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Stellantis

Perché Stellantis vede nero per Stellantis

Stellantis ha tagliato le previsioni economiche per il 2024 a causa della concorrenza con i veicoli elettrici cinesi e dei problemi negli Stati Uniti. Si allarga la crisi del settore automotive. Intanto, Exor macina utili.

Stellantis, la casa automobilistica proprietaria di marchi come Fiat, Chrysler, Jeep, Citroen e Peugeot, ha lanciato oggi un allarme sugli utili per il 2024, rivedendo al ribasso le previsioni per l’anno intero e motivandolo con la competizione cinese sui veicoli elettrici, con le alte spese per la riorganizzazione delle operazioni negli Stati Uniti e con la crisi più generale del settore.

“Le dinamiche competitive si sono intensificate per effetto sia della maggiore offerta sia dell’accresciuta concorrenza cinese”, ha spiegato la società in un comunicato.

I PROBLEMI DELLE ALTRE CASE AUTOMOBILISTICHE

Anche altre case automobilistiche stanno avendo problemi simili. Solo pochi giorni fa, ad esempio, Mercedes-Benz ha annunciato una nuova riduzione dell’obiettivo sui margini di profitto per il 2024. Oggi il marchio britannico di vetture di lusso Aston Martin ha emesso un profit warning per via delle vendite basse in Cina e dei problemi agli approvvigionamenti.

Dall’inizio dell’anno le azioni di Stellantis hanno perso il 38 per cento del loro valore: nessun’altra casa automobilistica europea è andata così male.

LE NUOVE PREVISIONI DI STELLANTIS PER IL 2024

Nell’aggiornamento della guidance per il 2024 Stellantis ha spiegato di aspettarsi un flusso di cassa libero industriale negativo, compreso tra -5 e i -10 miliardi di euro: le stime precedenti erano positive. Il margine del risultato operativo adjusted per l’anno intero non sarà più a doppia cifra ma singola, ovvero compreso tra il 5,5 per cento e il 7 per cento.

La società ha detto inoltre di aver accelerato il piano sulla normalizzazione dei livelli di inventario negli Stati Uniti, con l’obiettivo di non superare le 330.000 unità in giacenza entro la fine del 2024, anziché entro la fine del primo trimestre del 2025. Rispetto alle previsioni precedenti, nel secondo semestre dell’anno le consegne verranno ridotte di oltre 200.000 veicoli rispetto allo stesso periodo del 2023.

I PROBLEMI NEGLI STATI UNITI

Ad agosto gli azionisti statunitensi di Stellantis hanno citato in giudizio la società, accusandola di frode per aver nascosto l’aumento delle scorte e altre criticità prima di pubblicare i dati sugli utili, rivelatisi deludenti, che di conseguenza hanno causato un crollo delle azioni.

Sempre ad agosto Stellantis ha annunciato il licenziamento di 2450 operai dello stabilimento di assemblaggio di Detroit per via dell’interruzione della produzione del pick-up Ram 1500 Classic.

INTANTO, EXOR…

Nel primo semestre del 2024 Exor, la holding della famiglia Agnelli che possiede Stellantis, ha riportato un utile ante imposte di 14,7 miliardi di euro, raggiungendo un valore netto degli attivi di 38,3 miliardi. Il gruppo ha parlato di una “forte generazione di flussi di cassa”, con dividendi ricevuti dalle società e cessioni di asset per 1,5 miliardi di euro.

La performance di Stellantis nella prima metà del 2024 è stata invece “inferiore alle nostre aspettative”, per ammissione dell’amministratore delegato Carlos Tavares: i ricavi netti sono calati a 85 miliardi di euro, il 14 per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre l’utile netto è diminuito del 48 per cento, a 5,6 miliardi.

John Elkann, amministratore delegato di Exor, è anche presidente di Stellantis.

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