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iQiyi, tutti i piani di Baidu per la “Netflix cinese” a Wall Street

La divisione video iQiyi del colosso tecnologico cinese Baidu sta per essere quotata negli Stati Uniti dopo aver depositato un’Ipo da oltre 1,5 miliardi di dollari. L’articolo di Chiara Rossi per Start Magazine Secondo quanto emerge dalla documentazione presentata presso la U.S. Securities and Exchange Commission (Sec), l’autorità di controllo dei mercati finanziari Usa, la…

Secondo quanto emerge dalla documentazione presentata presso la U.S. Securities and Exchange Commission (Sec), l’autorità di controllo dei mercati finanziari Usa, la piattaforma di video streaming iQiyi, controllata dal principale motore di ricerca cinese Baidu, ha presentato oggi un’offerta pubblica iniziale (Ipo) destinata a raccogliere oltre 1,5 miliardi di dollari in mezzo alla feroce competizione nel mercato dell’intrattenimento online in Cina.

TUTTI I NUMERI DELLA NETFLIX CINESE

Ha più di 50 milioni di abbonati, oltre 420 milioni di utenti attivi mensili su dispositivi mobili e ben 126 milioni di sintonizzazioni al giorno. La piattaforma presenta un mix di contenuti generati dagli utenti e originali, sia a pagamento sia con pubblicità, tra cui diverse serie web locali di successo e offerte di licenza per distribuire contenuti stranieri. Lo scorso anno l’azienda è diventata il primo sito cinese a firmare un contratto di licensing con Netflix per allargare la sua offerta con programmi in inglese.

LA STORIA E I NUMERI

La storia di iQiyi è di grande crescita ma anche di grandi perdite. La compagnia di Pechino indica entrate di 2,7 miliardi di dollari nel 2017, segnando un aumento del 55% su base annua. Ma ha registrato perdite sin dal suo inizio nel 2010 e ha riportato una perdita netta di 592 milioni di dollari per il 2017, rispetto a un rosso di 586 milioni di dollari dell’anno precedente.

È qui che entra in gioco Baidu: il gigante del motore di ricerca ha sostenuto finanziariamente iQiyi consentendo alla società di appoggiarsi alla sua tecnologia di intelligenza artificiale e attingere al suo sistema operativo DuerOS. Non solo, Baidu ha concesso alla piattaforma video un prestito di 100 milioni di dollari il mese scorso. Al momento Baidu detiene l’80,5% della società di streaming e continuerà a essere il suo azionista principale al completamento dell’offerta, ha dichiarato la compagnia. Ovvio: iQiyi potrebbe valere oltre gli 8 miliardi di dollari secondo Reuters.

OBIETTIVO: AMPLIARE IL CATALOGO

Non è stato ancora confermato quanto iQiyi rilancerà dalla sua quotazione pubblica, ma la società ha fatto sapere che lo scopo principale dell’Ipo è quello di espandere e migliorare le offerte di contenuti utilizzando almeno la metà dei proventi.

Proprio per non perdere terreno con le rivali nazionali Tencent Video e Youku Tudou di Alibaba, iQiyi ha speso oltre 2 miliardi di dollari per comprare contenuti, pari al 15,8% dei suoi costi, ma gli investimenti crescono di anno in anno. Seguendo le orme dell’omologa americana, iQiyi si finanzia da sé la propria crescita e la quotazione in Borsa negli Stati Uniti darebbe nuova disponibilità di contante a sostegno degli investimenti.

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