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Vaccino J&j

Perché la Fda limita il vaccino anti Covid di Johnson&Johnson?

D’ora in poi, negli Stati Uniti, il vaccino anti Covid di J&J sarà destinato solo agli adulti che rifiutano quelli di Pfizer o Moderna “per motivi personali” o che non possono riceverli

 

“Rare ma gravi trombosi”. È quanto ha detto la Food and Drug Administration (Fda) a proposito del vaccino anti Covid di Johnson & Johnson nel comunicare la decisione di limitarne l’uso negli Stati Uniti.

Il monodose di Janssen d’ora in poi sarà riservato solo agli adulti che rifiutano gli altri due vaccini autorizzati – quelli di Pfizer o Moderna – “per motivi personali” o che non possono riceverli.

PERCHÉ LIMITARE L’USO DI J&J?

La Fda ha annunciato ieri la sua intenzione di limitare, negli Stati Uniti, l’uso del vaccino di J&J “a causa del rischio di una rara sindrome da coagulazione del sangue”.

Tuttavia, secondo la Fda, per certe persone i benefici del vaccino J&J superano ancora i rischi. Per esempio, per coloro che hanno avuto una grave reazione allergica a un vaccino a mRna o che nutrono preoccupazioni personali riguardo a questa tipologia di vaccini e che altrimenti non si vaccinerebbero e, infine, le persone che hanno un accesso limitato alle forniture di Pfizer e Moderna.

SU COSA SI È BASATA LA DECISIONE DELLA FDA

La decisione della Fda è arrivata dopo aver condotto un’indagine sui casi di trombosi con sindrome da trombocitopenia (TTS) segnalati da alcune persone che avevano ricevuto l’iniezione.

“Abbiamo monitorato da vicino il vaccino anti Covid di Janssen e l’insorgenza di TTS dopo la sua somministrazione e abbiamo usato le informazioni aggiornate dai nostri sistemi di sorveglianza della sicurezza per rivedere l’autorizzazione all’uso di emergenza”, ha detto nella nota diffusa dall’Agenzia il dottor Peter Marks, direttore del Center for Biologics Evaluation and Research della Fda.

Già nel dicembre scorso, i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) avevano raccomandato agli americani di scegliere i vaccini a mRna di Pfizer e Moderna piuttosto che quello di J&J a causa di rari casi di coagulazione del sangue.

QUANTE PERSONE NEGLI STATI UNITI HANNO RICEVUTO IL VACCINO J&J

Stando ai dati dei Cdc citati da Reuters, sono circa 18,7 milioni gli statunitensi che hanno ricevuto il vaccino di J&J (ovvero il 7,7% di coloro che sono considerati completamente vaccinati), contro i 217,5 milioni che hanno scelto Spikevax di Moderna e i 340,6 milioni a cui è stato somministrato Cominraty di Pfizer.

I DATI SUI CASI DI TTC

La Fda ha riferito che il 15% dei casi di TTS sono stati fatali. L’analisi aggiornata dell’Agenzia include i casi segnalati fino al 18 marzo nel suo database sugli eventi avversi a seguito della vaccinazione. Sulle 18,7 milioni di dosi di J&J, la Fda ha confermato 60 casi di TTS, di cui 9 decessi.

Si tratta, dunque, di circa 3 casi per ogni milione di dosi di vaccino somministrate. Il tasso più alto di TTS è stato registrato nelle donne dai 30 ai 49 anni di età.

I casi di TTS, che comporta coaguli di sangue accompagnati da un basso livello di piastrine, si verificano solitamente una o due settimane dopo la vaccinazione. Tra i sintomi sono stati segnalati mancanza di respiro, dolore al petto, gonfiore alle gambe, dolore addominale persistente, sintomi neurologici come mal di testa o visione offuscata.

COSA HA DETTO JANSSEN

Il produttore del vaccino, riferisce Reuters, ha detto di aver aggiornato la scheda informativa del suo vaccino negli Stati Uniti “per avvertire del rischio di trombosi con sindrome da trombocitopenia (TTS), una condizione rara ma potenzialmente pericolosa per la vita”.

TUTTI GLI INTOPPI DEL VACCINO J&J

Oltre al rischio di trombosi, per il vaccino di J&J, ci sono stati fin dall’inizio anche problemi di produzione e dubbi sulla sua efficacia. Tutti motivi che messi insieme lo hanno portato a non avere molto successo nei Paesi ad alto reddito.

Infatti, come ricorda Reuters, il mese scorso la casa farmaceutica ha annullato le sue previsioni per le vendite del suo vaccino, parlando di “un eccesso di offerta”.

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