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Gas

L’Italia sta sottovalutando la stangata in arrivo sulle bollette energetiche?

Il ministro Cingolani rassicura: nonostante la crisi del gas, per l'Italia il prossimo inverno sarà "ben sostenibile" rispetto al resto d'Europa. Ma gli esperti - da Clò a Tabarelli - non sono così ottimisti. E l'Arera annuncia nuovi aumenti delle bollette

 

Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha detto recentemente al Tg1 che “ci aspetta un inverno certamente di prudenza, vista la situazione internazionale, e di sobrietà dei consumi che non guasta mai, ma comunque ben sostenibile rispetto a quello dei colleghi europei”. Si riferiva alla limitazione dei flussi di gas naturale da parte della Russia, che fino all’anno scorso era la prima fornitrice dell’Italia (e dell’Unione europea) con una quota del 40 per cento circa.

In preparazione di un loro possibile azzeramento in inverno, Bruxelles ha chiesto agli stati membri di riempire le proprie scorte e di limitare (ma su base volontaria) l’utilizzo del combustibile fino al prossimo marzo.

COME VANNO GLI STOCCAGGI IN ITALIA, SECONDO CINGOLANI

A questo proposito, Cingolani ha assicurato che “l’Italia ha diversificato le sue forniture molto rapidamente. La dipendenza dal gas russo è scesa dal 40% di pochi mesi fa a circa 15% e nel 2024 saremmo totalmente indipendenti. Stiamo accelerando con gli stoccaggi, oggi sono arrivati al 75% e procedono verso il target del 90% pieni per fine ottobre”.

LE CRITICHE DI CLÒ (ENERGIA)

Le parole del ministro non hanno però convinto Alberto Clò, esperto di questioni energetiche e direttore della rivista Energia. In un’intervista al Fatto Quotidiano, l’ex ministro dell’Industria ha dichiarato che “non stiamo meglio degli altri, come dice Cingolani” e che “ci dovremmo preparare al peggio, nel senso che dovremmo aver predisposto un Piano di razionamento”.

COSA DICE L’ARERA SULLE BOLLETTE

“Queste rassicurazioni”, ha aggiunto, “sono immotivate e smentite dal regolatore”. Nella relazione di fine luglio, infatti, l’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) aveva parlato di “difficoltà […] a reperire sui mercati all’ingrosso i volumi necessari per soddisfare la domanda” di gas e anticipato la possibilità di un “incremento di oltre il 100 per cento rispetto al trimestre in corso” delle bollette energetiche a partire dal prossimo ottobre.

GLI ATTACCHI DI CLÒ AL GOVERNO…

Nell’intervista, Clò riconosce gli sforzi del governo di Mario Draghi per la ricerca di fornitori di gas alternativi alla Russia (l’Algeria, in primis). Ma ha anche sottolineato come “la scelta di affidare a Snam il riempimento degli stoccaggi”, per quanto necessaria, “ha finito per far alzare i prezzi” del gas.

L’economista prodiano si chiede inoltre quanto ancora dovrà spendere il governo – oltre ai 35 miliardi già stanziati – per mitigare l’impatto dei rincari delle bollette sulle famiglie, specialmente quelle più vulnerabili. In Germania il governo di Olaf Scholz ha annunciato oggi l’abbassamento dell’imposta sul gas al 7 per cento per tutelare i consumatori. In Italia l’Iva sul metano è già stata portata al 5 per cento, e ci resterà fino alla fine di dicembre con il decreto Aiuti bis.

… E ALL’EUROPA

Quanto all’Unione europea, Clò sostiene che il blocco potrebbe rimanere senza gas in inverno eppure “naviga a vista, pare non si abbia contezza delle cose”. Ha criticato anche il piano per la riduzione dei consumi di combustibile data la sua natura volontaria.

IL PARERE DI TABARELLI (NOMISMA)

Già Davide Tabarelli – professore di economia all’Università di Bologna e presidente della società di ricerca Nomisma Energia – aveva definito l’accordo europeo “surreale” e “pura follia” per via della partecipazione volontaria. “Ma soprattutto, altra assurdità”, aggiunse, “vorrei capire se e quando gli stessi paesi metteranno in pratica tale invito. Guardi che i governi hanno paura della rabbia della gente, non è mica così facile”.

Tabarelli sostiene la necessità di “razionare, ma sul serio” il gas.

LE PROPOSTE DI CROSETTO

Il cofondatore di Fratelli d’Italia Guido Crosetto, sentito dal quotidiano Verità & Affari, pensa che un ipotetico governo di centrodestra dopo le elezioni di settembre dovrebbe “agire subito per abbassare i prezzi dell’energia e per proteggere aziende e ceti più deboli”.

Per farlo, ritiene che sia necessario “snellire le procedure per trivellare, per aprire nuovi rigassificatori, tornare momentaneamente, fino a quando sarà necessario, a utilizzare qualsiasi risorsa, anche il carbone”.

PERCHE’ I PREZZI DEL GAS SONO TROPPO ALTI

– Leggi anche: Cingolani vuole dare gas all’Italia?

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