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Tutti i regali di Natale di Stellantis agli stabilimenti italiani

Mentre Jean-Philippe Imparato ai giornali ripete che la sua ossessione è mantenere il Gruppo in Italia e molti quotidiani vaneggiano a proposito di un nuovo corso di Stellantis a seguito della cacciata di Carlos Tavares, il produttore invia alle tute blu dei suoi stabilimenti italiani cartoline ben poco natalizie in cui li informa che la cassa integrazione si protrarrà anche a gennaio. Il nuovo anno rischia di iniziare proprio com'è finito il vecchio

Anche se su molti quotidiani già si parla di un “nuovo corso di Stellantis” e di una dirigenza che si sarebbe fatta di colpo più attenta alla situazione italiana in cui versa il Gruppo, maggiormente dialogante con politica e parti sociali – come se il presidente John Elkann fosse stato ostaggio delle decisioni di Carlos Tavares -, il produttore italo-franco-statunitense sta continuando a riservare comunicazioni ben poco natalizie ai propri dipendenti.

NUOVE CHIUSURE NEGLI STABILIMENTI ITALIANI STELLANTIS

La prima riguarda la fabbrica di Mirafiori in cui si producono la 500 elettrica e le ultime Maserati su piazza. Lo stabilimento torinese, di fatto mai realmente ripartito dopo la chiusura estiva di agosto, come ventilato con insistenza nelle ultime settimane rimarrà chiuso fino al prossimo 20 gennaio, anziché riaprire dopo l’Epifania come ufficializzato dal costruttore.

La notizia al momento non gode di ufficializzazione ma arriva da Gianni Mannori, responsabile della Fiom della fabbrica torinese, che è stato sentito dal quotidiano economico Milano-Finanza. Il rischio reale, già ventilato dai sindacati nei scorsi giorni, è che i cancelli dell’hub piemontese non vengano riaperti prima di febbraio.

L’OSSESSIONE ITALIANA DI JEAN-PHILIPPE IMPARATO

Nelle stesse ore Jean-Philippe Imparato, responsabile Europa del gruppo, incontrando stampa e sindacati ripeteva che la sua “ossessione è mantenere l’attività di Stellantis in Italia. Vogliamo fare di questo Paese il punto centrale della nostra strategia”. Difficile però credergli stante il blocco degli stabilimenti italiani di Stellantis.

“Mirafiori – ha assicurato il manager italofrancese – non si estinguerà. Abbiamo un piano per il futuro dello stabilimento che ci permette di guardare fino al 2032-2033. Arriverà la 500 ibrida a novembre del 2025, ma la novità è che la nuova generazione della 500 sarà fatta qui”.

LA CARTOLINA DI NATALE AI LAVORATORI DI ATESSA

Comunicazione ben poco natalizia (se non per gli amanti dei romanzi di Charles Dickens) pure per i lavoratori della fabbrica di Atessa, dove si produce il Ducato, anch’essi in cig fino al 22 dicembre così da collegarci la chiusura festiva come i colleghi torinesi. La direzione ha comunicato ora che dopo l’Epifania i 1500 metalmeccanici non dovranno presentarsi ai tornelli: resteranno in cassa integrazione dal 7 al 19 gennaio.

E dire che in provincia di Chieti pareva essersi intravisto un vero e proprio miracolo di Natale con l’annuncio di Stellantis di portare i turni di due turni e mezzo, così da aumentare la produzione da 650 a 800 veicoli al giorno. Era accaduto lo scorso novembre ma subito erano seguite pure le cattive notizie: la cassa integrazione che non molla l’hub di Val di Sangro da giugno sarebbe comunque scattata per metà mese, dal 18 al 30 novembre, per poi protrarsi fino a Natale. E ora anche per buona parte di gennaio. Il 2025 di Stellantis non inizia certo nel migliore dei modi, specie negli stabilimenti italiani del Gruppo.

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