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Gcap e non solo, tutto sulle intese tra Italia e Giappone nella difesa

Al via esercitazioni congiunte tra Italia e Giappone con la portaerei Cavour e F-35. E progressi sul Gcap. Tutti i dettagli dell'incontro a Tokyo tra il primo ministro giapponese Kishida e la presidente del Consiglio Meloni.

Roma e Tokyo sempre più allineate nel segno della difesa.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è da poco ripartita da Tokyo dove ieri ha incontrato il primo ministro giapponese Fumio Kishida.

Al centro della visita ufficiale della premier in Giappone, il passaggio di consegne per la guida del G7 ma non solo. Confermati infatti anche gli impegni militari italiani nell’Indo pacifico con esercitazioni militari congiunte e il contributo italiano all’Expo Osaka 2025.

Come sottolinea il Sole 24 Ore, si è trattato del quarto incontro tra i due capi di governo da quando il rapporto tra Italia e Giappone è stato elevato al rango di partenariato strategico. “È stato fatto un lavoro di cui sono molto fiera“ ha sottolineato Meloni riferendosi non solo alla “collaborazione bilaterale” ma anche a quella “multilaterale”.

E questa collaborazione bilaterale procede spedita sul fronte della difesa.

“Il Giappone è soddisfatto per i progressi compiuti con Italia e Regno Unito nell’ambito del progetto Global Combat Air Programme (Gcap) per lo sviluppo di un aereo da combattimento di nuova generazione” ha dichiarato Kishida, a margine dell’incontro a Tokyo con la presidente italiana, riporta Agenzia Nova.

Alla fine dell’anno scorso, i ministri della Difesa di Giappone, Italia e Gran Bretagna hanno concordato di istituire un organismo di coordinamento per procedere con il progetto trilaterale Gcap, un passo fondamentale per avviare lo sviluppo del caccia di sesta generazione.

Kishida ha poi ricordato che nel mese di marzo “si terrà la prima consultazione bilaterale di Esteri e Difesa, attraverso la quale abbiamo concordato di rafforzare ulteriormente la cooperazione negli ambiti di difesa e sicurezza”

Tutti i dettagli.

CRESCIUTO L’INTERSCAMBIO COMMERCIALE

“C’è stata una intensificazione dei rapporti” fra Italia e Giappone, “che si traduce in un interscambio commerciale cresciuto del 10%, che ha raggiunto oltre i 15 miliardi di euro”, ha spiegato la presidente Meloni nelle dichiarazioni congiunte alla stampa con il primo ministro giapponese Fumio Kishida, dopo il bilaterale a Tokyo.

Proprio la cooperazione industriale è stata al centro dell’incontro che si è svolto nel primo pomeriggio di ieri tra la presidente del Consiglio e i vertici di otto grandi gruppi industriali giapponesi già presenti nel nostro paese, teso a incrementare le collaborazioni industriali fra Italia e Giappone già esistenti e favorirne di nuove.

Nuovi investimenti sono attesi soprattutto nella micro elettronica e nell’aerospazio.

Presso la residenza dell’ambasciatore a Tokyo, Gianluigi Benedetti, Meloni ha incontrato i vertici di Mitsubishi Heavy Industries, Hitachi, Nippon Telegraph and Telephone Corporation (Ntt), Denso Corporation, Mitsubishi Ufj Financial Group (Mufg), Mitsui & Co, e Marubeni Corporation.

ITALIA E GIAPPONE  CONCORDANO SULL’IMPORTANZA DEL GCAP

Senza dimenticare che Mitsubishi Heavy Industries, una delle più grandi aziende multinazionali nei settori dell’aerospazio, infrastrutturale e dell’ingegneria, è l’azienda leader giapponese nel programma trilaterale Gcap.

Come ha ricordato Meloni in conferenza stampa “Tassello di questa cooperazione strategica è ovviamente la sottoscrizione, insieme al Regno Unito, della Convenzione Costitutiva dell’Organizzazione Internazionale e dell’Agenzia che avranno il compito di gestire il Global Combat Air Program, il Gcap, cioè il programma che serve a sviluppare congiuntamente un velivolo da caccia di sesta generazione, assolutamente all’avanguardia, entro il 2035. Significa chiaramente innovazione, significa crescita, significa lavoro, ampie prospettive di ulteriori cooperazioni industriali. Con Fumio abbiamo convenuto sull’importanza di continuare su questa strada, avviando progetti concreti nell’ambito del nostro Memorandum già sottoscritto in materia di cooperazione sulla ricerca scientifica, intensificando la cooperazione in settori strategici come lo spazio, i semiconduttori, l’energia, rafforzando la cooperazione sulla difesa anche oltre il programma Gcap”.

FOCUS SULL’INDO-PACIFICO CON L’INVIO DELLA PORTAEREI CAVOUR E F-35

Con il Giappone c’è un “rilancio della collaborazione in termini politici e strategici” ha proseguito Meloni.

E a questo proposito la presidente ha annunciato il piano nazionale di inviare in Giappone la portaerei di punta della Marina italiana, la Cavour, la nave scuola Vespucci della Marina – “emblema del soft power italiano” secondo The Diplomat – e una flotta di aerei da caccia F-35.

Meloni ha spiegato che si è richiesto al nostro paese, “particolarmente dal Giappone, di aumentare la nostra presenza nell’area, anche su una cooperazione in ambito di Difesa, che si materializza poi particolarmente col Global Combat Air Program, ma non solamente, e che secondo me deve esplorare nuovi ambiti, nuovi settori”.

“Il nuovo meccanismo di consultazione su sicurezza e difesa parte da marzo, e ci saranno importanti esercitazioni militari congiunte, perché l’Italia intende avere una presenza sempre più significativa nell’Indo-Pacifico: qua arriveranno la portaerei Cavour, la Nave scuola Vespucci, e i nostri F35” ha illustrato la presidente del Consiglio.

“Accolgo con favore che l’Italia stia aumentando la sua presenza nell’Indo-Pacifico, e che numerosi navi italiane, compresa una portaerei, possano fare scalo in Giappone per partecipare a esercitazioni”, ha dichiarato da parte sua il primo ministro giapponese Fumio Kishida nelle dichiarazioni congiunte con la premier Giorgia Meloni, dopo il bilaterale a Tokyo.

LEGAMI RAFFORZATI TRA LE MARINE MILITARI

Proprio l’anno scorso, all’indomani dell’invio di Nave Francesco Morosini, seconda nave della classe Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA) della Marina Militare, salpata il 6 aprile per la Campagna navale in Estremo oriente, si discuteva dell’ipotesi del possibile invio di Nave Cavour nella regione dell’Indo-Pacifico.

Come ha ricordato The Diplomat, nel giugno dello scorso anno, Nave Francesco Morosini ha visitato Yokosuka, a sud di Tokyo e sede della settima flotta della Marina americana e della Japan Maritime Self Defense Force (Jmsdf), diventando la prima nave della Marina italiana ad ancorare in un porto giapponese in 27 anni.

Allora, l’ammiraglio Ryo Sakai, capo di stato maggiore della Jmsdf, e il capo della Marina italiana, ammiraglio Enrico Credendino, hanno concordato di lavorare insieme per rendere il rapporto tra i due servizi navali “forte come Romeo e Giulietta” nel loro secondo incontro lo scorso anno, secondo il Jmsdf, ripreso sempre dal The Diplomat.

A meno di un anno, i tempi sono diventati maturi per l’invio della nave ammiraglia della Marina militare italiana nell’Indo-Pacifico.

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