Per la seconda volta in neanche due mesi, il gruppo tedesco Mercedes-Benz ha rivisto al ribasso il suo obiettivo sui margini di profitto per il 2024. La causa principale è il rallentamento del mercato automobilistico cinese, il più grande al mondo.
L’IMPATTO SU STELLANTIS (E NON SOLO)
A seguito del profit warning, le azioni di Mercedes-Benz hanno perso oltre il 7 per cento, scendendo al livello più basso da quasi due anni e trascinando con sé anche il titolo di Stellantis, che ha ceduto il 2,3 per cento.
La fiacchezza della domanda cinese – che è a sua volta è il prodotto di una crisi economica più ampia, che ha colpito in particolare il settore immobiliare – è un problema anche per altre case automobilistiche, come Volkswagen (particolarmente esposta al paese), Porsche e BMW. La Cina vale da sola quasi il 30 per cento delle vendite dei produttori tedeschi.
LE PAROLE DEL CEO
Merdeces-Benz aveva già tagliato le previsioni sui margini a luglio, sempre per via della situazione in Cina. L’amministratore delegato Ola Kaellenius ha detto agli analisti che “c’è un’enorme cautela” sulla Cina, “sto cercando di dirlo in modo diplomatico. Quanto durerà questa situazione? Non lo so, ma rimango cauto per il prossimo futuro sulla Cina”.
LE NUOVE PREVISIONI DI MERCEDES-BENZ
La casa prevede per il 2024 un ritorno sulle vendite compreso tra il 7,5 e l’8,5 per cento, in calo rispetto al 10-11 per cento precedente. Per il secondo semestre dell’anno il ritorno stimato è intorno al 6 per cento.
L’utile del gruppo prima degli interessi e delle imposte potrebbe attestarsi a 15,8 miliardi di euro, in netto calo rispetto all’anno precedente (19,7 miliardi).
LA FINE DELLA JOINT VENTURE CON BYD
Nei giorni scorsi, poi, la casa automobilistica BYD – una delle maggiori produttrici di veicoli elettrici al mondo – ha assunto il pieno controllo della joint venture cinese con Mercedes-Benz, acquisendone la rimanente quota del 10 per cento delle azioni.
La joint venture – paritaria, inizialmente – si chiama Shenzhen BYD New Energy ed era stata creata nel 2011 per la commercializzazione del marchio Denza, rivelatosi un insuccesso. Nel 2021 Mercedes-Benz decise di ridurre la sua partecipazione al 10 per cento.