La società con sede a Shenzhen ha registrato inoltre un margine operativo del 18 per cento nei primi sei mesi del 2015, leggermente inferiore al 18,3 per cento nel semestre precedente. Rispetto al 2014 il colosso cinese è riuscito a migliorare i propri trend: nel primo semestre dell’anno scorso Huawei aveva registrato un aumento dei ricavi del 19 per cento e un margine operativo del 11,9 per cento, a fronte di una crescita dei ricavi del 21 per cento nel 2014.
All’inizio di quest’anno Huawei aveva fissato come obiettivo quello di raggiungere una crescita del fatturato globale del 20 per cento. Negli obiettivi a lungo termine, la società aveva posto come obiettivo quello di raggiungere un fatturato complessivo di 70 miliardi di dollari entro il 2018, l’equivalente di una crescita annale di circa il 10 per cento.
“Huawei ha realizzato una crescita stabile e sana in tutti i suoi tre settori di attività”, ha dichiarato in una nota il CFO Meng Wanzhou, che prosegue “Siamo certi che riusciremo a mantenere una crescita effettiva e uno sviluppo stabile e sano in tutti e tre i settori di attività nel 2015.”
Non solo smartphone
Fondata nel 1987 da Ren Zhengfei, Huawei ha sviluppato il suo business in tre aree principali: telecomunicazioni, dispositivi elettronici e controllo dei segmenti di altre società società. Attualmente la società di Shenzhen si contende il primo posto con la svedese Ericsson nel mercato globale per le torri di comunicazione e altre infrastrutture.
Nel mercato degli smartphone Huawei punta fortemente sui paesi in crescita del sud-est asiatico. Per quest’area la società ha previsto che nel 2015 vi sarà una crescita della domanda del 160%, pari a 8 milioni di dispositivi. Tra i paesi che ne sosterranno la crescita il Myanmar. Nella regione, uno dei mercati più promettenti al mondo, Huawei aveva registrato nel primo trimestre dell’anno un aumento del 120 per cento nelle spedizioni di smartphone.