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Telemedicina Piattaforma Nazionale Di Telemedicina

Come la telemedicina può supportare i sistemi sanitari

La telemedicina è uno dei principali strumenti che il PNRR individua per la missione 6, dedicata alla salute. Assistenza domiciliare e telemedicina possono in particolare supportare i sistemi sanitari nell'assistenza ai pazienti cronici. Il caso della sclerosi multipla e del progetto StayHome.

La casa, primo luogo di cura. Così recita uno dei principali obiettivi del PNRR, che nell’ambito della missione 6, dedicata alla salute, individua un investimento consistente – 4 miliardi di euro – per potenziare assistenza domiciliare e telemedicina. L’intento è quello di rafforzare la capacità del sistema sanitario nazionale di fornire servizi adeguati sul territorio – così il PNRR -, in particolare per quanto riguarda la gestione della progressiva obsolescenza della popolazione, e la crescente incidenza delle cronicità.

Telemedicina a supporto dei malati cronici

Tra queste ultime, il caso della sclerosi multipla rappresenta un banco di prova particolarmente sfidante: l’esplosione della pandemia da CoViD-19 ha infatti fatto emergere in tutta la loro evidenza le difficoltà di accesso ai percorsi di follow-up e di riabilitazione, nonché di approvvigionamento dei farmaci, per i pazienti interessati.

I Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali, che avrebbero il compito di uniformare l’approccio allo specifico gruppo di pazienti condividendo i processi decisionali e l’organizzazione dell’assistenza, sono stati già approvati in molte regioni, ma a livello dei Centri Sclerosi Multipla sul territorio nazionale la loro implementazione risulta ancora scarsa.

Telemedicina e progetto StayHome

Il risultato è un’assistenza domiciliare largamente migliorabile, nell’ottica di traguardare il cambio di modalità necessario e auspicato: a questo scopo sono nati programmi mirati a fare della gestione domiciliare del paziente lo standard, a partire dalla fase di definizione, per proseguire con quella di implementazione e misurazione dell’impatto, fino alla fase finale di comunicazione al paziente. Tra questi il progetto StayHome, realizzato da Biogen che ha coinvolto nelle quattro fasi stakeholders come medici e associazioni di pazienti, ma anche finanziatori e fornitori di servizi di assistenza domiciliare. Il percorso ha preso avvio da una ricerca, sia desk che field, che ha messo capo alla validazione e al dettaglio del percorso del paziente, con la relativa sintesi delle lacune nella gestione domiciliare della sclerosi multipla. A seguire, in dieci centri per la SM verranno attivate l’analisi del processo assistenziale e la valutazione dell’impatto economico della variazione dei KPI, per poi discutere i risultati e definire il piano d’azione.

I risultati del piano verranno implementati e quindi misurati tramite una valutazione dell’impatto a tre e a sei mesi, condividendo quindi la sintesi con i Centri impegnati nella definizione di best practices; infine, gli output sono stati ottimizzati nell’ottica della migliore comunicazione verso gli stakeholders, prima della loro redazione, validazione e pubblicazione. Un approccio largamente condiviso e strutturato, indispensabile per sostenere debitamente la transizione verso la cura e l’assistenza domestiche della sclerosi multipla, offrendo ai pazienti e alle loro famiglie l’opportunità di migliorare significativamente le loro esistenze.

Telemedicina e Proximity Care

StayHome si inserisce in una più ampia visione chiamata “Proxy”: Il programma di Biogen dedicato alla Proximity Care. “Proxy” comprende un ampio insieme di progetti, strumenti e iniziative, che puntano a favorire maggiore prossimità nella presa in carico e cura dei pazienti attraverso innovazione digitale, gestionale e amministrativa.

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