Il traffico areo fatica a decollare. La seconda ondata da Covid-19 ha ridotto al minimo i viaggi. A risentire è, tra le altre, Cathay Pacific Airways che a novembre ha trasportato solo 37.815 passeggeri e che, a dicembre, prevede di operare al 9% della capacità pre-pandemia a dicembre. Andiamo per gradi.
LE DIFFICOLTA’ DEL TRASPORTO AEREO
Partiamo da una certezza: Covid-19 ha ridotto i viaggi in aereo e anche i viaggiatori. Il comparto fatica a riprendersi e soffre una crisi senza precedenti.
“Non stiamo ancora riscontrando alcun miglioramento significativo nel nostro business dei passeggeri”, ha dichiarato Ronald Lam, Chief Customer and Commercial Officer di Cathay Pacific Airways, compagnia aerea con base a Hong kong.
LE PREVISIONI PER DICEMBRE E GENNAIO
Ed è proprio una ripresa più lenta del previsto che porta la compagnia a credere che la perdita nel secondo semestre sarà “significativamente più alta” rispetto alla perdita del primo semestre.
D’altronde la compagnia prevede di “operare al 9% della capacità pre-Covid per il mese di dicembre e leggermente sopra il 10% a gennaio”, spiega Lam.
UN NOVEMBRE DA DIMENTICARE
Bassi anche i numeri di novembre. Cathay Pacific ha trasportato nel mese scorso solo 37.815 passeggeri, in calo del 98,6% rispetto all’anno precedente. Il fatturato di novembre è sceso del 97,9% rispetto all’anno precedente, mentre il fattore di carico dei passeggeri è stato solo del 18,5%. La compagnia aerea ha trasportato 116.853 tonnellate di merci e posta, in calo del 34,3%, con un load factor del 77,7%.
UNA PERDITA DA QUASI 20 MILIARDI DI DOLLARI?
Gli analisti avevano previsto in media una perdita per l’intero anno di 18,3 miliardi di dollari di Hong Kong. Nel primo semestre la compagnia aerea ha riportato una perdita di 9,87 miliardi di dollari di HK.
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