La timida crescita degli utenti di Twitter preoccupa gli investitori. Nella giornata di martedì la società di microblogging ha reso noti i dati riguardanti il numero degli utenti riportando la crescita più modesta da quanto, a partire dal 2013, ha reso pubblici per la prima volta i numeri degli utenti medi mensili.
Secondo quanto riportato dalla società, nel secondo trimestre Twitter ha registrato 304 milioni di utenti di base, contro i 302 milioni registrati nel trimestre precedente. Per gli investitori una crescita troppo lenta che oscura i risultati positivi raggiunti sotto il profilo dei ricavi. Anche se l’ultimo trimestre si è chiuso in rosso, i ricavi dell’uccellino sono aumentati del 61% (502,4 milioni di dollari) a fronte dei 312,2 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso, stracciando le stime degli analisti che scommettevano su 481 milioni di dollari.
La doccia gelata è arrivata al momento del suono della campanella. Nel mercato esteso le azioni di Twitter hanno segnato perdite superiori all’11% stabilizzandosi a circa 32 $, dopo aver chiuso a 36,54 $ al New York Stock Exchange.
La società sta attraversando una fase di profondi cambiamenti. A giugno, dopo 5 anni alla guida della società, l’Amministrazione delegato Dick Costolo ha annunciato le sue dimissioni. A ricoprire il ruolo è ora, ad interim, il co-fondatore Jack Dorsey. Nella giornata di ieri gli investitori hanno avuto anche la testa di due esecutivi. Valige pronte per il product manager Todd Jackson, ingaggiato da Dropbox e per Christian Oestlien vice presidente del product management, che prende la strada Mountain View unendosi alla squadra di YouTube.
La storia è sempre la stessa: Twitter cresce sì, ma non abbastanza. La difficoltà della società nell’aumentare il suo pubblico preoccupa sempre più gli investitori che iniziano ad accantonare ogni speranza di crescita per il futuro.