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Fincantieri Ppa

Fincantieri venderà due Ppa all’Indonesia, tutti i dettagli

Confermati i rumors raccolti da Startmag: l’Italia sta lavorando alla vendita di due Ppa all’Indonesia. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Difesa a Defense News. Sono le prime unità ppa vendute da Fincantieri all’estero.

L’Italia è in trattative con l’Indonesia per la vendita di due pattugliatori polivalenti d’altura (Ppa) realizzati da Fincantieri.

Le navi militari da vendere sarebbero tra quelle già in costruzione per la Marina italiana al fine di accelerare la consegna, ha spiegato a Defense News il sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago.

Confermati dunque i rumors raccolti da Startmag il mese scorso secondo cui i pattugliatori polivalenti d’altura (Ppa) 4 e 5, prodotti da Fincantieri e destinati alla Marina militare italiana, potrebbero essere venduti all’Indonesia o alla Malesia. Sarebbero le prime unità ppa vendute all’estero, sottolineavano fonti del settore a Startmag.

Il sottosegretario alla Difesa ha spiegato a Defense News che le tensioni regionali con la Cina fanno sì che l’Indonesia abbia bisogno rapidamente di nuove navi. “Tutti i paesi della regione vogliono aumentare rapidamente le loro flotte, quindi sono necessarie consegne rapide. Oggi non è più possibile pensare di consegnare le navi entro tre anni: occorre accelerare i programmi”, ha affermato Perego di Cremnago.

I colloqui con l’Indonesia nascono da un tour della regione dell’Indo-Pacifico intrapreso lo scorso 6 aprile dal Pattugliatore Polivalente d’Altura Francesco Morosini partito da La Spezia con tappe nelle Filippine, India, Singapore e Malesia. “Il tour ha dimostrato che l’Italia sta aumentando le operazioni nell’Indo-Pacifico ed è stato anche un modo per mostrare le capacità tecnologiche italiane”, ha precisato il sottosegretario alla Difesa italiano.

Se l’accordo con l’Indonesia verrà concluso, l’Italia offrirà il trasferimento di tecnologia e know-how. “Tutti i paesi lo chiedono e noi siamo pronti”, ha aggiunto Perego di Cremnago.

Tutti i dettagli.

COSA SONO I PPA

Come spiega il sito della Marina, i Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA) rientrano nel “Programma Navale” per la tutela della capacità marittima della Difesa”, ex legge 147/2013 (Legge di stabilità 2014), per acquisire navi di nuova concezione – 7 navi (+ 3 previste in opzione) – per la sorveglianza e la sicurezza marittima nazionale. Le unità sono progettate in tre versioni Light, Light plus e Full.

Il Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA) rappresenta una tipologia di nave altamente flessibile con capacità di assolvere molteplici compiti che vanno dal pattugliamento con capacità di soccorso in mare, alle operazioni di Protezione Civile, nonché, nella sua versione più equipaggiata, da nave combattente di prima linea, si legge sul sito del gruppo navale di Trieste.

Sono infatti previste differenti configurazioni di sistema di combattimento: a partire da una versione “leggera”, relativa al compito di pattugliamento, integrata di capacità di autodifesa, fino a una “completa”, equipaggiata con il massimo della capacità di difesa. Inoltre l’unità è in grado di impiegare imbarcazioni veloci tipo RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) sino a una lunghezza di oltre 11 metri tramite gru laterali o una rampa di alaggio situata all’estrema poppa.

IL VALORE DEL PROGRAMMA PPA PER FINCANTIERI

Il valore dei contratti delle sette unità è pari a circa 3,5 miliardi di euro, comunicava nel 2015 il gruppo guidato all’epoca da Giuseppe Bono. La quota di Fincantieri è pari a circa 2,3 miliardi di euro, mentre quella di Leonardo ammonta a circa 1,2 miliardi di euro.

Oltre ai cantieri di Fincantieri, tra le aziende presenti nell’allestimento della nave anche Elettronica, Mbda e soprattutto Leonardo. Infatti l’ex Finmeccanica, in base all’accordo del 2015, detiene la design authority dell’intero Sistema di Combattimento.

