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Novo Nordisk

Biden fa festeggiare Novo Nordisk?

Per le persone a rischio infarto e ictus, il farmaco anti-diabete di Novo Nordisk, Wegovy, sarà coperto dal programma di assicurazione sanitaria Medicare. Nonostante debba fare i conti con le sue capacità produttive, si tratta di un altro successo per il laboratorio danese, che intanto acquista anche Cardior Pharmaceuticals. Fatti, numeri e commenti

 

Il successo del laboratorio danese Novo Nordisk, diventato noto per i suoi farmaci anti-diabete Ozempic e Wegovy, sembra inarrestabile. Dopo aver sorpassato Tesla in Borsa e ottenuto risultati migliori di big quali Pfizer e Moderna, ora riceve un regalone anche dall’amministrazione Biden, che ha stabilito che Medicare coprirà Wegovy.

L’agevolazione, tuttavia, riguarderà solo i pazienti a cui viene prescritto il farmaco per problemi cardiaci e non per la perdita di peso.

Intanto, Novo Nordisk fa shopping e annuncia l’acquisto dell’azienda tedesca di biotecnologie Cardior Pharmaceuticals per un massimo di 1,03 miliardi di euro.

MEDICARE COPRIRÀ WEGOVY (MA AD ALCUNE CONDIZIONI)

L’agenzia che supervisiona Medicare – il programma di assicurazione sanitaria americano che coinvolge circa 65 milioni di persone over 65 o disabili – ha riferito ieri che inizierà a coprire Wegovy di Novo Nordisk ai pazienti cardiopatici assicurati purché sia prescritto per ridurre il rischio di infarto e ictus. Un recente studio infatti ha dimostrato che il farmaco diminuisce del 20% tali rischi negli adulti sovrappeso o obesi che non soffrono di diabete.

Sebbene Wegovy abbia dato risultati anche con la perdita di peso – tanto che ad alcuni (vedi Elon Musk) la cosa è sfuggita di mano -, i piani di prescrizione Medicare gestiti dagli assicuratori privati, noti come Parte D, attualmente non possono coprire i farmaci per l’obesità.

Aspetto per cui Novo Nordisk, nonostante si rallegri della decisione, ha fatto sapere che “è necessario un ulteriore lavoro” affinché il programma includa anche le persone che necessitano di cure per la gestione del peso.

LA QUESTIONE PREZZI

La copertura di Wegovy da parte di Medicare, osserva Reuters, apre il farmaco alle trattative governative sui prezzi in base all’Inflation Reduction Act (Ira) di Biden.

Per ora il Centers for Medicare and Medicaid Services (Cms) ha dichiarato che “i prezzi negoziati si applicheranno ai farmaci che condividono lo stesso principio attivo piuttosto che a marche specifiche”.

L’anno scorso, ricorda l’agenzia di stampa, Novo Nordisk aveva detto agli analisti di aspettarsi che Medicare negozierà il prezzo da pagare per Ozempic (già coperto da Medicare), che ha lo stesso principio attivo di Wegovy, il semaglutide, e pubblicherà i nuovi prezzi per i farmaci nel 2027. Ora si aspetta che anche Wegovy sia interessata dalle trattative.

NOVO NORDISK RIUSCIRÀ A TENERE IL PASSO?

Tuttavia, l’elevata richiesta di Wegovy ha mandato in difficoltà Novo Nordisk che da maggio 2023 sta limitando le dosi iniziali per garantire una fornitura sufficiente ai pazienti che già assumono il farmaco. Per far fronte alla carenza ha quindi annunciato l’acquisto di tre impianti dal maggiore azionista Novo Holdings per 11 miliardi di dollari.

Questo, secondo il laboratorio, aumenterà la capacità produttiva dell’azienda a partire dal 2026. Al momento però né Novo Nordisk né Eli Lilly con il suo Zepbound sono in grado di tenere il passo con la sorprendente domanda, che stando alle previsioni degli analisti potrebbe raggiungere almeno i 100 miliardi di dollari all’anno entro la fine del decennio.

MEDICARE DIFFICILMENTE SALVERÀ GLI USA DALL’OBESITÀ

Ma mentre Novo Nordisk sogna in grande e spera che Medicare copra anche i farmaci per la perdita di peso – attualmente nella stessa categoria dei trattamenti per la calvizie e la disfunzione erettile, precisa Bloomberg -, gli esperto si dicono scettici al riguardo.

Lo ritengono “improbabile” perché come ha dichiarato un analista del Congressional Budget Office, “coprirli ai prezzi attuali costerebbe ai programmi sanitari statunitensi più dei risparmi ottenuti grazie ai benefici dei farmaci”.

Intanto, però, i dati diffusi lo scorso settembre dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), mostrano che l’obesità è sempre più diffusa in un numero crescente di Stati. Infatti, se dieci anni fa nessuno Stato aveva una prevalenza di obesità negli adulti pari o superiore al 35%, nel 2022 erano 22.

L’ACQUISTO DI CARDIOR PHARMACEUTICALS

Oltre ai farmaci anti-diabete e per ridurre il peso, Novo Nordisk vuole espandersi in aree al di fuori del suo mercato e l’acquisto di Cardior Pharmaceuticals per un massimo di 1,03 miliardi di euro ha l’obiettivo di rafforzare la sua pipeline per il trattamento delle malattie cardiovascolari.

L’accordo consentirà al laboratorio danese di disporre di un trattamento per l’insufficienza cardiaca in fase di sperimentazione intermedia e per cui Novo Nordisk ha in programma di avviare una seconda sperimentazione per valutarne l’efficacia nei pazienti affetti da ipertrofia cardiaca.

L’acquisizione, osserva il Financial Times, conferisce inoltre al laboratorio danese una maggiore esperienza nelle terapie a base di Rna, un settore in crescita nel campo farmaceutico e per cui ha già acquistato Dicerna Pharmaceuticals nel 2021 per 3,3 miliardi di dollari.

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