QUEGLI APPLAUSI A MATTARELLA
Molti applausi lava-coscienze.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 3, 2022
CAIO AFFONDA IN SAIPEM
Saipem. Gli azionisti Eni e Cdp stanno pensando se affiancare all'amministratore delegato, Francesco Caio, qualcuno che rafforzi la gestione. (Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 3, 2022
Saipem, ecco perché gli analisti bocciano Caio (sarà sostituito da Eni e Cdp?)
Maire Tecnimont in una nota precisa "di non essere parte di alcun progetto di integrazione con Saipem".
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 3, 2022
CASO BELLONI
Ricapitolando. Il capo del Dis, Belloni, si lascia candidare al Quirinale contro – di fatto – il presidente del Consiglio. Non ci dovrebbe essere – o c'è per legge? – un necessario (obbligatorio?) rapporto fiduciario fra presidenza del Consiglio e direzione del Dis?
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 2, 2022
Gran pezzo di Mattia Ferraresi (Domani quotidiano) pic.twitter.com/e4oRaBXC6H
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 3, 2022
ARCHIVIO BELLONI
"Elisabetta Belloni, il paradigma discreto della leadership”. https://t.co/4Gkmj3iILT
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 2, 2022
MORTI COVID, I DUBBI DI RASI
"400 decessi al giorno sono tanti. La giustificazione che siamo un paese anziano non basta. Bisogna capire se il problema sta nelle cure domiciliari o nei tempi di ricovero. Dobbiamo capire se stiamo usando al meglio monoclonali e nuovi farmaci antivirali". (Rasi, ex dg Ema)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 3, 2022
LA VERITA’ SUGLI EFFETTI AVVERSI
Il buongiorno de La Verità pic.twitter.com/0VvxaY5Ynw
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 3, 2022
SANITA’ AMAZZONE?
Alessio D’Amato, assessore alla Sanità del Lazio, è stato rinviato a giudizio per un presunto danno erariale da 275mila euro con la sua onlus sull’Amazzonia. D'Amato: "Sono totalmente estraneo ai fatti contestati che risalgono ad oltre 15 anni fa". (Domani quotidiano)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 3, 2022
FACEBOOK NON VA IN META?
Meta, la società che controlla Facebook, ha annunciato che per la prima volta nella sua storia il social network ha registrato un calo del numero di utenti giornalieri. Il titolo ha perso il 20% in borsa, per le stime poco incoraggianti sul futuro. (Techcrunch)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 3, 2022
FERRARI INGRASSA CON LA PANDEMIA
"Ferrari supera lo scoglio Covid: ricavi record oltre 4 miliardi. Il ceo Vigna: «Il nostro portafoglio ordini non è mai stato così forte». Ai 4.500 dipendenti premio annuale di competitività fino a oltre 12mila euro". (Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 3, 2022
IL GIORNALE DEGLI ANGELUCCI
Sembra imminente il passaggio di proprietà del quotidiano “Il Giornale” al gruppo del deputato Antonio Angelucci, che già possiede “il Tempo” e “Libero”. (fonte: Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 3, 2022
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE SU CAIO E SAIPEM:
Se c’è una certezza dalla quale partire è che la soluzione del rebus Saipem ancora non c’è. A dispetto, come sempre accade in casi simili, del tourbillon di voci che ha cominciato a levarsi ieri di buon mattino e che dà il senso di una situazione ancora molto fluida. Il cui unico punto fermo, per ora, è l’esigenza di definire i contorni di una manovra finanziaria che poggia su due gambe, una ormai più che probabile iniezione di risorse fresche e una revisione del debito. E ancor prima, stando al confronto in corso in queste ore tra i due soci di riferimento Eni e Cdp Industria, la necessità in capo a Saipem di rivedere innanzitutto l’assetto gestionale-operativo che sarebbe il “vulnus” dal quale è partita l’onda d’urto sui conti e rispetto al quale i soci starebbero valutando – ma nulla è stato ancora deciso – un’operazione di affiancamento del management. Sarebbe, infatti, sul fronte gestionale-operativo che si sarebbero verificate le criticità rilevanti in termini di valutazioni dei rischi delle commesse, dalle quali sarebbe poi scaturita la revisione del backlog alla base del taglio delle stime annunciato lunedì scorso. Ed è dunque su quel versante – è il ragionamento che circola tra i due azionisti -, che il board di Saipem deve svolgere le necessarie valutazioni e assumere le decisioni conseguenti.
Il sottostante è chiaro: qualsiasi determinazione che implichi un nuovo impegno dei soci non può prescindere da una svolta in tal senso, indispensabile per far sì che la manovra finanziaria allo studio possa poggiare su basi solide, non prima di aver riallineato, alla luce degli ultimi sviluppi, anche il piano sulle prospettive future della società. Tutti binari, insomma, che dovranno camminare di pari passo ed essere perfettamente sincronizzati per non vanificare, ancora prima della sua genesi, un nuovo salvataggio a favore della società.