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Fcas

Fcas, ecco come decolla la fase di sviluppo con Airbus, Dassault, Indra ed Eumet

I governi di Parigi, Berlino e Madrid hanno ufficialmente lanciato la prossima fase del loro programma di caccia di sesta generazione Future Combat Air System (Fcas) da 3,2 miliardi di euro. Previsto il primo volo nel 2029

 

Il programma Fcas decolla con l’aggiudicazione del contratto di Fase 1B.

A nome dei governi di Francia, Germania e Spagna, la Direzione generale francese per gli armamenti (DGA) ha assegnato a Dassault Aviation, Airbus, Indra, Eumet e ai loro partner industriali il contratto per il dimostratore Phase 1B del Future Combat Air System ( FCA). Questo contratto storico, del valore di 3,2 miliardi di euro, coprirà i lavori sul dimostratore FCAS e sui suoi componenti per circa tre anni e mezzo. Lo ha annunciato un comunicato congiunto tra i partner industriali coinvolti.

“La notifica di questo contratto è un importante passo avanti per questo importante progetto per la protezione delle nostri interessi strategici. Testimonia una volontà comune degli Stati e dei loro industriali di agire efficacemente entro il 2040 con un sistema comune a livello di Unione europea per tutte le missioni aeree” ha commentato il ministro delle Forze armate francese, Sébastien Lecornu.

Nel frattempo, anche l’altro progetto parallelo di caccia di sesta generazione sta scaldando i motori. La scorsa settimana i capi dei governi di Italia, Giappone e Regno Unito hanno annunciato tramite un comunicato congiunto il lancio del Global Combat Air Programme (Gcap) per lo sviluppo di un aereo da combattimento di nuova generazione entro il 2035. L’accordo combina di fatto il progetto Tempest — a guida britannica a cui partecipa il nostro paese per sostituire i caccia Typhoon — con il programma F-X giapponese in un’impresa chiamata Global Combat Air Program (GCAP),  relativo allo sviluppo di un sistema di sistemi di nuova generazione e operazioni multi-dominio.

Tutti i dettagli.

IL VALORE DEL CONTRATTO

La Francia ha affermato che la prima tranche di questo contratto, della durata di 36 mesi, vale più di 3 miliardi di euro (3,2 miliardi di dollari).  Inoltre, l’importo totale del contratto rappresenta quasi 8 miliardi di euro se aggiungiamo la fase 2 opzionale. Lo scopo di questo contratto è preparare ed eseguire dimostrazioni dei vari componenti Fcas. Questo lavoro sarà segnato in particolare dal primo volo del caccia dimostratore di nuova generazione. Le prime dimostrazioni di volo sono previste intorno al 2028, con l’obiettivo di mettere in servizio il sistema nel 2040, segnala La Tribune.

RISOLTI I NODI

Il Fcas, annunciato per la prima volta nel 2017 dal presidente francese Emmanuel Macron e dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, è progettato per sostituire l’Eurofighter e il Rafale di Dassault con una combinazione di velivoli con e senza pilota a partire dal 2040.

Per questa fase successiva, denominata “1b”, in precedenza erano stati stanziati circa 3,8 miliardi di euro e la scadenza era fissata per la fine dello scorso anno. Ma i colloqui si sono bloccati a causa di alcuni disaccordi sulla condivisione della proprietà intellettuale tra le società, su come sarebbe stato suddiviso il lavoro e sulle specifiche del jet.

A complicare ulteriormente le cose, ci avevano pensato le tensioni tra Francia e Germania, esplose allo scoperto nel mese di ottobre quando Parigi e Berlino hanno rinviato una riunione congiunta dei due governi. Tuttavia il mese scorso, dopo quasi un anno di discussioni, le industrie capofila del progetto, Dassault e Airbus, hanno raggiunto un accordo sui costi del progetto di un aereo militare europeo.

LE INDUSTRIE COINVOLTE

Come ricorda La Tribune, il programma riunisce molti produttori chiave nei tre paesi: Dassault Aviation, Airbus, la spagnola Indra (leader nel pilastro dei sensori), EUMET, la nuova joint venture tra Safran e la tedesca MTU, il produttore di motori spagnolo ITP, il consorzio missilistico Mbda, il consorzio spagnolo SATNUS (Sener Aeroespacial, GMV e Tecnobit), Thales e il consorzio tedesco FCMS (Hensoldt, Diehl Defence, Rhode & Schwarz, ESG).

COME SARÀ IL FCAS

L’obiettivo del programma Fcas è di sviluppare una serie di sistemi interconnessi: il caccia di sesta generazione sarà il cuore dei sistemi di combattimento aereo europeo del futuro. Nello specifico, l’aereo da combattimento di nuova generazione sarà collegato ai droni e sarà in grado di mobilitare molteplici capacità aeree, navali, terrestri o spaziali, attraverso un Combat Cloud.

Aprendo la strada alla fase di sviluppo del programma, questa fase dimostrativa 1B consentirà la continuazione dei dimostratori volanti e lo sviluppo e la maturazione delle tecnologie all’avanguardia richieste, nonché il consolidamento delle architetture del progetto, con dimostrazioni in volo mirate nelle fasi successive entro il 2028- 2029.

LE SFIDE

“Abbiamo avuto un po’ di ritardo durante la negoziazione [Fase 1B], ma le ambizioni rimangono le stesse, avendo bisogno di progettare il sistema per l’orizzonte del 2040” ha dichiarato Bruno Fichefeux, capo del progetto Fcas in Airbus a Brekaing Defense.

Fichefeux ha ammesso che Fcas “deve tenere il passo” con il programma di caccia Next Generation Air Dominance (NGAD) dell’aeronautica americana, Regno Unito, Giappone “e altri” (il già citato Gcap combinazione del Tempest italo-britannico e F-x giapponese).

“Pensiamo di essere [in una posizione di forza] a causa del significativo sforzo finanziario di Francia, Germania e Spagna per finanziare il programma [dimostratore di caccia di nuova generazione] per i prossimi otto anni”. Ora “l’industria deve fornire risultati” perché le nazioni partner hanno tutte firmato i futuri requisiti operativi, ha sottolineato Fichefeux.

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