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Auto Elettrica Turchia F-16

Perché gli Usa sono pronti a cedere sugli F-16 alla Turchia

Gli Stati Uniti affermano che "intendono andare avanti" con la vendita di caccia F-16 alla Turchia. La mossa arriva poche ore dopo che il presidente turco ha accettato di sostenere l'ingresso della Svezia nella Nato. Tutti i dettagli

 

Washington revoca il divieto di vendita dei caccia F-16 alla Turchia.

L’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden procederà con il trasferimento degli aerei da combattimento F-16 alla Turchia in consultazione con il Congresso. È quanto ha annunciato martedì il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, il giorno dopo che Ankara ha dato il via libera all’adesione della Svezia alla Nato.

Lunedì il presidente turco Recep Erdogan ha accettato di trasmettere al parlamento la candidatura della Svezia a diventare un membro dell’alleanza militare della Nato (Qui l’approfondimento di Startmag su Non solo Svezia: tutte le cose turche di Erdogan tra Nato, Ue, grano, curdi e non solo).

La svolta arriva mentre i leader della Nato si sono riuniti a Vilnius, la capitale della Lituania, per la prima giornata del vertice dell’Alleanza Atlantica.

I funzionari dell’amministrazione Biden sono stati attenti a non suggerire alcun legame esplicito tra i caccia e la candidatura della Svezia. Ma la decisione di Ankara di abbandonare la sua opposizione invia un messaggio forte al Congresso degli Stati Uniti, che deve approvare l’invio degli F-16, una mossa precedentemente osteggiata da esponenti di spicco, commenta il Financial Times.

Tutti i dettagli.

I DESIDERATA DI ANKARA

Nel 2021 la Turchia ha chiesto agli Stati Uniti di acquistare i caccia di quarta generazione F-16 Lockheed Martin. Nello specifico, il paese vuole acquistare 40 caccia F-16 per un valore di 6 miliardi di dollari e quasi 80 kit di modernizzazione per i suoi aerei da guerra esistenti.

La richiesta di Ankara deve ricevere l’approvazione del Dipartimento di Stato e del Congresso Usa. Negli ultimi anni sono aumentate le tensioni tra Ankara e Washington a causa dell’acquisto da parte turca nel 2019 del sistema di difesa missilistico di produzione russa S-400, che ha spinto gli Usa a sanzionare la Turchia e ad escluderla dal programma di produzione di caccia di quinta generazione F-35.

COSA HA DETTO IL CONSIGLIERE PER LA SICUREZZA NAZIONALE USA

Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha affermato che Biden “è stato chiaro” nel sostenere il trasferimento dei jet F-16 in Turchia.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden “non ha posto avvertimenti o condizioni su [il trasferimento] . . . e intende andare avanti con quel trasferimento in consultazione con il Congresso”, ha dichiarato Sullivan prima dell’inizio del vertice Nato.

VENTI FAVOREVOLI AL SENATO

Nel frattempo, anche al Senato degli Stati Uniti le cose potrebbero mettersi a favore di Ankara.

Il presidente della commissione per le relazioni estere del Senato degli Stati Uniti Bob Menendez, un democratico che finora ha bloccato la vendita dell’F-16, ha dichiarato lunedì di essere in trattative con l’amministrazione Biden.

In un’intervista a Reuters, Menendez ha segnalato che potrebbe abbandonare la sua opposizione di lunga data sulla vendita dei caccia statunitense. “Stiamo discutendo con l’amministrazione”, ha detto Menendez a Reuters. “Se riescono a trovare un modo per garantire che l’aggressione della Turchia contro i suoi vicini cessi, come la pausa negli ultimi mesi, è fantastico, ma deve esserci una realtà permanente”.

L’INCONTRO TRA BIDEN E ERGODAN

Intanto ieri il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il suo omologo turco Recep Erdogan si sono riuniti per un colloquio bilaterale, al termine della prima giornata del vertice di Vilnius.

“Hanno… discusso dei colloqui positivi tra Turchia, Svezia e il Segretario generale della Nato Stoltenberg, nonché del sostegno del Dipartimento della Difesa alla modernizzazione militare della Turchia”, ha affermato la nota del Pentagono. La dichiarazione turca riprendeva la stessa linea ma menzionava esplicitamente gli F-16, precisa Al Monitor.

IL COMMENTO DEGLI ESPERTI

Alcuni diplomatici e analisti ritengono che Erdogan abbia usato l’ingresso svedese nella Nato per fare pressione su Washington sugli aerei da guerra e che Biden abbia fatto un accordo.

“Sembra che ci sia stata una grande spinta da parte dell’amministrazione Biden per consentire alla Turchia di modernizzare la sua forza aerea e acquisire nuovi F-16”, ha affermato a Reuters Camille Grand, specialista della difesa presso il think tank del Consiglio europeo per le relazioni estere. “Questa spinta insieme agli sforzi svedesi sul fronte del PKK potrebbe aver giocato un ruolo importante nel convincere Erdogan ad andare avanti con la Svezia”.

Un ex ambasciatore francese a Washington, Gerard Araud, ha scritto su Twitter che “‘Il ricatto svedese’ ha pagato”.

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