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Ecco come Exor naviga nell’oro (mentre rottama Stellantis)

Exor riporta risultati ottimi nel primo semestre del 2024, con un utile di quasi 15 miliardi di euro. Nello stesso periodo la controllata Stellantis ha visto precipitare i ricavi. Tutti i dettagli.

Exor, la holding della famiglia Agnelli che possiede Stellantis, Ferrari, Iveco, la Juventus, il gruppo editoriale Gedi e non solo, ha riportato un utile ante imposte di 14,7 miliardi di euro nel primo semestre del 2024. La società, con sede nei Paesi Bassi e guidata da John Elkann, ha raggiunto al 30 giugno un valore netto degli attivi di 38,3 miliardi, rispetto ai 35,4 miliardi del 1 gennaio scorso. La capitalizzazione di mercato ammonta a 21,5 miliardi.

Nei primi sei mesi dell’anno il debito netto è sceso da 4 miliardi a 3,7 miliardi.

“FORTE GENERAZIONE DI FLUSSI DI CASSA” E “ALLOCAZIONE DISCIPLINATA DEL CAPITALE”

Exor parla di una “forte generazione di flussi di cassa”, con dividendi ricevuti dalle società e cessioni di asset per 1,5 miliardi di euro. “La liquidità impiegata in società, investimenti e riacquisti di azioni è stata pari a 1,1 miliardi di euro, mantenendo un’allocazione disciplinata del capitale”, si legge nel comunicato.

Il net asset value per azione è cresciuto del 9 per cento nel periodo considerato, grazie principalmente alle performance della casa automobilistica Ferrari, dell’azienda di elettronica Philips (attiva nel settore healthcare, considerato strategico da Exor) e dei fondi gestiti dalla società di investimento Lingotto.

EXOR CAMBIA METODO DI CONTABILIZZAZIONE

I risultati record dell’utile non sono dovuti solo agli andamenti delle partecipate, ma anche a un cambio nel metodo di contabilizzazione: dal 1 gennaio Exor applica infatti la rendicontazione delle Investment Entity ai sensi del principio contabile Ifrs 10 che – spiega Repubblica, parte del gruppo Gedi – “comporta anche una valutazione sul fair value delle società operative e non sul consolidato”.

INTANTO, STELLANTIS…

Se Exor registra numeri molto positivi, lo stesso non può dirsi per la controllata Stellantis, la cui performance nella prima metà del 2024 è stata “inferiore alle nostre aspettative”, per ammissione dell’amministratore delegato Carlos Tavares: i ricavi netti sono calati a 85 miliardi di euro, il 14 per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre l’utile netto è diminuito del 48 per cento, a 5,6 miliardi.

L’utile operativo rettificato Aoi è ammontato a 8,5 miliardi, in calo di 5,7 miliardi su base annua.

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