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Marina Usa Fincantieri

La guerra Russia-Ucraina farà gongolare i conti di Fincantieri

Folgiero (Fincantieri): "Iniziato nuovo ciclo per settore Difesa". Nel frattempo il 24 novembre si è tenuta l'udienza preliminare per Fincantieri nel processo per sfruttamento: Fiom Veneto e Venezia e Cgil Venezia e costituitesi parti civili  

Fincantieri pronto a salpare nel business della difesa.

“Siamo davanti a un ciclo industriale lungo, nuovo, in uscita non solo dal Covid ma dalla guerra che creerà una domanda di navi militari”. È quanto sostiene Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri intervenuto ieri a Genova all’evento per celebrare i 30 anni dell’edizione ligure di Repubblica.

“Ci sono delle regioni come il Sud-est asiatico che cresceranno, ci sono tante Marine che vogliono rafforzarsi. L’investimento in navi dà la possibilità di difendere i commerci, infrastrutture energetiche e cavidotti. C’è un ciclo industriale lungo e un mercato profondo per Fincantieri nel settore della difesa”, aggiunge il numero uno del gruppo navale di Trieste.

Proprio in questa direzione, Fincantieri si prepara al varo del pattugliatore polivalente d’altura ”Marcantonio Colonna” costruito nello stabilimento Riva Trigoso (Genova) che si svolgerà domani mattina, come riporta l’Ansa. Una nuova unità per la Marina Militare Italiana, quinta di sette commissionate. Di queste due sono già consegnate, la “Morosini” e la ” Paolo Thon Ravel“.

E in questa rotta il colosso navale italiano sarà affiancato da Leonardo, gruppo della difesa e aerospazio. “Noi lavoriamo tantissimo con Fincantieri, stiamo aumentando ancora di più la nostra cooperazione sul fronte commerciale internazionale, sul fronte delle navi militari e stiamo cercando anche di capire se possiamo razionalizzare alcune presenze che abbiamo in settori sovrapposti evitando di sovrapporci e cooperando meglio” ha dichiarato l’ad di Leonardo Alessandro Profumo, intervenuto nella stessa occasione.

Nel frattempo sempre ieri, 24 novembre, si è tenuta a Venezia anche l’udienza preliminare del procedimento contro Fincantieri per sfruttamento dei lavorati: Fiom Veneto e Venezia e Cgil Venezia costituitesi parti civili.

Tutti i dettagli.

LA ROTTA DI FINCANTIERI SULLE NAVI MILITARI

Si aprirà “un ciclo industriale nuovo e lungo, perché la guerra in Ucraina creerà una domanda di navi militari nel Mediterraneo e in tutto il mondo” aggiunge Folgiero.

Già a inizio mese l’ad di Fincantieri aveva anticipato questa rotta osservando che “il settore militare e delle navi offshore mostra un trend molto interessante sia nel breve che nel medio lungo termine” a margine della riunione del board per la comunicazione dei risultati dei primi nove mesi dell’anno per Fincantieri. La società ha terminato il periodo in esame con ricavi per 5,32 miliardi di euro, in crescita del 17% rispetto ai 4,54 miliardi ottenuti nei primi tre trimestri dello scorso anno, in linea con le aspettative di crescita per lo sviluppo del backlog.

LA COLLABORAZIONE CON LEONARDO

“Sono le premesse a un progetto fortemente innovativo che chiamerà appunto alla collaborazione le due società a controllo pubblico, attraverso una partnership sempre più marcata” sottolinea Repubblica.

“Da maggio abbiamo lanciato un programma per rafforzare la collaborazione, prima di tutto per quanto riguarda lo sforzo commerciale congiunto, come quando si valuta una casa. È molto bello andare insieme e mettere a fattor comune le piattaforme commerciali. Un secondo ambito è sicuramente quello di intrecciare le competenze su tutta la parte architetturale e logica della nave, che è un modo per distinguersi rispetto alle offerte concorrenti. Sicuramente quello di guardare ad alcuni domini, come quello subacqueo dove c’è tanta competenza in Italia e noi possiamo esser più forti” ha evidenziato ancora Pierroberto Folgiero.

