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Fcas

Ecco come Parigi e Berlino rassicurano sui programmi di difesa Fcas e Mgcs

In occasione della sua prima visita a Berlino dove ha incontrato il cancelliere Scholz, il premier francese Gabriel Attal ha confermato "fiducia nei progressi del Fcas e del Mgcs" i due programmi di difesa congiunti di Francia e Germania

Parigi e Berlino si mostrano ottimisti riguardo il futuro di Fcas e Mgcs, i due principali progetti di difesa che li vedono coinvolti.

Il primo ministro francese Gabriel Attal ha detto di avere “fiducia” nei progressi del Future Combat Air System (Fcas) e del Main Ground Combat System (Mgcs) in occasione dell’incontro a Berlino con il cancelliere tedesco Olaf Scholz tenutosi il 5 febbraio.

Era la prima volta nella capitale tedesca per Attal da quando è stato nominato il mese scorso dal presidente Emmanuel Macron nuovo capo del governo francese. L’obiettivo dell’incontro era discutere di questioni relative ai rapporti tra i rispettivi Paesi, nonché di temi europei ed economici.

Come ricorda Bloomberg, le relazioni franco-tedesche stanno emergendo da alcuni mesi difficili, dopo che i vicini si sono scontrati su difesa, energia e finanza europea, con poca alchimia tra il presidente francese Emmanuel Macron e Scholz.

Ieri i due politici si sono detti fiduciosi che le loro società di difesa supereranno le differenze di lunga data per completare i due importanti progetti di difesa, considerati fondamentali per rafforzare la sicurezza europea.

Le dichiarazioni di Attal e Scholz riguardo i due programmi di difesa europei arrivano nello stesso giorno in cui la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni ha incontrato il primo ministro giapponese Fumio Kishida a Tokyo. Tra i temi dell’incontro i progressi compiuti da Giappone, Italia e Regno Unito nell’ambito del progetto Global Combat Air Programme (Gcap) per lo sviluppo di un aereo da combattimento di nuova generazione, progetto rivale del Fcas di Francia, Germania, Spagna e presto Belgio.

Tutti i dettagli.

BALZO IN AVANTI FRANCO-TEDESCO

Come riassume il quotidiano francese Le Monde, il rapporto tra Francia e Germania “è stato messo alla prova negli ultimi mesi”. Nella conferenza stampa congiunta con Scholz, Attal non ne ha fatto mistero. “Non siamo d’accordo su tutto, è vero”, ha osservato, dato che Francia e Germania si sono recentemente scontrate su diversi temi: l’energia, la difesa, gli aiuti all’Ucraina e l’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e i paesi del Mercosur, appoggiato dai tedeschi, mentre i francesi gli sono ostili. “La mia convinzione è che ciò che ci unisce è molto più forte di ciò che ci separa”, ha aggiunto Attal.

“Dobbiamo riuscire a dare una scossa all’Europa. E questa scossa europea sarà una scossa franco-tedesca” ha ribadito il neo primo ministro francese.

LE RASSICURAZIONE DI ATTAL SUI PROGETTI DI DIFESA COMUNI CON LA GERMANIA

E l’asse Parigi-Berlino non può prescindere dai due programmi di difesa congiunti.

Proprio Attal ha affermato che è essenziale continuare a investire nei programmi Fcas per il sistema di combattimento aereo di sesta generazione e Mgcs, quest’ultimo il programma per il carro armato europeo del futuro.

“Sono progetti assolutamente importanti sui quali dobbiamo continuare a investire”, ha detto Attal durante una conferenza stampa congiunta con il cancelliere Olaf Scholz.

“C’è una determinazione assoluta nei nostri due paesi e soprattutto un interesse assoluto che è rafforzato dal ritorno della guerra nel continente europeo”, ha detto Attal in una conferenza stampa a Berlino dopo i colloqui con Scholz lunedì.

“Vedo entrambi i progetti sulla strada giusta”, ha aggiunto il cancelliere. “Sono fiducioso che questo grande progetto, di cui abbiamo bisogno per la nostra sicurezza, avrà successo”.

