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Catl Tesla Guerra Prezzi Cina

Alleanza tra l’americana Tesla e la cinese Catl per l’auto elettrica a prezzo ribassato?

Non c'è marchio automobilistico che non stia ricercato la formula per un'auto elettrica a prezzo budget. Il contenimento dei costi è al centro anche dell'alleanza tra Tesla e il campione cinese delle batterie Catl

Mentre Byd sembra aver distaccato le rivali di diverse lunghezze, riuscendo pare a finalizzare prima di tutti un’auto elettrica a un prezzo accessibile, le altre case automobilistiche continuano a sperimentare. Nella partita anche Elon Musk, nonostante per anni si fosse detto disinteressato allo sviluppo di una Tesla a prezzo budget, che in merito sta portando avanti un’alleanza con Contemporary Amperex Technology Company, campione cinese delle batterie meglio noto con l’acronicmo Catl.

TESLA TIRA IL FRENO IN CINA

L’aumento dei costi delle materie prime a seguito della guerra in Ucraina, il forte calo della domanda di auto elettriche, le politiche protezionistiche statunitensi (in primis l’Ira di Joe Biden) e le incognite che riserverebbe una eventuale ri-elezione di Donald Trump per tutte quelle aziende che hanno in Cina i propri impianti sembrano aver spinto Tesla ad allargare la propria base di mercato.

Anche perché è ormai fuori di dubbio che, dopo anni di produttività alle stelle, il marchio per antonomasia dell’auto elettrica stia tirando il freno. Secondo indiscrezioni dell’agenzia Bloomberg, la Casa texana nel proprio impianto di Shanghai ha disposto la riduzione della settimana lavorativa dai soliti sei giorni e mezzo a cinque.

LE BATTERIE DI CATL FARANNO RIDURRE IL PREZZO ALLE TESLA?

Sempre Bloomberg ha avuto modo di intervistare Robin Zeng, presidente del maggior produttore al mondo di accumulatori, sulla ricerca congiunta sulle strutture elettrochimiche delle singole celle delle batterie portata avanti da Tesla e Catl.

Ricerca che potrebbe essere alla base dello sviluppo della tanto vociferata “Tesla da 25mila euro”.   “C’è sempre spazio per una riduzione dei costi ma sempre in funzione di quale sia l’obiettivo dell’auto da 25 mila dollari”, ha affermato Zeng a a Bloomberg.

NON SOLO TESLA: LE ALTRE PARTNERSHIP DI CATL

La Casa texana ha voluto diversificare la sua base di fornitori di batterie per ridurre la dipendenza dalla Panasonic, ma Tesla non è ovviamente il solo cliente di Catl. Occorre per esempio ricordare che a fine 2023 Stellantis ha firmato con Catl un memorandum d’intesa non vincolante nel campo delle batterie al litio-ferro-fosfato per i veicoli elettrici prodotti in Europa dal costruttore guidato da Carlos Tavares.

Risale invece all’anno prima della pandemia l’accordo con la nipponica Toyota che ha già nel suo portafoglio clienti pure Nissan e Honda. Il colosso cinese non vuole nemmeno lasciare senza presidio il settore del battery swapping e ha firmato un accordo di partnership con la provincia di Guizhou, nel sud-ovest della Cina, per stabilire una rete di stazioni per la sostituzione rapida degli accumulatori.

COSA SAPPIAMO SULLA TESLA DA 25MILA DOLLARI

Elon Musk aveva promesso questa variante, che in Rete era stata ribattezzata Model 2, durante il Battery Day del 2020 e recentemente pareva che potesse essere costruita anche all’interno della Gigafactory di Berlino. Secondo alcuni documenti sembrava che questo veicolo sarà proposto almeno in una versione con una batteria da 53 kWh (celle LFP).

Altre voci di corridoio individuavano come possibili culle dell’auto elettrica a basso costo Shanghai, che rifornisce il mercato globale e permette di presidiare quello cinese e la ventura gigafactory messicana che nei piani di Musk servirà Usa e Canada. Sempre che una eventuale rielezione di Trump non si metta di traverso, appunto.

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