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Lufthansa

Dossier conti e leasing per Ita Airways

Fatti, numeri e indiscrezioni su Ita Airways

 

L’assenza di divulgazione dei dati operativi da parte di Ita sta generando crescenti preoccupazioni tra gli osservatori del settore aeronautico. Sebbene la compagnia non sia obbligata a rendere pubbliche queste informazioni, il suo atteggiamento riservato sta alimentando dubbi sulla sua gestione e sulla salute finanziaria.

Nonostante Ita non sia soggetta alla divulgazione di dati come società non quotata, un approccio più trasparente potrebbe attenuare i dubbi sulle sue finanze e sul suo reale stato di salute.

I CONTI 2023 DI ITA SECONDO IL CORRIERE DELLA SERA

Dopo le indiscrezioni pubblicate da Start Magazine, è stato il Corriere della sera il 28 dicembre a dare alcuni numeri, non smentiti dalla compagnia: “Ita Airways prevede di chiudere il 2023 in pareggio operativo, forse in terreno lievemente positivo, contro i -337 milioni di euro del 2022. Ma all’ultima riga del bilancio resterà il segno rosso, anche più che dimezzato rispetto all’anno prima e nonostante il caro voli: due fonti a conoscenza dei conti della compagnia — decollata il 15 ottobre 2021 subentrando ad Alitalia — spiegano al Corriere che si attende una perdita attorno ai 160 milioni di euro, contro i -486,18 milioni del 2022. Il 30 novembre la cassa ammontava a circa 600 milioni, proseguono le fonti, mentre al 31 dicembre dovrebbe scendere a 450 milioni”.

COSA DICE ITA DEL BILANCIO 2023 DI ITA

La compagnia presieduta da Antonino Turicchi – sottolinea il quotidiano Rcs – precisa che i dati verranno diffusi «a seguito della loro certificazione nei tempi e nei modi previsti dalla normativa». Chiosa il Corriere della sera: “Se dovesse essere confermato il valore per il 2023, il rosso netto cumulato dalla sua creazione toccherebbe gli 815 milioni, di cui il 60% tutto nel 2022. Il primo bilancio depositato, sull’andamento del 2020 (quando non volava), mostra una perdita di 1,02 milioni. Che sale a -147,9 milioni nel 2021 con i primi due mesi e mezzo di attività. Il 2022 si è chiuso con una perdita d’esercizio di 486,19 milioni. Tenendo conto della voce «risultato prima delle imposte» il rosso complessivo dalla fondazione è di 994 milioni. Il piano industriale — nelle sue diverse versioni e sotto diversi presidenti — prevedeva perdite”.

LE PREOCCUPAZIONI DI AIR LEASE CORPORATION

Le recenti rivelazioni di Start Magazine hanno portato alla luce le preoccupazioni del CEO della società di leasing Air Lease Corporation, il manager milionario Steve Hazy. La sua lettera inviata ai Ministri Giorgetti e Salvini del 26 dicembre scorso e rivelata da Start Magazine, ha sollevato molti dubbi sul dossier Ita-Lufthansa e su di un possibile piano alternativo della compagnia aerea italiana nel caso in cui la partnership con Lufthansa non si concretizzi entro la scadenza contrattualmente prefissata con il Governo del 31 maggio 2024. La risposta del ministro Giorgetti non si è fatta attendere ed ha voluto rassicurare Hazy sull’attenzione del Governo rispetto alla situazione finanziaria di ITA, ma ha sollevato dubbi sull’esistenza di un piano alternativo.

LA RISPOSTA DEL MEF

Secondo fonti di settore, infatti la lettera di risposta di Giorgetti non avrebbe del tutto soddisfatto il manager americano. Infatti il Mef, molto probabilmente rassicurato dai dati che gli sarebbero stati forniti dal presidente di Ita, Turicchi (nella foto) ritiene che la situazione non sia particolarmente preoccupante. Ma stando alle stesse fonti il Mef forte di tali rassicurazioni con molta probabilità starebbe invece sottovalutando il dossier ITA-LH, e Hazy che è un esperto della materia e vanta molti contatti a livello internazionale, si sarebbe detto invece molto preoccupato della situazione che si è venuta a creare con la DG Competition e non sarebbe del tutto concorde con la visione del Tesoro, e cioè che Lufthansa accetterà tutte le richieste che gli verranno recapitate dalla commissione antitrust all’esito della conclusione del dossier di valutazione.

Hazy inoltre nei contratti di leasing avrebbe inserito una clausola nel caso in cui la situazione finanziaria di Ita dovesse rendersi particolarmente difficile, e che consentirebbe ad ALC, nel giro di 10 giorni, non solo di interrompere la fornitura degli aerei ancora in ordine ma anche di riprendersi seduta stante quelli già noleggiati.

CHI CERCA DI AZZOPPARE ITA AIRWAYS?

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