Nel 2023 il Marocco è diventato il secondo maggiore esportatore di automobili nell’Unione europea, con 536.000 vetture, superato soltanto dalle 782.000 unità provenienti dalla Cina. Se si considerano non solo i veicoli finiti ma anche i componenti intermedi, allora l’anno scorso il Marocco è stato il più grande esportatore di prodotti automobilistici nel mercato europeo.
Le esportazioni automobilistiche marocchine nell’Unione hanno raggiunto un valore di 15,1 miliardi di euro nel 2023, circa il 30 per cento in più su base annua. La crescita – come spiega il sito specializzato Automotive Logistics – è stata trainata dalle parti auto, cresciute di quasi un terzo rispetto ai valori del 2022, ma anche dai gruppi propulsori, che hanno guadagnato il 25 per cento.
I MERCATI PRINCIPALI DEL MAROCCO
I principali mercati europei di destinazione dell’export automobilistico del Marocco sono stati, nell’ordine, la Spagna, la Francia, la Turchia (non è un paese membro dell’Unione, ma fa parte dell’unione doganale) e l’Italia.
Le previsioni per il 2024 dicono che il Marocco è sulla buona strada per superare il Sudafrica e diventare così il più grande produttore automobilistico di tutto il continente africano.
IL MAROCCO È LA BASE MANIFATTURIERA DELL’UE
Il Marocco, di fatto, funge da postazione di assemblaggio per l’industria automobilistica europea: dei 700.000 veicoli prodotti nel paese, infatti, quasi l’80 per cento viene esportato, principalmente nell’Unione. Il mercato automobilistico marocchino è piccolo, conta circa 150.000 immatricolazioni all’anno, e difficilmente si allontanerà molto da questi numeri nei prossimi anni. Puntando proprio all’esportazione, il governo ha intenzione di stimolare ulteriormente la produzione automobilistica per raggiungere la quota di un milione di unità nel 2025.
Il ruolo del Marocco come hub manifatturiero per l’Europa è favorito dal basso costo del lavoro ma anche dalla sua posizione geografica (è molto vicino alla Spagna) che, sommata alla presenza di porti e di infrastrutture di trasporto in espansione, garantisce tempi e spese di trasporto convenienti. In particolare, il porto di Tangeri Med possiede due terminali dedicati ai veicoli che nel 2023 hanno gestito quasi 578.500 vetture, il 21 per cento in più su base annua. Oltre 341.700 vetture sono state prodotte negli stabilimenti di Renault a Malloussa e a Somaca, mentre circa 176.200 veicoli provenivano dalla fabbrica di Stellantis a Kenitra.
LA MOBILITÀ ELETTRICA E LA CINA
Il Marocco sta cercando di posizionarsi bene per attirare investimenti legati alle nuove filiere della mobilità elettrica, molto diverse da quelle “tradizionali” del motore endotermico. Queste filiere sono dominate dalla Cina.
Byd, ad esempio, ha detto più volte di avere intenzione di aprire degli stabilimenti di veicoli elettrici in Marocco, che le permetterebbero di aggirare i nuovi dazi europei sulle importazioni dalla Cina. A giugno Gotion High-Tech ha firmato un accordo con il governo di Rabat per la costruzione della prima fabbrica di batterie del paese: un investimento da 1,3 miliardi di dollari.