Tuttavia, il premier francese ha ricordato che “non è sempre facile quando si investe in campi come questi” ma c’è una “volontà assoluta” di avanzare da parte di Francia e Germania, riporta Agenzia Nova.

Non è la prima volta che politici di Parigi e Berlino rassicurano sulla tenuta dei due programmi di difesa congiunti.

A CHE PUNTO È IL FCAS

Lanciato nel 2017, il programma franco-tedesco-spagnolo per il caccia di sesta generazione è progettato per sostituire il Rafale francese e gli Eurofighter tedeschi e spagnoli a partire dal 2040. Il Fcas ruota attorno allo sviluppo di un aereo da caccia di prossima generazione, di portaerei remote e di un cloud da combattimento. Il progetto coinvolge le società di difesa nazionali Dassault Aviation, Airbus e Indra.

Nel dicembre 2022 il programma Fcas è decollato con l’aggiudicazione del contratto di Fase 1B.

A nome dei governi di Francia, Germania e Spagna, la Direzione generale francese per gli armamenti (DGA) ha assegnato a Dassault Aviation, Airbus, Indra, Eumet e ai loro partner industriali il contratto per il dimostratore Phase 1B del Future Combat Air System (Fcas). Questo contratto storico, del valore di 3,2 miliardi di euro, coprirà i lavori sul dimostratore Fcas e sui suoi componenti per circa tre anni e mezzo. Le tre nazioni continuano a lavorare su tutti e tre gli elementi NGWS (Next Generation Weapon System): aerei da combattimento, portaerei remote e cloud da combattimento.

Tuttavia, il programma sconta ritardi dal momento che le aziende coinvolte discutevano sulla proprietà intellettuale e sulle politiche di esportazione

I NODI

Nel novembre 2023 il ministro della Difesa del Belgio ha rivelato che entro giugno 2025 il paese diventerà la quarta nazione partner insieme a Germania, Francia e Spagna ad aderire al programma di caccia di sesta generazione Future Combat Air System (Fcas).

Come ricorda Breaking Defense, l’ingresso belga nel programma Fcas non è stato privo di controversie. La francese Dassault si era pubblicamente espressa contro l’ingresso nel programma di paesi europei che hanno già optato per il caccia americano F-35.

L’adesione belga è un segno di progresso per un programma che ha dovuto affrontare difficoltà politiche fin dall’inizio. L’ultimo colpo è arrivato sempre lo scorso novembre con un rumor diffuso da un quotidiano britannico. Secondo il TimesBerlino stava valutando la possibilità di abbandonare il programma Fcas, per unirsi al programma rivale Gcap guidato dal Regno Unito con Italia e Giappone.​ Ipotesi rigettata da Berlino ma che non ha fatto altro che contribuire ai timori e alle incertezze sulla tenuta del programma.

COME PROCEDE IL MAIN GROUND COMBAT SYSTEM

Inoltre, Francia e Germania stanno collaborando anche sul progetto per il Sistema principale di combattimento terrestre (Main Ground Combat System – Mgcs), impantanato nelle rivalità tra gli industriali.

Come per il parallelo Fcas, anche il Mgcs è un progetto di difesa avviato da Parigi e Berlino nel 2017.  Il programma è gestito da Knds, consorzio franco-tedesco formato dai gruppi per la difesa Krauss-Maffei Wegmann (Kmw, Germania) e Nexter Defence Systems (Francia) in cooperazione con Rheinmetall.

Durante un incontro dello scorso settembre tenuto a Evreux presso la base dello Squadrone congiunto di trasporto aereo franco-tedesco “Reno”, i vertici dell’esercito di Francia e Germania hanno firmato un documento che esponeva le loro esigenze operative e le specifiche per il progetto Mgcs.

Secondo il quotidiano francese La Tribune “quello che è successo alla base aerea di Evreux è allo stesso tempo un piccolo e un grande passo”. “La definizione dei requisiti costituisce un innegabile passo avanti dopo mesi e mesi di incertezza su questo progetto franco-tedesco”.

Con le intese di ieri, Parigi e Berlino hanno lanciato “di nuovo” il messaggio di voler accelerare sui progetti di difesa congiunti Fcas e Mgcs.

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