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Silicon Box

Microchip, ecco come Silicon Box di Singapore punta sull’Italia

Silicon Box, azienda di semiconduttori con sede a Singapore, ha scelto Novara come sede del suo stabilimento per i chiplet: si tratta del primo impianto di questo tipo in Europa. Tutti i dettagli.

L’azienda singaporiana di semiconduttori Silicon Box realizzerà a Novara, in Piemonte, uno stabilimento per l’integrazione, il confezionamento e il collaudo di chiplet: si tratta, semplificando, di porzioni di processore dalle dimensioni ridottissime e dotati di funzionalità autonome che, integrandosi tra loro, vanno a formare un microchip.

L’investimento, che ammonta a 3,2 miliardi di euro in tutto e che era stato annunciato lo scorso marzo, è stato confermato oggi alla sede del ministero delle Imprese. Manca ancora, però, l’approvazione della Commissione europea.

TUTTO SULLO STABILIMENTO DI SILICON BOX A NOVARA

L’impianto – in gergo una fonderia di chiplet integrationadvanced packaging and testing – è il primo in Europa nel suo genere; una volta raggiunga la piena capacità, permetterà di creare 1600 nuovi posti di lavoro diretto.

Dalla fabbrica usciranno semiconduttori destinati ad “applicazioni di nuova generazione” – si legge nella nota del ministero delle Imprese – nel campo dell’intelligenza artificiale, del calcolo a elevate prestazioni e della mobilità elettrica.

IL PIEMONTE COME POLO TECNOLOGICO

Secondo il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, Silicon Box ha scelto Novara per via della sua posizione geografica e dei collegamenti infrastrutturali con il resto d’Europa: “proprio in questo territorio”, ha spiegato, “si incroceranno le grandi direttrici europee di mobilità e di scambio delle merci”. Il sindaco di Novara ha invece fatto confluire l’investimento dell’azienda singaporiana nel piano di trasformazione della città e del nord-est del Piemonte in un “hub della scienza e della tecnologia”.

In Piemonte hanno già sede diverse aziende attive nella filiera dei microchip, come SPEA e Seica (specializzate in apparecchiature per il collaudo).

A Torino il mese scorso è stata presentata Ai4Industry, la fondazione nazionale dell’intelligenza artificiale focalizzata in particolare sulla ricerca applicata all’automotive e all’aerospazio. La dotazione iniziale da parte dello stato ammonta a 20 milioni di euro.

NON SOLO SILICON BOX: L’INVESTIMENTO DI STMICROELECTRONICS IN SICILIA

Il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha dichiarato che “dall’inizio del 2024, se sommiamo l’investimento di Silicon Box a quello di STMicroelectronics e altri più contenuti da parte di aziende straniere in Italia – oltre all’assegnazione della linea pilota sui materiali ad alta resistenza che la Commissione europea ha voluto realizzare nella Etna Valley in Sicilia – arriviamo a un ammontare complessivo di oltre 9 miliardi di euro sulla microelettronica nel nostro Paese”.

STMicroelectronics, azienda partecipata dagli stati italiano e francese, costruirà a Catania un nuovo stabilimento per la produzione di microchip in carburo di silicio da 200 millimetri di diametro. Questi componenti si utilizzano in particolare nei veicoli elettrici e vengono di solito preferiti alle altre tipologie per via della loro durata di vita più lunga, della loro maggiore efficienza energetica e dell’elevata resistenza al calore.

L’investimento di STMicroelectronics ammonta a 5 miliardi di euro. Il governo ha definito una strategia nazionale per la microelettronica che stanzia 4 miliardi di euro per l’attrazione degli investimenti nel nostro paese.

– Leggi anche: Semiconduttori, tutto sulla nuova Fondazione Chips.It di Pavia

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