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Quarta Dose Israele

Perché ora Israele dice sì alla quarta dose

Israele è il primo Paese al mondo a somministrare la quarta dose in un anno. A chi e perché viene offerta

 

Nuovo dietrofront di Israele: sì alla quarta dose per tutti gli over 60 dopo 4 mesi dal booster. Nonostante solo qualche giorno fa il primo ministro Naftali Bennett avesse annunciato che – a causa di “lacune di conoscenza sull’efficacia” – la quarta dose era momentaneamente sospesa in attesa di nuovi dati, ieri ha detto che sarà possibile somministrarla alle persone con più di 60 anni e al personale medico per contrastare l’aumento delle infezioni dovute alla variante Omicron.

La scorsa settimana era arrivato il via libera per le persone immunodepresse e gli anziani che vivono in case di cura. “Israele sarà ancora una volta all’avanguardia nello sforzo globale di vaccinazione”, ha detto Bennett in conferenza stampa.

PERCHÉ È STATA APPROVATA LA QUARTA DOSE

Sebbene sempre più studi, citati anche dal Guardian, stiano dimostrando che Omicron sarebbe più facilmente trasmissibile, ma meno mortale, perché colpirebbe la gola invece che i polmoni come Delta e altre precedenti varianti, Bennett ha dichiarato che la quarta dose alle fasce per ora indicate sarebbe un “tentativo di prevenire gravi malattie tra gli anziani”.

“Il nostro obiettivo generale – ha aggiunto Bennett – rimane lo stesso: permettere all’economia di funzionare il più possibile proteggendo i più vulnerabili”.

CAOS TAMPONI

Il governo, fa sapere Haaretz, si sta anche preparando per rendere più severi i criteri di ammissibilità per effettuare i test dopo che negli ultimi giorni si è registrata una pesante congestione, con code di ore, nelle città di Bat Yam e Herzliya.

L’AUMENTO DEI CASI IN ISRAELE

Negli ultimi 10 giorni, secondo i dati riportati da Reuters, le infezioni giornaliere in Israele sono più che quadruplicate. Anche i casi gravi sono aumentati, ma ad un tasso molto più basso, passando da circa 80 a circa 100.

Il 68% dei malati gravi, scrive Haaretz, non sono vaccinati, i quali rappresentano il 31% dell’intera popolazione.

Bennett ha detto in conferenza stampa che gli esperti prevedono che in Israele le nuove infezioni potrebbero raggiungere un picco di oltre 50.000 casi al giorno.

COVID + INFLUENZA

A causa dell’aumento dei casi, il ministero della Salute sta pensando di aumentare i posti letto in terapia intensiva. Gli ospedali, infatti, stanno già affrontando un carico pesante a causa dell’influenza stagionale che quest’anno, a differenza dell’anno scorso, si fa sentire.

OBIETTIVO IMMUNITÀ DI GREGGE

In precedenza, ricorda Reuters, il direttore generale del ministero della Salute israeliano Nachman Ash, aveva affermato che, con l’aumento delle infezioni da Omicron, il Paese potrebbe raggiungere l’immunità di gregge ma “i numeri delle infezioni – aveva spiegato – dovranno essere molto alti”.

“Questo è possibile, ma non vogliamo raggiungerlo per mezzo di infezioni, vogliamo che avvenga come risultato di molte persone che si vaccinano”, aveva aggiunto Ash.

Ma il capo della task force per il Covid, Salman Zarka, ha detto che “l’immunità di gregge è lungi dall’essere garantita perché l’esperienza degli ultimi due anni ha mostrato che alcuni pazienti che hanno recuperato sono stati poi reinfettati”.

I DATI DELLA CAMPAGNA VACCINALE

Per il ministero della Salute circa il 60% dei suoi 9,4 milioni di abitanti è completamente vaccinato, quasi tutti con Pfizer/BioNTech, il che significa che hanno ricevuto tre dosi o che hanno recentemente avuto la seconda. Tuttavia, centinaia di migliaia di coloro che hanno diritto a una terza vaccinazione non si sono ancora sottoposti all’iniezione.

PILLOLE ANTI COVID IN ARRIVO

Il ministero della Salute ha inoltre annunciato di aver autorizzato l’uso della pillola anti Covid di Merck, molnupiravir, per i pazienti Covid dai 18 anni in su e ha firmato un contratto di fornitura che prevede a breve la prima spedizione.

L’antivirale di Pfizer, paxlovid, invece, era già stato autorizzato e Israele ha ricevuto giovedì scorso le prima migliaia di dosi del trattamento.

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