuali erano state già decise in Consiglio a giugno 2018.

MENO GAS E MENO PETROLIO ESTERI

I nuovi target hanno l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e di conseguenza anche dai fornitori terzi di queste fonti. Aumentando l’efficienza, poi, gli europei dovrebbero vedere ridotte le anche le bollette energetiche.

UNA NUOVA GOVERNANCE

Secondo quanto approvato dall’Europarlamento, ogni Stato membro è tenuto alla redazione di un “Piano nazionale integrato per l’energia e il clima” decennale, da presentare entro il 31 dicembre 2019. Nel piano saranno delineati obiettivi, contributi, politiche e misure nazionali per raggiungere gli obiettivi.
C’è di più. Sempre gli Stati membri dovranno stabilire misure specifiche di efficienza energetica a beneficio delle persone colpite dalla povertà energetica.

LA SPAGNA VUOLE DI PIU’

Gli obiettivi fissati dall’Europarlamento, però, sono troppo bassi per la Spagna, che si propone di installare il 35% di energia rinnovabile entro il 2030. Madrid dovrebbe raggiungere, sempre secondo gli obiettivi, il 70% di elettricità rinnovabile, migliorando del 35% l’efficienza energetica.

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