LE CONSEGNE DEI PRIMI DUE

Il 18 marzo del 2022 il gruppo navale di Trieste aveva consegnato sempre presso lo stabilimento di Muggiano il Ppa “Paolo Thaon di Revel”, primo di sette unità. Da quel momento la nave “Paolo Thaon di Revel”, varata il 15 giugno 2019, è posta alle dipendenze del Comando della 1a Divisione Navale basato alla Spezia, ha fatto sapere la Marina.

Il 22 ottobre dell’anno scorso si è svolta invece presso lo stabilimento di Muggiano (La Spezia) la consegna del Pattugliatore Polivalente d’Altura (Ppa) “Francesco Morosini”, seconda di sette unità che saranno tutte costruite presso il Cantiere integrato di Riva Trigoso e Muggiano con consegne previste fino al 2026.

Come già detto, i pattugliatori rientrano nel piano di rinnovamento delle linee operative delle unità navali della Marina Militare deciso dal Governo e dal Parlamento e avviato nel maggio 2015 sotto l’egida dell’Organizzazione per la cooperazione congiunta in materia di armamenti (Occar).

IL VARO PER IL QUARTO, IL QUINTO E IL SESTO PPA

Dei sette pattugliatori polivalenti ordinati a Fincantieri, sei unità sono ora varate e tre già in servizio con la marina italiana.

Sempre nel corso dell’anno scorso, si sono svolti presso lo stabilimento di Riva Trigoso (Genova) i vari dei Ppa “Giovanni delle Bande Nere” e “Marcantonio Colonna”, rispettivamente quarta e quinta di sette unità che che saranno tutte costruite presso il Cantiere Integrato di Riva Trigoso e Muggiano con consegne previste fino al 2026. In particolare il quarto Ppa “Giovanni delle Bande Nere”, che sarà consegnato nel 2024, è il primo in versione “completa”, ovvero equipaggiato con il massimo della capacità di difesa, nonché il primo della serie a montare i gruppi elettrogeni di Isotta Fraschini Motori, controllata di Fincantieri specializzata nella produzione di motori diesel, precisa la società di Trieste.

Secondo le indiscrezioni raccolte da Startmag, sarebbero questo due unità a essere vendute all’Indonesia. Si è svolta lo scorso 6 ottobre invece presso lo stabilimento Fincantieri di Muggiano la cerimonia di varo del sesto Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA), “Ruggiero di Lauria”.

“Le due navi che potrebbero essere vendute all’Indonesia rientrerebbero tra quelle varate ma non ancora entrate in servizio, oppure includerebbero la settima nave, ancora non varata” segnala Defense News. “Non è chiaro quale delle navi andrà in Indonesia, dipende da quando verrà firmato il contratto”, ha puntualizzato Perego di Cremnago.

COME PER LE FREMM ALL’EGITTO, GIÀ ORDINATE DUE NUOVE UNITÀ PER LA MARINA MILITARE

Non è la prima vendita di navi militari destinati alla Marina militare italiana all’estero.

Il gruppo navale di Trieste oggi guidato da Pierroberto Folgiero ha venduto per 1,2 miliardi di euro e consegnato al Cairo due fregate Fremm, destinate inizialmente alla Marina militare italiana. (Qui l’approfondimento di Start su quanto ha pagato l’Egitto per le Fremm di Fincantieri). Il 23 dicembre 2020 con una cerimonia “in sordina e non pubblicizzata” Fincantieri ha consegnato agli ufficiali della Marina Militare dell’Egitto, presso i cantieri del Muggiano a La Spezia, la fregata multiruolo Fremm Spartaco Schergat, ora ribattezzata “Al-Galala”. Il successivo 15 aprile invece la seconda fregata Fremm classe Bergamini costruita da Fincantieri acquistata dall’Egitto è arrivata alla base navale di Alessandria, dove è entrata ufficialmente nella Marina egiziana.

Allo stesso tempo, la Difesa ha già ordinato altre due Fremm a Fincantieri per completare l’ordine della Marina militare italiana. E potrebbe fare lo stesso ordinando altri due Ppa a Fincantieri per soddisfare le proprie esigenze.

“Ci vuole flessibilità da parte delle aziende, quindi pensano: ‘Sto già costruendo questa nave, forse posso dirottarla a quel cliente'”, ha osservato il sottosegretario Perego di Cremnago. “Lo abbiamo fatto con le due Fremm per l’Egitto che dovevano andare alla marina italiana. Potremmo fare la stessa cosa con i Ppa”, ha concluso.

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