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Sperimentazioni Umane

Covid-19, ecco numeri, polemiche e appelli in Piemonte

Che cosa succede in Piemonte alle prese con l'emergenza Covid-19. Tutte le ultime novità

Una regione in trincea che ieri, 20 marzo, ha vissuto il suo giorno più buio dall’inizio dell’emergenza Covid-19: 44 decessi, terapie intensive occupate oltre l’80% nonostante i posti siano stati più che raddoppiati e la certezza che il peggio non sia ancora passato.

LA LETTERA DELL’ORDINE DEI MEDICI IN PIEMONTE

“La situazione è grave: nei prossimi giorni sarà drammatica”, ha scritto questa mattina l’Ordine dei Medici del Piemonte in una lettera al governo chiedendo di “intervenire con urgenza a supporto della Regione per permetterci di affrontare l’epidemia da Covid-19, che nelle nostre città prosegue il suo diffondersi con valori esponenziali”.

CHE COSA DICONO I MEDICI IN PIEMONTE

L’Ordine dei Medici chiede al governo “di metterci nelle condizioni di poter fare il nostro lavoro. Siamo allo stremo. Iniziano a scarseggiare i posti letto in rianimazione e nei reparti: alcuni colleghi sono disperati”.

L’APPELLO DELLA REGIONE

Un appello lanciato anche dal governatore del Piemonte, Alberto Cirio, che ha scritto insieme al commissario straordinario per il coronavirus in Piemonte Vincenzo Coccolo e all’intera Giunta regionale una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai commissari straordinari Borrelli e Arcuri. “Le nostre proiezioni ci dicono che in meno di tre giorni i casi di contagio in Piemonte raddoppieranno, avvicinandosi al livello di saturazione della rete di terapia intensiva regionale – si legge nella lettera -. Nonostante tutte le misure prese e il senso di responsabilità di moltissimi cittadini la situazione è drammatica: i posti per la terapia intensiva, che con il nostro potenziamento sono stati quasi raddoppiati, sono pressoché esauriti, le attrezzature e il materiale medico non arriva, il personale ospedaliero è stremato malgrado i rinforzi. Comprendiamo bene che la situazione sia difficile in tutto il Paese, ma il nostro caso insieme a quello della Lombardia non lascia più neanche un minuto da perdere”.

LE PAROLE DEL GOVERNATORE CIRIO

“Il Piemonte ha fatto e sta facendo miracoli – spiega il presidente Cirio – lo dimostra il potenziamento dei posti di terapia intensiva che abbiamo incrementato di oltre il 65% dall’inizio dell’emergenza. Insieme al Veneto siamo tra le Regioni che hanno fatto in questo senso lo sforzo più grande. Ma non basta. Abbiamo bisogno di aiuto, materiali, uomini. I nostri approvvigionamenti sono bloccati alle frontiere. Il Governo ha parlato di una task force di 300 medici, noi chiediamo subito che una parte venga mandata in Piemonte. Nel distribuire gli aiuti Roma deve tener conto delle proiezioni regionali di sviluppo del contagio. Per questo noi chiediamo di aprire per il Piemonte una via di priorità d’urgenza”. Cirio ritiene ancora insufficiente la stratta del governo sulle attività all’aperto.

I NUMERI DELLA REGIONE PIEMONTE

Intanto i dati del bollettino delle 13 di oggi, 21 marzo, parlano di 14 i nuovi decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 6 in provincia di Torino, 3 nel Novarese, 5 nel Cuneese.

I CONFRONTI

Il totale complessivo è ora di 238 deceduti risultati positivi al virus. Le persone risultate positive, invece, sono 3.752 di cui 301 in terapia intensiva. Ancora basso il numero di tamponi diagnostici eseguito rispetto ad altre regioni come Veneto ed Emilia Romagna: appena 10.701, di cui 6.341 risultati negativi.

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