“Dobbiamo capire quali tecnologie mettere sugli scafi per continuare a essere forti insieme a Leonardo”, ha spiegato il ceo di Fincantieri, ripreso da Repubblica.

LA POSIZIONE DI PROFUMO

“La collaborazione con Fincantieri cresce” fa eco Alessandro Profumo, numero uno di Leonardo.

“Adesso pensiamo a una nuova nave. Stiamo aumentando la cooperazione con Fincantieri sul fronte commerciale internazionale e cercando anche di capire come razionalizzare alcune presenze che abbiamo in settori sovrapposti. L’obiettivo è quello di cooperare sempre meglio sul fronte della sicurezza, sia per quanto riguarda le navi di superficie, sia per la subacquea. Le capacità rotonde di Leonardo in collaborazione con Fincantieri saranno sempre più importanti” ha sottolineato Profumo.

A PARTIRE DA ORIZZONTE SISTEMI NAVALI

“Fincantieri e Leonardo convergono sull’esigenza di fare un passo in avanti nella loro collaborazione, continuando a fare leva sulla joint venture Orizzonte Sistemi Navali (51% Fincantieri, 49 Leonardo)” precisa Repubblica, che fungerà da “prime contractor” per la realizzazione di una nuova nave. Insieme, i due partner hanno già ottenuto la maxicommessa delle fregate Fremm, dieci unità per la Marina Militare Italiana che rappresentano una sorta di prototipo da mettere in campo nelle gare internazionali bandite dalle marine straniere, modellandolo sulla base delle esigenze del singolo Paese.

SINDACATI COSTITUITESI PARTI CIVILI NEL PROCESSO A FINCANTIERI PER SFRUTTAMENTO DEL LAVORO

Infine, proprio ieri il gruppo navale si è trovato alla sbarra degli imputati nel tribunale di Venezia, assieme a 15 ditte subappaltatrici.

Il processo vede imputati dodici dirigenti Fincantieri insieme ai titolari di alcune delle ditte che operano in appalto presso i cantieri di Marghera; i capi di accusa sono sfruttamento dei lavoratori, caporalato (art. 603 bis del codice penale) e corruzione tra privati che si è realizzata tra le ditte in appalto e i vertici di Fincantieri, spiega la nota Fiom. In questo procedimento la Fiom Cgil ha avuto infatti il ruolo di promotore. Il procedimento nasce da un esposto presentato dal sindacato nel 2018.

“Ci sono Cgil e Fiom, che proprio due giorni prima avevano mostrato carte e bilanci del gruppo in preparazione a questa udienza, ma anche la Cisl e, assieme alle sigle sindacali, persino diversi lavoratori dei subappalti, decisi a costituirsi in prima persona contro il cosiddetto «metodo Fincantieri»” riporta il Corriere Veneto.

“Ieri, nell’udienza preliminare per sfruttamento del lavoro e corruzione tra privati all’interno dello stabilimento di Porto Marghera, le parti civili erano molte più del previsto, tanto che in tribunale non sono mancati momenti di confusione. Anche gli imputati, d’altronde, sono numerosi: 32 in tutto, a vario titolo, compresi quindici dipendenti o quadri di Fincantieri. «Con l’apertura di questo processo — commentava Antonio Silvestri, segretario regionale Fiom — sarebbe bene che la parte sana di Fincantieri prendesse una volta per tutte le distanze da questi sistemi».  «Invece — ha insistito Ugo Agiollo, numero uno della Camera del lavoro della Cgil — in passato, quando sono emerse storture di questo tipo l’azienda non si è fatta alcuno scrupolo a tentare di intimidire il sindacato, i cronisti di Report che hanno indagato sulla faccenda, persino l’ispettorato del Lavoro»” ha concluso Corriere Veneto.

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