skip to Main Content

Difesa Sipri

F-35, che cosa farà Rheinmetall

Rheinmetall ha selezionato un sito in Nordreno-Vestfalia per iniziare a produrre le sezioni centrali della fusoliera di "almeno" 400 F-35A. Con il gruppo tedesco che si unisce al team per co-produrre fusoliere per il jet, Lockheed Martin potrebbe aumentare la produzione annuale

Rheinmetall produrrà in Germania le sezioni centrali della fusoliera degli F-35 Jsf, caccia sviluppato dal gruppo aerospaziale statunitense Lockheed Martin.

Il colosso della difesa tedesco ha selezionato la zona del Nordreno-Vestfalia, presso l’aeroporto di Weeze, come sito per la fabbrica dove produrrà parti della fusoliera degli F-35A Lightning II. È quanto comunicato dalla stessa Rheinmetall, secondo cui a Weeze saranno realizzate sezioni centrali della fusoliera di almeno 400 aerei all’anno.

Lo scorso febbraio Lockheed Martin e Northrop Grumman, principale partner del programma, avevano firmato infatti una lettera di intenti con Rheinmetall AG come “promettente fonte strategica per la fornitura della fusoliera centrale dell’F-35”.

Sarà quindi avviata una seconda linea di assemblaggio integrata della fusoliera centrale (IAL) dell’F-35 in Germania, espandendo il ruolo significativo che l’industria europea svolge nel programma F-35, spiegava una nota del gruppo tedesco capitanato da Armin Papperger. Lo scorso dicembre Berlino ha ordinato 35 F-35 per sostituire il vecchio Tornado per una spesa di 8,3 miliardi di euro.

La nuova struttura, ha affermato un esperto a Breaking Defense, sembra “sostituire” il precedente ruolo della Turchia nella costruzione di fusoliere centrali per il jet.

Tutti i dettagli.

LA FABBRICA DI RHEINMETALL IN GERMANIA PER LE FUSOLIERE DEGLI F-35

L’impianto tedesco sarà operativo dal 2025, sorgerà su una superficie di 60 mila metri quadrati e creerà 400 posti di lavoro.

L’amministratore delegato di Rheinmetall, Armin Papperger, si è detto orgoglioso di questo “vero trasferimento di conoscenze e competenze in Germania”. Secondo Mike Shoemaker, dirigente di Lockheed Martin, la fabbrica di Weeze è “un importante traguardo” nella partecipazione della Germania al programma F-35. Shoemaker ha aggiunto che la produzione di parti del caccia in Nordreno-Vestfalia contribuirà a “soddisfare la crescente domanda globale” dell’aereo e a mantenerlo “un passo avanti rispetto alle minacce future nel 21mo secolo”.

ALTERNATIVA ALLA TURCHIA?

La struttura servirà i jet tedeschi e quelli di “altre nazioni amiche”, secondo il comunicato.

Ankara aveva precedentemente annunciato l’intenzione di acquisire 100 jet F-35 e le aziende turche erano coinvolte nella produzioni di componenti, come parti della fusoliera centrale.Tuttavia, gli Stati Uniti hanno rimosso la Turchia dal programma Jsf nel 2019 dopo che il paese ha acquistato missili terra-aria S-400 dalla Russia.

Dopo che la Turchia è stata espulsa dal programma F-35 nel 2019, la produzione di fusoliera centrale ha rappresentato un punto critico per la produzione di F-35 secondo un esperto sentito da Breaking Defense.

“La produzione della fusoliera centrale è il fattore limitante”, ha dichiarato alla testata americana JJ Gertler, analista senior di Teal Group. Dall’uscita della Turchia, Northrop Grumman è stata l’unica responsabile della produzione della fusoliera centrale per tutte e tre le varianti dell’F-35.

Ma ora con Rheinmetall che si unisce al mix per co-produrre fusoliere per l’F-35A, il programma potrebbe essere in grado di aumentare la sua produzione annuale, evidenzia Breaking Defense.

LOCKHEED MARTIN POTREBBE ALZARE L’OBIETTIVO CONSEGNE

Lockheed prevede di raggiungere un obiettivo di 156 consegne annuali a partire dal 2025, ma secondo un precedente rapporto su Defence One, l’aggiunta di Rheinmetall potrebbe consentire al programma di raggiungere fino a 165 consegne all’anno in futuro, se necessario.

NUOVI INGRESSI NEL PROGRAMMA

Questa capacità aggiuntiva sarebbe propizia se i clienti attuali aumenteranno i loro acquisti o altri clienti internazionali entreranno nel programma Jsf, aggiunge ancora Breaking Defense.

Proprio la scorsa settimana, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha approvato un accordo da 5,6 miliardi di dollari per 24 F-35 alla Repubblica Ceca, con la probabile acquisizione, Praga diverrà il 10° operatore europeo e 18° mondiale del caccia statunitense. Senza dimenticare che lo scorso aprile anche la Romania ha annunciato la decisione di acquistare aerei da combattimento F-35. Anche la Grecia attende l’approvazione all’acquisto del jet di Lockheed Martin.

PIÙ LAVORO PER LA FACO DI CAMERI?

Infine, tutto questo potrebbe tradursi in ulteriore lavoro per la Faco di Cameri.

Al momento la struttura gestita da Leonardo è l’unico sito di assemblaggio e checkout finale per gli F-35 in Europa.

Si tratta di un sito tri-funzionale (produzione delle ali, assemblaggio velivoli – Final Assembly and Check out e MRO&U -Maintenance Repair, Overhaul and Upgrade) dove vengono effettuate le attività di manutenzione, riparazione, revisione e aggiornamento degli F-35 della regione euro-mediterranea. La struttura è responsabile dell’assemblaggio degli F-35A/B dell’Aeronautica Militare Italiana e della Marina Militare Italiana, nonché dei velivoli per le forze aeree olandesi. L’Italia è partner di livello 2 del programma F-35 Joint Strike Fighter con l’impegno di acquistare 90 F-35 (ridotti nel 2012 dagli iniziali 131). Nell’impianto della FACO/MRO&U di Cameri è prevista anche la produzione di 835 ‘full wings’, ovvero le ali e la parte centrale della fusoliera del velivolo.

Back To Top