L’estate è spietata con i giganti del tech. Gli investitori per paura di vedere precipitare le proprie azioni preferiscono vendere e incassare prima di andare in vacanza. Ad alimentare le preoccupazioni degli azionisti l’evoluzione dei valori nel breve termine. Il calo delle vendite dell’iPhone sul mercato cinese preoccupa i possessori delle azioni Apple. La Mela inanella una serie di ribassi, impietosa la prova Nasdaq dove il titolo lunedì ha perso il 2,5% e martedì il 3,2%.
L’azienda è al suo quinto giorno consecutivo di ribassi e questa secondo le previsioni degli analisti sarà la settimana più dura. Venerdì le azioni Apple hanno chiuso a 121,30 dollari sul Nasdaq contro i 123,09 dollari in apertura di Lunedi, 27 luglio. Lunedi 3 agosto l’azione ha ceduto il 2,5% raggiungendo il valore 121,50-118,44 dollari. La tendenza al ribasso si è accentuata Martedì. Cupertino ha segnato un calo del 3,2%, raggiungendo 114,64 dollari e un elevato volume di transazioni (2,7 volte superiore alla media degli ultimi tre mesi). Dopo l’inizio dell’anno solare con cifre da capogiro con il raggiungimento di un market cap di 700 milioni dollari, le prestazioni inferiori alle previsioni di vendita sul mercato cinese hanno assestato un colpo piuttosto duro. In due giorni la capitalizzazione della Mela si è ridotta di 39 miliardi di dollari, raggiungendo quota 653 milioni di dollari. Apple non è sola. Twitter ha raggiunto negli ultimi giorni il suo minimo, il titolo ha raggiunto nella giornata di ieri il valore 29,34 dollari.
Apple quanta fatica in Cina
E’ il mercato cinese la principale causa dell’andamento poco incoraggiante del titolo. L’esplosione della bolla ha avuto certamente un duro impatto, ma anche l’incapacità di Cupertino di affermarsi come numero uno del mercato cinese assecondando le previsioni degli analisti pesa sul groppone dell’azienda. Apple non riesce infatti a superare gli attori locali nel mercato degli smartphone, Xiaomi e Huawei continuano ad essere i preferiti dai consumatori cinesi.