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Mgcs

Francia e Germania di nuovo in sintonia sul programma Mgcs

Nonostante un potenziale progetto rivale avviato dalla Germania, con Italia, Spagna e Svezia, ieri i ministri della Difesa di Parigi e Berlino si sono impegnati (di nuovo) nel progetto Mgcs per un carro armato di nuova generazione

Germania e Francia danno nuova linfa al loro progetto per il Sistema principale di combattimento terrestre (Main Ground Combat System – Mgcs).

Durante un incontro tenuto a Evreux presso la base dello Squadrone congiunto di trasporto aereo franco-tedesco “Reno”, ieri i ministri della Difesa dei due Paesi, Boris Pistorius e Sebastien Lecornu (nella foto), hanno dato nuovo slancio politico al progetto franco-tedesco del carro armato del futuro (Mgcs), impantanato nelle rivalità tra gli industriali, concordando sulla definizione dei bisogni attesi dai due eserciti.

Fino a ieri, il futuro del Mgcs, progetto avviato da Parigi e Berlino nel 2017 (insieme al parallelo Fcas per il caccia di sesta generazione) sembrava sempre più incerto. Il programma è gestito da Knds, consorzio franco-tedesco formato dai gruppi per la difesa Krauss-Maffei Wegmann (Kmw, Germania) e Nexter Defence Systems (Francia) in cooperazione con Rheinmetall.

Durante l’incontro, i vertici dell’esercito di Francia e Germania hanno firmato un documento che esponeva le loro esigenze operative e le specifiche per il progetto Mgcs, segnala il Financial Times.

Secondo il quotidiano francese La Tribune “quello che è successo alla base aerea di Evreux è allo stesso tempo un piccolo e un grande passo”. “La definizione dei requisiti costituisce un innegabile passo avanti dopo mesi e mesi di incertezza su questo progetto franco-tedesco”.

“Un piccolo passo perché questa svolta deve ancora essere confermata. Soprattutto perché il programma è ancora agli inizi, sette anni dopo il suo lancio nel 2017 da parte di Emmanuel Macron e Angela Merkel” ammette La Tribune.

D’altronde rassicurazioni politiche simili risalgono anche allo scorso luglio, prima di sapere che i produttori tedeschi Rheinmetall e Kmw hanno creato un consorzio con la svedese Saab e l’italiana Leonardo per sviluppare il successore del carro armato tedesco Leopard 2.

Con le intese di ieri, Parigi e Berlino hanno lanciato di nuovo il messaggio di voler accelerare sul progetto congiunto Mgcs.

Tutti i dettagli.

LA RECENTE INTESA TRA PARIGI E BERLINO

“Vogliamo questo progetto e vogliamo che sia un successo”, ha dichiarato Pistorius a Evreux. A sua volta, Lecornu ha sottolineato che l’Mgcs “non è un nuovo Leopard, non è un nuovo Leclerc”, ma un sistema completamente nuovo, una risposta alle “rivoluzioni tecnologiche” sul campo di battaglia, ad esempio attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, dei droni, delle tecnologie laser e dell’equipaggiamento per la guerra elettronica.

Nella scorsa estate, gli Stati maggiori degli eserciti di Germania e Francia hanno sviluppato un piano per l’ulteriore sviluppo dell’Mgcs. Questo documento stabilisce i “requisiti operativi comuni” dei due eserciti per questo programma, ha spiegato il ministro francese Lecornu.

Il progetto dovrebbe ora essere suddiviso in “pilastri tematici” come sistemi d’arma, corazzatura, mobilità e collegamento in rete. L’obiettivo è facilitare un’equa ripartizione del lavoro tra le industrie della difesa tedesca e francese. Pistorius ha descritto la firma come una “pietra miliare” poiché ha riconosciuto i ritardi che hanno rallentato il ritmo del progetto, aggiungendo: “Stiamo cercando di sbloccare le pause e riaccendere lo slancio”. Secondo Pistorius, in questo modo “requisiti di competenze” sono stati concordati “in maniera più concreta che mai”.

L’INCERTEZZA INTORNO AL FUTURO DEL PROGRAMMA MGCS

Entro il 2035, l’Mgcs franco-tedesco dovrebbe sostituire i carri armati Leopard 2 e Leclerc, in servizio rispettivamente negli eserciti tedesco e francese. Il progetto rischia di fallire a causa delle divergenze tra Berlino e Parigi, mai risolte del tutto.

Come ricorda Handelsblatt, sull’Mgcs pesano interessi e idee diversi della politica e dell’industria dei due paesi. Parigi vuole un carro armato il più leggero e agile possibile basato sul modello Leclerc, mentre la Bundeswehr punta su una corazzatura resistente.

SUBENTRATO UN PROGETTO RIVALE?

Nel frattempo Germania, Italia, Spagna e Svezia si sono alleate per lo sviluppo del successore del carro armato Leopard 2 Main Battle Tank (“Mbt”).

Secondo un articolo del quotidiano tedesco Handelsblatt di inizio settembre, i produttori tedeschi Rheinmetall e Krauss-Maffei Wegmann (KMW) hanno creato un consorzio con la svedese Saab e l’italiana Leonardo per sviluppare il successore del carro armato tedesco Leopard 2, che sta registrando una ripresa degli ordini in Europa (compreso quello confermato di recente da Roma).

Le quattro aziende sperano di ottenere fondi dall’Edf, che ha una dotazione complessiva di otto miliardi di euro di cui 5,3 disponibili per la promozione di progetti di armamenti congiunti nell’Ue.

Il rapporto dell’Handelsblatt considera questa iniziativa una minaccia competitiva per l’Mgcs. Berlino ha piantato così in asso Parigi?

LE RASSICURAZIONI DA AMBO PARTI

Germania e Francia ci hanno tenuto a rassicurare del contrario.

Ieri il ministro tedesco Pistorious ha rassicurato che il progetto Mgcs è molto “più avanti”, aggiungendo che l’iniziativa Ue non è un “progetto rivale”, riporta il Ft. Da parte sua Lecornu ha affermato che le società hanno risposto a un invito a presentare proposte per l’Edf, ma ne ha minimizzato l’importanza dal momento che “solo 30 milioni di euro” sono offerti per la “ricerca concettuale”.

Come ricorda La Tribune, la Francia è pronta a mettere sul tavolo 500 milioni di euro per l’Mgcs attraverso la prossima legge sulla programmazione militare (2024-2030)

I PROSSIMI STEP

Quindi Parigi e Berlino hanno premuto l’acceleratore sul progetto Mgcs.

“Ora il programma deve essere ristrutturato e le aziende produttrici di armi devono essere preparate a dichiarazioni chiare da parte dei politici” osserva Handelsblatt.

Entro dicembre, Germania e Francia intendono concordare esattamente come dovrebbero essere i pilastri e chi assumerà la guida in quale settore. Su questa base, all’inizio del 2024, i governi di Berlino e Parigi negozieranno l’aggiudicazione degli appalti con i gruppi per la difesa tedeschi e francesi.

Inoltre. Pistorius ha chiarito che in caso di dubbio non saranno presi in considerazione gli interessi individuale delle aziende coinvolte. “Noi siamo i committenti, noi siamo i clienti. Determineremo ciò che vogliamo”, ha detto il ministro tedesco. In seguito, Lecornu ha affermato di aver stabilito un “calendario flessibile e realistico” volto a realizzare il sistema entro il 2040 o il 2045.

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