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Vaccini anti Covid, a che punto siamo? Tutto su Astrazeneca, Pfizer, Moderna e non solo

Astrazeneca, Pfizer, Moderna e non solo: tutte le novità sui vaccini anti Covid. Il caso dei vaccini cinesi e russo. E i problemi per Johnson & Johnson

A che punto si è con i vaccini anti Covid? Ecco l’approfondimento di Start Magazine dopo le ultime notizie.

Il vaccino anti Covid potrebbe essere vicino. Mentre nelle scorse ora Pfizer ha annunciato di voler chiedere alla Fda l’autorizzazione all’uso emergenziale del suo candidato vaccino, da Astrazeneca arrivano le voci che i primi vaccini possano arrivare i primi mesi del 2021.

Anche Moderna è pronta al lancio, mentre Russia e Cina sembrano voler tenere il vaccino per i propri cittadini.

Andiamo per gradi.

IL REPORT OMS

Ci sono quasi 200 candidati vaccini anti Covid-19, di cui, secondo il rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, 47 sono in fase di valutazione clinica, ma solo una decina di candidati sono arrivati alla fase sperimentale numero 3. Ci sono quelli cinesi – di Sinopharm, Sinovac e Cansino Biologics – e quello messo a punto dall’Università di Oxford, in collaborazione con l’italiana Irbm, e prodotto da Astrazeneca.

In ultima fase di valutazione anche quello di Pfizer e Moderna.

PFIZER: VACCINO EFFICACE AL 90%

E proprio Pfizer, nelle scorse ore, ha annunciato che il candidato vaccino a base di mRNA, BNT162b2, messo a punto in collaborazione con la tedesca BioNTech ha una efficacia del 90%. Lo studio è ancora in corso, ma la società americana è pronta a “chiedere l’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA) alla Food and Drug Administration (FDA) statunitense”, si legge nel comunicato diffuso dall’azienda americana.

ASTRAZENECA: COMMERCIALIZZAZIONE VICINA

Sembra vicina alla commercializzazione anche Astrazeneca, che a dicembre inizierà a sperimentare il vaccino in Italia. I risultati della fase 3 dovrebbero arrivare nelle prossime settimane ed entro gennaio 2021 l’azienda farmaceutica inizierà la commercializzazione.

“Abbiamo iniziato a produrre milioni e milioni di dosi di vaccini prima di sapere se funziona perché non vogliamo aspettare sei mesi”, ha detto Josep Baselga, vicepresidente esecutivo della Ricerca e Sviluppo in Oncologia di Astrazeneca, in un’intervista a El món su RAC1. “Entro gennaio si potranno avere già circa tre miliardi di dosi che potrebbero essere implementate a marzo 2021”, ha aggiunto.

ANCHE MODERNA METTE IL TURBO

Anche Moderna sembra essere alle battute finali della sperimentazione: “Moderna è impegnata a garantire i più alti standard di qualità sui dati e sulla rigorosa ricerca scientifica, mentre continua a lavorare con i regolatori per lanciare l’mRna-1273”, ha dichiarato in una nota il Ceo di Moderna, Stephane Bancel.

“Ci stiamo attivamente preparando per il lancio del mRna-1273 e abbiamo firmato una serie di accordi di fornitura con alcuni governi nel mondo”, dichiara Bancel, rivelando che la società sta negoziando il prezzo dell’antidoto con l’Organizzazione mondiale della sanità affinché sia uniforme a livello mondiale.

JOHNSON & JOHNSON: SPERIMENTAZIONE FERMA

Johnson & Johnson, invece, è stata costretta a sospendere la sperimentazione del vaccino Janssen anti Covid-19. Uno dei partecipanti allo studio si è ammalato in maniera “inspiegabile”, si legge sul sito della casa farmaceutica.

I VACCINI CINESI

Tra i vaccini in fase sperimentale 3 ci sono anche i vaccini cinesi: due vaccini messi a punto da Sinopharm, uno realizzato da Sinovac e uno da Cansino Biologics.

Il farmaco di Sinopharm è in fase avanzata di test e la Cina ne ha già consentito l’uso emergenziale, ma qui in Europa (almeno per ora) non bisogna tener conto, perché “circoscritto alla Cina”, ha detto a La Verità Silvio Garattini scienziato, presidente e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri. “Se sono pronti (i vaccini cinesi, ndr), perché non hanno fatto richiesta di autorizzazione all’Ema o all’americana Food and drug administration, che negli Usa si occupa della regolamentazione dei prodotti farmaceutici? Probabilmente non sono interessati a metterlo sul mercato europeo o americano. Può darsi che Pechino preferisca privilegiare la sua popolazione, molto numerosa, o che non intenda condividere dati”, ha detto Garattini.

SINOVAC SOSPENDE SPERIMENTAZIONE

Anche quello di Sinovac è uno dei più avanzati tra i vaccini candidati, ma dal Brasile arrivano cattive notizie. L’autorità di regolamentazione locale, Anvisa, ha bloccato la sperimentazione dell’antidoto di Sinovac in tutto il Paese per un “incidente” che ha coinvolto un volontario. Anvisa ha “stabilito di interrompere la sperimentazione clinica del vaccino CoronaVac dopo un grave incidente avverso” avvenuto il 29 ottobre, spiega l’Autorità.

Pochi i dettagli rivelati, ma la reazione avversa includeva morte, effetti collaterali potenzialmente fatali, grave disabilità, ospedalizzazione, difetti alla nascita e altri “eventi clinicamente significativi”.

ED IL VACCINO RUSSO?

Il discorso fatto per la Cina vale anche per la Russia, secondo Garattini: “Escludo il vaccino russo perché è fatto solo per la Russia” e poi, Sputnik “non è ancora alla fase 3”, conclude Garattini.

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