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Ford Spagna Volkswagen

La Spagna elettrizza Ford e Volkswagen, ecco come

Dopo i tedeschi di Volkswagen, anche gli americani di Ford scelgono la Spagna per la produzione della prossima generazione di autovetture elettriche. Così Madrid attrae capitali, grazie alla transizione ecologica e al Pnrr

La Spagna non ha mai avuto una grandissima storia nel campo dell’automotive, ma è sempre stata, per diversi motivi prettamente economici e salariali, la nazione in cui i marchi stranieri preferivano aprire le proprie industrie. Tant’è che, per numero di vetture prodotte, si trova dietro la Germania e davanti alla Francia, che pure vanta Peugeot, Renault, Citroen / DS e Alpine. Con il passaggio alle motorizzazioni elettriche la situazione non sembra destinata a cambiare. Forse il Paese iberico non si doterà di marchi proprietari (le resta la Seat), ma sta sicuramente attraendo le Case estere che intendono investire nelle auto EV. Merito, anche, di una politica industriale che affonda le proprie radici negli aiuti comunitari europei postpandemici: dei circa 70 miliardi di euro del Pnrr spagnolo, Madrid ne destinerà 13 per la eMobility già da qui al 2023. L’Italia, per fare un confronto, soltanto un miliardo.

VW: ELETTRIFICHEREMO IL PAESE CON UNA GIGAFACTORY E UNA FABBRICA

Nemmeno un mese fa Volkswagen ha annunciato di voler mettere sul piatto 10 miliardi (inizialmente la somma preventivata era di sette) per avviare la produzione di vetture a zero emissioni e la creazione delle relative batterie in Spagna. In quell’occasione, accompagnato da mezzo governo iberico, il numero 1 di Vw, Herbert Diess, aveva dichiarato: “Elettrificheremo la Spagna con una nuova gigafactory e una nuova fabbrica dedicata alle auto elettriche. Creeremo un ecosistema di fornitori che lavori su tutta la catena del valore, dall’estrazione del litio all’assemblaggio delle batterie”.

 

Il riferimento del Ceo era alla fabbrica delle batterie di Segunto, che avrà una capacità di 40 GWh all’anno e dovrebbe essere pronto entro il primo trimestre del 2023. La gigafactory sarà invece operativa entro il 2026 ma arriverà a pieno regime solo nel 2030 quando arriverà ad avere oltre 3.000 dipendenti.

Il piano tedesco prevede il coinvolgimento di Seat e, soprattutto, della più grande azienda energetica spagnola, Iberdrola, che ha stanziato 500 milioni di euro per la mobilità elettrica e che installerà un parco fotovoltaico che contribuirà ad alimentare la gigafactory che sorgerà a Sagunto, vicino a Valencia. Sarebbe stato proprio l’intervento di Seat e Iberdrola, con ogni probabilità spinte in campo dal governo spagnolo, ad aver convinto i tedeschi a mettere sull’operazione 3 miliardi in più, col passaggio da sette a 10.

 

COSA FARA’ FORD IN SPAGNA

Ora in Spagna arriva anche Ford. Precisamente a Almussafes ( Valencia), nell’est della penisola, dove il colosso statunitense intende produrre le sue venture auto elettriche destinate all’Europa, almeno secondo quando detto dal premier Pedro Sánchez: “È una scelta per l’industria e per il lavoro”, ha scritto il titolare del governo iberico su Twitter. La Spagna, con l’impianto di Almussafes, in cui lavorano attualmente all’incirca 6.000 persone (e pareva perfino dovesse chiudere) è stata preferita allo stabilimento tedesco di Saarlouis, dove già si produce la Focurs.

Sempre in Germania, a Colonia, Ford svilupperà auto elettriche su piattaforma Volkswagen – MEB, secondo agli accordi presi ormai nel 2020. Per l’ammodernamento della fabbrica tedesca Ford ha destinato quasi due miliardi di euro. Ford attualmente produce l’E-Transit in Turchia, nello stabilimento di Kocaeli, nell’omonima provincia e intende produrre in Romania, a Craiova, le versioni 100% elettriche del Transit Courier, Cargo e passeggeri.

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