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Tesla Dati

Tesla vuole mettere le mani sul litio di Sigma

Tesla pensa di acquisire la società mineraria canadese Sigma Lithium per assicurarsi forniture di litio per le batterie: l'elettrificazione della mobilità ha portato a un surplus della domanda del metallo rispetto all'offerta. Tutti i dettagli.

Tesla, la società statunitense di veicoli elettrici guidata da Elon Musk, sta valutando l’acquisizione dell’azienda mineraria canadese Sigma Lithium per assicurarsi le forniture di litio, un metallo indispensabile per le batterie che alimentano le automobili elettriche.

ESPLODONO LE AZIONI DI SIGMA LITHIUM

La notizia, data da Bloomberg, ha causato un rialzo notevole delle azioni di Sigma Lithium, cresciute anche del 22 per cento, permettendo all’azienda di raggiungere un valore di mercato di 3,6 miliardi di dollari.

LA CORSA AL LITIO

Stando alle fonti dell’agenzia, Sigma Lithium non è l’unica compagnia mineraria che Tesla sta prendendo in considerazione per un’acquisizione. La casa automobilistica ritiene che un’operazione di questo tipo sia necessaria per garantirsi la certezza degli approvvigionamenti di metalli per le batterie, vista la competizione internazionale: la spinta all’elettrificazione della mobilità ha creato un surplus di domanda di litio rispetto alla sua offerta.

COSA PENSA IL PROPRIETARIO DI SIGMA LITHIUM

Il principale azionista di Sigma Lithium pare essere favorevole all’idea di vendere la società: si tratta del fondo di private equity brasiliano A10 Investimentos, non quotato, che possiede il 46 per cento dell’azienda e che è stato istituito grazie al sostegno di Ana Cabral-Gardner, co-amministratrice delegata di Sigma Lithium. Anche l’altro amministratore delegato, Calvyn Gardner, possiede delle quote di Sigma Lithium.

Le fonti di Bloomberg specificano che le trattative fra Tesla e Sigma Lithium sono in una fase iniziale, e che esiste la possibilità che i proprietari dell’azienda mineraria vogliano concentrarsi sulla sua crescita – in modo da farne salire il valore di mercato – prima di procedere alla vendita.

IL PROGETTO SUL LITIO IN BRASILE

Sigma Lithium sta infatti sviluppando un grosso progetto estrattivo di litio dalle rocce in Brasile, noto come Grota do Cirilo. Lo scorso dicembre la società ha fatto sapere che potrebbe triplicare la produzione del metallo dal sito entro il 2024 grazie alla scoperta di nuove risorse, superiori del 63 per cento rispetto alle stime iniziali.

Il progetto Grota do Cirilo dovrebbe entrare in attività ad aprile. La miniera produrrà concentrato di spodumene, dal quale si ricava l’idrossido di litio utilizzato dalle case automobilistiche – da Tesla e da BMW, ad esempio – per le batterie. Il mese scorso, per l’appunto, Tesla ha raggiunto un accordo con la società mineraria australiana Piedmont Lithium per la fornitura di concentrato di spodumene dal Québec, in Canada.

Il progetto estrattivo brasiliano sarà alimentato a energia idroelettrica, una fonte rinnovabile.

L’INTERESSE, FORSE, DI RIO TINTO

Non solo Tesla, poi, ma anche il grande gruppo minerario anglo-australiano Rio Tinto potrebbe essere interessato a Sigma Lithium. Non pare tuttavia esserlo in questo momento, rivela una fonte di Bloomberg, per via dell’alto prezzo richiesto, ma la compagnia ha intenzione di acquisire progetti sul litio per rafforzare la sua posizione nel comparto dei metalli critici per la transizione ecologica.

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