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Engineering Hub Di Jaguar Land Rover

Gli indiani di Tata si muovono (in piccolo) anche in Italia

Portata a casa la partnership con Nvidia i due storici marchi britannici accelerano sullo sviluppo delle tecnologie per l’AI al volante. Cosa farà l’Engineering hub Jaguar Land Rover di Bologna Nelle scorse settimane avevamo riportato l’indiscrezione, ormai ufficializzata, della volontà della casa automobilistica Tata Motors di investire in Europa in un impianto per la mobilità…

Nelle scorse settimane avevamo riportato l’indiscrezione, ormai ufficializzata, della volontà della casa automobilistica Tata Motors di investire in Europa in un impianto per la mobilità elettrica in vista del bando degli endotermici voluto da Bruxelles che ridisegnerà l’automotive nel Vecchio continente. Secondo quanto ha rivelato Reuters, Tata era in bilico tra Regno Unito e Spagna, ma una decisione in verità la avrebbe presa e anzi avrebbe già contattato il governo spagnolo. A ingolosire gli indiani il fondo che il governo del Paese mediterraneo ha stanziato a sostegno della transizione ecologica sfruttando con lungimiranza i fondi del Next Generation Eu. Il fondo del resto ha già attratto nell’orbita di Madrid pure Volkswagen e Ford. Qualcosa arriverà anche da noi, sebbene ridimensionato rispetto alle gigafactory promesse altrove: parliamo di un Engineering hub di Jaguar Land Rover.

COS’È L’ENGINEERING HUB DI JAGUAR LAND ROVER

Il Gruppo britannico, di proprietà indiana dal 2008 (entrambi i marchi erano di Ford), ha individuato a Bologna il posto ideale in cui riunire un ristretto gruppo di tecnici altamente specializzati per lo sviluppo di software, app, parti di codice e programmi relativi ai sistemi di prossima generazione come l’assistenza alla guida e la guida autonoma, nel campo dell’intelligenza artificiale.

GLI ACCORDI IN BALLO

Tutto questo in partnership con il colosso californiano Nvidia, forse conosciuto più dai gamer che non dagli esperti auto, che fornirà l’hardware e quanto necessario a mettere assieme il cervello di vetture sempre più smart.

In Italia i lavori e la ricerca sarà portata avanti con i Politecnici. Accordi in tal senso sono stati già siglati con l’Università di Torino. E dato che tutto sarà estremamente innovativo, anche il lavoro avverrà da remoto, dando la possibilità ai 50 ingegneri che verranno assunti in Italia di restare comodamente a casa propria, senza necessariamente lavorare negli uffici bolognesi.

Altri Engineering hub Jaguar e Land Rover li hanno dislocati in Spagna (in cui il team si focalizzerà invece sull’hardware) e in Germania, per un totale di oltre 150 posti di lavoro, che vanno ad aggiungersi ai 300 già operativi in altri Paesi (Regno Unito, Repubblica d’Irlanda, Ungheria, Cina, Nord America).

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